Che il ripristino di questa fondamentale figura, come da mozione approvata all’unanimità lo scorso gennaio, non sia tra le priorità degli Assessori è evidente dal loro atteggiamento. L’apertura di tavoli e le parole al miele non bastano più: servono fatti. Anche tra i Consiglieri di Maggioranza c’è disappunto per l’allungarsi infinito dei tempi.
Avevo già lanciato l’allarme, quindici giorni fa, in seguito alla Commissione di approfondimento sui danni alla vasca esterna della Piscina Sempione. Ieri un grave incendio, che pare doloso, presso la Piscina Colletta. Sempre più grave il fenomeno degli ingressi non autorizzati negli impianti della città. Preoccupano i sempre maggiori spazi conquistati dall’illegalità sul nostro territorio. E certi atteggiamenti politici non aiutano il clima: anzi lo fomentano.
La parte buona e maggioritaria di Santa Giulia non merita questo scempio. L’Amministrazione decida e finalmente dichiari, una volta per tutte e senza ambiguità, da che parte sta. Chiedo lo sgombero immediato di tutte le occupazioni da parte di soggetti facinorosi sul territorio cittadino.
Via Biamonti – precollina torinese, zona Gran Madre – è stata oggetto, oltre una decina di anni fa, di lavori di scavo per consentire la sostituzione del tratto di fognatura sottostante. Una manciata di anni dopo sono cominciati i problemi: al transito – decisamente frequente, in assoluto e a maggior ragione in proporzione alla limitata larghezza di questo sedime – dei mezzi di tre linee GTT (53, 56 e 66), della Vigo e di diverse compagnie turistiche hanno cominciato a prodursi vibrazioni della pavimentazione sempre più consistenti, fino a diventare ragione di fastidio per le quasi trenta famiglie dell’isolato compreso tra via Lanfranchi e via Villa della Regina. Le condizioni pessime della copertura in asfalto amplificano la portata del fenomeno. Affronterò la questione in Consiglio Comunale presentando un’interpellanza per capire la causa di questa criticità e identificare possibili soluzioni. A prescindere dal problema contingente, è evidente la necessità di limitare la velocità, spesso eccessiva, di questi mezzi pesanti, con le relative implicazioni in termini di inquinamento non solo acustico e pericolo.
Ma per l’Assessore Giusta la colpa è della “mancanza di chiarezza nelle comunicazioni tra i soggetti presenti a vario titolo nell’area”. Canale Molassi si sgrava: via Carcano lascia o raddoppia?