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Clamorosa gaffe: errore di ortografia sulla palina in inglese per i pellegrini

Decine di migliaia di visitatori si accingono a raggiungere Torino per l’ostensione della Sindone. Ma su una delle paline segnaletiche per la circolazione dei bus in città campeggia il più classico degli errori “da matita blu”: “check-in” perde inspiegabilmente l’acca e diventa “ceck-in”. Una figuraccia? Certo. Ma soprattutto l’ennesima dimostrazione di un provincialismo incompatibile con una seria e matura vocazione turistica internazionale.

La notizia è stata diffusa da TorinoToday oggi, mercoledì 1° aprile. Ma non si tratta, purtroppo, di uno scherzo: è la triste realtà. Su una delle paline segnaletiche posizionate alla Pellerina per i bus di visitatori e pellegrini in arrivo in città, campeggia a caratteri cubitali un clamoroso errore di ortografia: l’inglese “check-in” perde l’acca e diventa “ceck-in”.
Liquidare la questione come semplice, ancorché grave, svista significherebbe sommare errore a errore: non si tratta di leggerezza, ma dell’ennesimo indizio che la strada per raggiungere lo status di destinazione turistica internazionale matura è ancora, per Torino, tutta in salita.
Un indizio al quale se ne aggiungono troppi altri: il metrò che, il lunedì sera, chiude i battenti alle ore 21; l’ipotesi più volte ventilata di far pagare un balzello ai bus di turisti che entrano in città; collegamenti da e per l’aeroporto perlomeno inefficienti; lavori in corso infiniti e viabilità drammatica.
Tanti indizi che, insieme, costituiscono una prova: la prova del fatto che, anche e soprattutto in fatto di accoglienza di turisti e visitatori, la nostra città deve cambiare marcia. Una volta per tutte.