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Autore: Redazione sito

Santa Giulia, l’Amministrazione prenda le distanze dai Centri Sociali

Invece, ed è la prima volta a mia memoria, la Sindaca prova a scaricare le responsabilità sulla Questura.

In qualunque città Sindaco, Prefettura e Questura sono efficaci se riescono a ragionare e ad agire come un unico soggetto. Da sempre. Invece, ed è la prima volta a mia memoria, la Sindaca Appendino prova a scaricare le colpe di quanto successo in piazza Santa Giulia la scorsa settimana sulla Questura. Questo è un fatto politico grave: in questo modo la politica crea delle fratture, nelle quali si insediano i facinorosi che, da anni, provano a esportare dai Centri Sociali ai quartieri della Città la loro modalità violenta di fare politica.

Vanchiglia è un quartiere molto diverso rispetto anche solo a una manciata di anni fa: non più “normale” borgo residenziale e commerciale, ma centro della movida, spesso incontrollata. E qui le responsabilità – evidenti – dell’attuale Amministrazione si sommano a quelle di chi l’ha preceduta a Palazzo Civico. Gli ultimi fatti di piazza Santa Giulia sono strettamente legati a quanto successo già nelle settimane precedenti, ancora a Santa Giulia e ai Murazzi.

Anche sull’ordinanza, scritta superficialmente, imposta e mai discussa con gli operatori del commercio, ci sarebbe molto da dire. Quanto ai facinorosi, ribadisco la domanda all’Amministrazione Civica: condividete o no il loro modello di società e il loro modo di fare politica? Alle Forze dell’Ordine va – lo ripeto – tutta la mia solidarietà.

L’obiettivo dovrebbe essere trovare la sintesi tra gli interessi dei residenti, degli studenti universitari e di chi cerca di fare impresa gestendo un’attività commerciale nel rispetto delle norme e delle persone. Invece, la politica latita. Ribadisco la richiesta urgente di un Consiglio Aperto o di un Consiglio Straordinario sul tema dei Centri Sociali.

INTERPELLANZA – SCUOLE PARITARIE FISM DIMENTICATE DALL’AMMINISTRAZIONE: SE LE SI VUOLE SMANTELLARE LO SI DICA!

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 33 comma 2 della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica Italiana individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall’infanzia lungo tutto l’arco della vita;

–        si definiscono scuole paritarie le istituzioni scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali che, a partire dalla scuola per l’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia specificati dalla normativa;

–        alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico. Tenuto conto del progetto educativo della scuola, l’insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione repubblicana. Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque richieda di iscriversi accettandone il progetto educativo, compresi gli alunni e gli studenti con handicap;

–        le scuole paritarie traggono i flussi finanziari da un lato dalle rette pagate dei genitori degli alunni iscritti e dall’altro lato dalla contribuzione statale, regionale e comunale;

RILEVATO CHE

–        le scuole paritarie aderenti alla FISM, la federazione delle materne, sono più di 50, ospitano 5.500 bambini e danno lavoro a 550 persone;

–           ad oggi l’erogazione dei contributi è in forte e grave ritardo;

–        dal Comune di Torino, in riferimento al contributo 2016, risulterebbe versato solo il 30% di quanto dovuto ed i pagamenti bloccati a marzo del corrente anno;

–        da contratto di convenzione il Comune di Torino avrebbe dovuto versare il 70% del contributo 2016 entro il 30 aprile 2016 ed il restante 30 % entro il 30 settembre 2016;

–        la situazione finanziaria è destinata ad aggravarsi poiché, con l’approssimarsi della stagione estiva e dunque la chiusura delle scuole, le rette non vengono incassate;

–        in riferimento al contributo 2017 risulta un taglio da parte dell’Amministrazione nello stanziamento in bilancio pari ad Euro 750.000 (-25% rispetto all’anno precedente);

CONSIDERATO CHE

–        nonostante l’Amministrazione abbia espresso in più occasioni la vocazione pedagogica della Città – esplicitamente indicata anche nel “Programma annuale dell’Amministrazione per l’esercizio 2017” (allegato n. 3 del Bilancio di Previsione Finanziario) – si assiste alla scelta di erodere il contributo annuale e di dilazionarne sine die i versamenti periodici evidentemente per arrivare allo sgretolamento del sistema delle scuole paritarie;

–        la mancata o tardiva erogazione dei contributi costringe le scuole paritarie a ricorrere a forme di indebitamento privato per poter onorare con rigorosa puntualità i pagamenti degli stipendi del personale scolastico, i contributi ed i fornitori e per evitare di chiudere taluni servizi o aumentare i costi per le famiglie;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      e con quali tempistiche, l’Amministrazione preveda di completare il saldo del contributo 2016;

2)         e con quali flussi di cassa, risultino versati i contributi per l’anno 2017;

3)      sia intenzione dell’Amministrazione continuare a negare e disconoscere il ruolo educativo, pedagogico e sostitutivo (rispetto alle domande cui gli istituti comunali e statali non riescono a fornire risposta) svolto dalle scuole paritarie ed arrivare allo smantellamento delle stesse e per quali motivi.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – AREA PARACCHI: TROPPI PROBLEMI ANCORA DA RISOLVERE, I CITTADINI SI SENTONO ABBANDONATI DA UN’AMMINISTRAZIONE CHE NON VUOLE O NON È IN GRADO DI INTERVENIRE

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il complesso edilizio Giovanni Paracchi & C., ritagliato tra l’ansa della Dora e il tracciato di via Pianezza in Circoscrizione 4, si impone per la sua consistenza insediativa: all’interno della proprietà, un aggregato di edifici variamente articolato da un punto di vista architettonico evidenzia il progressivo ampliamento dello stabilimento dove si svolgevano la tessitura, la tintoria e l’appretto dei “tappeti da terra”. La Paracchi fu la più antica azienda d’Italia per la fabbricazione di tappeti a livello industriale;

–        la trasformazione industriale dell’area prese l’avvio agli inizi del ‘900 nel primo tratto di via Pianezza ma gli interventi più rilevanti vennero effettuati nel corso degli anni successivi, in parallelo all’espansione dell’impresa che nel 1926 produceva e commercializzava una grande varietà di manufatti;

–        a causa dei crescenti costi di produzione e della sempre più estesa concorrenza, a partire dal 1975 la Paracchi si specializzò nella sola tessitura dei tappeti; negli anni ’80 quasi tutta la produzione venne spostata nella nuova sede di via Veronese e, nei primi anni ’90, lo stabilimento di via Pianezza chiuse definitivamente;

–        ad oggi, quest’area che di fatto ha conosciuto una parziale riconversione ad insediamenti abitativi e servizi, conosce una serie di criticità non ancora risolte;

RILEVATO CHE

–        lo scrivente ha effettuato sopralluoghi nella cd area ex Paracchi in date 11 e 18 febbraio 2017 e ha recentemente presentato due interpellanze (mecc. 2017 00722/002 e mecc. 2017 00843/002) già discusse in Consiglio Comunale ma che evidentemente non hanno stimolato l’Amministrazione ad intraprendere soluzioni efficaci e concrete per le problematiche evidenziate;

–           l’area dell’ex distributore ENI S.p.A. è abbandonata e segnata dal degrado;

–        l’Amministrazione continua a non avere un progetto concreto per la riqualificazione del fabbricato in via Pessinetto 36;

–           la vegetazione evidenzia trascuratezza della manutenzione;

–           l’erba non è sfalciata;

–        nell’area giochi presente nel giardino area ex Paracchi diverse attrezzature risultano danneggiate e la pavimentazione in legno è pericolosamente divelta;

–        il degrado è aumentato dalla notevole presenza di sporcizia tale da rendere inutilizzabile il piazzale destinato a parcheggio veicoli;

–        i residenti segnalano inoltre urgenti criticità relative alla sicurezza (prostituzione, microcriminalità e fenomeni di spaccio), particolarmente rilevanti nelle ore serali e notturne;

CONSIDERATO CHE

–        da troppo tempo i residenti dell’area ex Paracchi si aspettano un intervento da parte della Civica Amministrazione per la soluzione delle molteplici criticità descritte;

–        l’area in oggetto, se venisse opportunamente curata e manutenuta, avrebbe tutte le potenzialità per essere un luogo autenticamente fruibile da parte dei residenti;

–        se il giardino dell’area ex Paracchi fosse curato e opportunamente illuminato sarebbe maggiormente frequentate dalla cittadinanza e, di per sé, risulterebbe meno allettante per chi ha finalità illecite o vandaliche e per la microcriminalità;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1)      perché non risultino recenti interventi per la cura della vegetazione (sfalcio erba, taglio arbusti, piante rampicanti e infestanti) e se essi siano programmati in tempi certi e rapidi;

2)      quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT S.p.A. nella zona in oggetto (giardino e piazzale parcheggio veicoli), se siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni di degrado e sporcizia e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;

3)      se sia in previsione la riparazione e/o sostituzione delle panchine e degli altri elementi di arredo in legno presenti nel giardino dell’area Paracchi;

4)      se sia in previsione l’effettuazione del controllo della zona da parte di pattuglie della Polizia Municipale, con particolare riguardo durante le ore serali e notturne.

F.to Silvio Magliano