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Autore: Redazione sito

Ex Anaconda: per la Giunta, occupazione, sporcizia e addirittura un allevamento abusivo di maiali non sono ragioni sufficienti per prendere provvedimenti

Inoltre, nell’edificio occupato in via Pianezza non si può escludere la presenza di amianto. Ma per l’Assessore Tedesco non ci sono le condizioni oggettive per far intervenire le Forze dell’Ordine e l’Asl.
L’ex Anaconda, edificio storico sito in via Pianezza, è da tempo occupato da abusivi che ne hanno fatto scempio, trasformandolo di fatto in una discarica. Non solo: dalle segnalazioni dei residenti, puntualmente corredate da foto, risulta che nel cortile attorno allo stabile, addirittura, si allevino maiali.
Una situazione particolare che è solo uno dei sintomi di una condizione generale di tutto il quartiere, abbandonato a se stesso tra degrado, spaccio e consumo di droga, prostituzione, illegalità e criminalità, tanto che – nonostante le vaghe e vane promesse troppe volte ripetute in questi anni – i cittadini hanno dovuto provvedere da soli alla pulizia delle sponde della Dora e i parchi giochi circostanti le case.
Una situazione grave, evidente, innegabile per chiunque. Tranne che per l’Assessore Tedesco, secondo la quale “non vi sono prove concrete che l’edificio di via Pianezza sia stabilmente occupato”.
Tanto basta, secondo l’Assessore, per negare il problema, e quindi il dovere politico di prendere provvedimenti. Un atteggiamento attendista e conservativo che fa pagare ai cittadini l’immobilismo della politica. Per l’ennesima volta.
Auspico a questo punto che il Comune emetta un’ordinanza che impegni i proprietari dello stabile a mantenere sufficienti condizioni di igiene e decoro nella loro proprietà o che, nell’impossibilità di farlo, si mobilitino le autorità competenti per cercare di dare una risposta chiesta a gran voce dai cittadini del quartiere, che da anni devono convivere con tante situazioni inaccettabili.
Nel caso si riscontrasse la presenza di amianto o di altri materiali pericolosi, inoltre, si dovrà procedere immediatamente alla bonifica.

Bonifica dell’area Ogm per organizzarvi il suk: pavimentare non basta

Di fronte alla possibilità, più che concreta, che l’area delle Officine Grandi Motori sia ancora in qualche modo inquinata dai residui, pericolosi o tossici, della passata attività industriale delle stesse Ogm, il Comune ritiene sufficiente la soluzione-tampone di una nuova pavimentazione in cemento dell’area su cui sarà organizzato il “mercato del libero scambio”.
Se invece il Comune stesso ha dei dubbi sulla salubrità di questa zona, è evidente che la sola e semplice nuova pavimentazione è una misura inadeguata a garantire l’incolumità dei fruitori del mercato. Dovrebbe quindi provvedere ad accertamenti e verifiche accurate e scientifiche ed, eventualmente, a una bonifica radicale e minuziosa di tutta l’area.
Tutto questo, ovviamente, prima che sia ufficialmente inaugurata la nuova sede: in questo periodo di grande impegno per Polizia Municipale e Forze dell’Ordine in seguito all’Ostensione della Sindone, che evidentemente sconsiglia la contemporanea apertura del Suk, si potrebbe cogliere l’occasione per fugare ogni dubbio sulle problematiche di inquinamento ambientale del sito.

Clamorosa gaffe: errore di ortografia sulla palina in inglese per i pellegrini

Decine di migliaia di visitatori si accingono a raggiungere Torino per l’ostensione della Sindone. Ma su una delle paline segnaletiche per la circolazione dei bus in città campeggia il più classico degli errori “da matita blu”: “check-in” perde inspiegabilmente l’acca e diventa “ceck-in”. Una figuraccia? Certo. Ma soprattutto l’ennesima dimostrazione di un provincialismo incompatibile con una seria e matura vocazione turistica internazionale.

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L’acquisizione della gestione dell’area da parte del Comune e gli 800mila euro già stanziati sono ottimi punti di partenza per un progetto di riqualificazione finalmente vincente: ma in una zona in cui edifici e muri fatiscenti fanno ancora “bella” mostra di sé, e nella quale  i residenti non dormono per gli schiamazzi notturni causati da feste e manifestazioni assortite, altri interventi sostanziali sono imprescindibili. Intanto, c’è chi ipotizza di concedere l’area – il cui terreno ondulato tende a franare quando piove – per il soggiorno a Torino di 10 mila giovani in occasione dell’ostensione della Sindone: che senso ha?

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