Skip to main content

Tag: Comune di Torino

Sui diritti delle persone con disabilità, questa Amministrazione arriva sempre dopo

Ultimo caso in ordine cronologico: affinché l’Assessorato intervenisse, una delegazione di cittadini ha dovuto far presente a questa Giunta la mancanza, sulle app delle società che gestiscono sul territorio cittadino il servizio di sharing di monopattini e biciclette, di indicazioni puntuali sulle modalità di posteggio. Un monopattino abbandonato “di traverso” su un marciapiede rende quest’ultimo non accessibile: discussa poco fa in Sala Rossa la mia interpellanza proprio su questo tema.

Dopo, non prima: succede spesso così, quando si parla del rapporto tra questa Amministrazione cittadina e i diritti delle persone con disabilità. Se – come ho fatto presente poco fa in Sala Rossa discutendo la mia più recente interpellanza sul tema – sui nostri marciapiedi e sulle nostre strade si trovano moltissimi monopattini e altrettante biciclette posteggiate in maniera selvaggia dopo l’affitto in sharing, la responsabilità è, certo, dei singoli utenti, ma non solo loro. In questo caso, l’Amministrazione forse ignorava, fino all’incontro di pochi giorni fa con una delegazione di Associazioni che avevano manifestato davanti a Palazzo Civico, che sulle app delle società di sharing mancavano spesso indicazioni puntuali sulle modalità di parcheggio di monopattini e bici. Impegnata com’è nella propria furiosa lotta all’auto privata, questa Giunta tralascia troppo spesso i diritti delle persone con disabilità. Una buona Amministrazione non dovrebbe aspettare una manifestazione di piazza per capire che un monopattino parcheggiato “di traverso” su un marciapiede rende quello stesso marciapiede non accessibile. I diritti delle persone con disabilità non possono arrivare sempre dopo.

INTERPELLANZA – É nato prima l’albero o la pista ciclabile? Paradosso contemporaneo in salsa 5 Stelle

PREMESSO CHE

  • l’asse di corso Francia è interessato da un nuovo progetto dell’Amministrazione in tema di viabilità ciclabile, mediante adeguamento della segnaletica, introduzione del limite di 20 km/h nei controviali (che diventano condivisi tra veicoli e velocipedi) e altri interventi necessari all’uopo, tra cui l’impegno alla rimozione delle barriere architettoniche;

RILEVATO CHE

  • nei pressi di piazza Rivoli/via Piedicavallo, in direzione Collegno, ha sede un attraversamento ciclabile e pedonale collocato proprio in corrispondenza di un’evidente barriera architettonica: un albero;
  • lo scrivente è stato contattato da numerosi cittadini (tra cui molti con disabilità) che hanno desiderato esprimere il loro disappunto e tutte le loro difficoltà nell’attraversare la strada nel punto appena descritto;
  • pare che l’albero non permetta il regolare attraversamento in sicurezza dei pedoni, rendendo l’attraversamento poco sicuro ed evidentemente non a norma (art. 40 CdS e art. 145 Regolamento Esecuzione CdS);
  • inoltre l’attraversamento supererebbe la pendenza dell’8%, limite al di sotto del quale è garantito il transito in sicurezza delle persone in carrozzina;
  • la riduzione dello spazio per l’attraversamento dedicato ai pedoni, per dare maggiore ampiezza all’attraversamento ciclabile, fa sì che i pedoni abbiano uno spazio inferiore a quanto previsto dalle norme;
  • l’attraversamento in questione è stato oggetto di recente revisione per rendere il tratto percorribile anche dai ciclisti, senza però garantire allo stesso modo l’attraversamento pedonale, che risulta essere interrotto dall’albero;
  • come evidenziato da un cittadino sui social: “Dopo aver misurato 18 cm verticali in circa 70 cm orizzontali, quindi circa 25% di pendenza, possiamo dire che l’attraversamento pedonale non è a norma. La pendenza di una rampa per disabili che va dallo 0% al 4% è facilmente accessibile; diventa moderatamente accessibile una pendenza dal 4% all’8%. Una pendenza maggiore dell’8% è accessibile solo con accompagnatore. La pendenza delle rampe non deve superare l’8%. Sono ammesse pendenze superiori, nei casi di adeguamento, rapportate allo sviluppo lineare effettivo della rampa. In tal caso il rapporto tra la pendenza e la lunghezza deve essere comunque di valore inferiore rispetto a quelli individuati dalla linea di interpolazione. Il dislivello, tra il piano del marciapiede e zone carrabili ad esso adiacenti non deve, salvo giustificate eccezioni, superare i 15 cm. La larghezza dei marciapiedi realizzati in interventi di nuova urbanizzazione deve essere tale da consentire la fruizione anche da parte di persone su sedia a ruote. Nelle strade ad alto volume di traffico gli attraversamenti pedonali devono essere illuminati nelle ore notturne o di scarsa visibilità. TUTTO CIÒ NON VIENE RISPETTATO NELL’ATTRAVERSAMENTO DI CORSO FRANCIA (PIAZZA RIVOLI – ATTRAVERSANDO DAL LATO TESORIERA AL LATO SUD DI CORSO FRANCIA). Fonti: decreto “SCIA 2” (d.lgs. 222/2016) e artt. 5 e 6 D.P.R. 503/96.”;

CONSIDERATO CHE

  • il 1° luglio u.s. l’Assessore Lapietra è intervenuta in Commissione II in merito alla realizzazione della nuova pista ciclabile Torino-Collegno e sulla nuova viabilità di corso Francia, garantendo un miglioramento della circolazione per pedoni e ciclisti;
  • l’Amministrazione si è più volte espressa, a parole, a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche della Città;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia notizie da riferire circa l’origine della questione: se sia sorto prima l’albero o la pista ciclabile e se quest’ultima non potesse essere realizzata senza costringere i pedoni (gli utenti più deboli della strada) allo sconveniente incontro con l’arbusto;
  2. se l’Amministrazione intenda intervenire per rivedere/ristudiare/risistemare/adeguare l’attraversamento in oggetto, in modo tale da consentire il transito a norma e in sicurezza sia dei pedoni (compresi quelli con disabilità e in carrozzina) sia dei ciclisti, senza ricorrere alla potatura e sradicamento dell’albero in questione;
  3. se, di pari passo con la creazione di nuove/adeguamento delle preesistenti piste ciclabili, sia prevista la realizzazione di una mappatura delle barriere architettoniche cittadine;
  4. se gli attraversamenti stradali, in corrispondenza della realizzazione o dell’adeguamento delle piste ciclabili, siano realizzate secondo caratteristiche tecniche e di legge tali da consentire l’attraversamento anche da parte delle persone con disabilità che utilizzano la carrozzina elettrica.

Silvio Magliano

Pioggia di multe Vista-Red per le Ambulanze

Dopo una breve tregua, le Ambulanze e i loro autisti volontari tornano a essere trattati come pirati della strada: una pioggia di multe da Vista-Red, arrivate a decine e decine, per centinaia di euro ciascuna, a diverse Associazioni del territorio.

Che, adesso, dovranno scegliere: pagare o impiegare tempo prezioso per sbrigare la burocrazia necessaria alla revoca delle multe. I Volontari alla guida rischiano di vedersi decurtati punti sulla patente: una cosa senza senso. Le Associazioni svolgono anche in questo caso un servizio che le Istituzioni, invece, non sono in grado di garantire. Chi guida un’Ambulanza non si sta divertendo: sta svolgendo invece un servizio prezioso. Assurdo pensare che siano le Organizzazioni di Soccorso a dover chiedere l’archiviazione per i passaggi a fine giornata: chiederò, piuttosto, che sui Vista-Red sia introdotta una tecnologia in grado di riconoscere i lampeggianti.

I torinesi chiedono sicurezza, l’unica risposta della Giunta è il silenzio

Rifiutata la mia richiesta di comunicazioni urgenti in Sala Rossa sulla paventata rimozione delle telecamere in corso Principe Oddone, collocate mesi fa come richiesto da una mia mozione votata anche dalla Maggioranza. La conclusione politica è lampante: questa Giunta ignora le esigenze dei cittadini e calpesta la sua stessa Maggioranza in Consiglio.

I cittadini chiamano, la Giunta non risponde. Né con i fatti nei confronti dei torinesi, né in Sala Rossa alle mie richieste di comunicazioni urgenti. Tema della questione: la paventata rimozione delle telecamere di sicurezza in corso Principe Oddone: le segnalazioni che mi sono giunte (documentate da foto) sono vere? Quali sono, eventualmente, le motivazioni di una scelta che sarebbe assurda? Non è dato saperlo: imbarazzante la scelta di non accogliere la mia richiesta di comunicazioni urgenti in Aula. Imbarazzante perché quelle telecamere sono state collocate (in una delle zone più colpite a livello cittadino dal fenomeno dello spaccio) sulla base di una mozione votata all’unanimità lo scorso anno. Con il voto della stessa Maggioranza. Impossibile non trarre chiare conclusioni politiche: questa Giunta ignora le esigenze dei torinesi e ignora la sua stessa Maggioranza. La stessa identica dinamica verificatasi sempre oggi in merito alla mia richiesta di comunicazioni urgenti, a loro volta respinte, sull’esenzione COSAP non concessa ai mercatini tematici (altra mozione votata all’unanimità) lo conferma.

Presto fototrappole contro le discariche abusive a Torino Nord: bel risultato raggiunto

L’Assessore Unia promette di accogliere la mia richiesta: ora si proceda in tempi celeri. Vigileremo affinché alle parole della seguano i fatti: la situazione è o è stata particolarmente grave in strada delle Vallette e in via Traves (ex area della Continassa), in strada Bellacomba e in corso Sacco e Vanzetti.

Grande risultato raggiunto: la Giunta, rispondendo in Sala Rossa alla mia interpellanza sul tema, garantisce, come da me richiesto, che saranno collocate fototrappole per contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti. Il problema è particolarmente urgente a Torino Nord, dove per esempio in strada delle Vallette e in via Traves si sono create nel tempo delle vere e proprie discariche abusive. Situazioni analoghe si sono verificate in strada Bellacomba e in corso Sacco e Vanzetti. Ora da parte mia l’attenzione sarà massima: alle promesse dell’Assessore devono seguire i fatti. Vedremo se, come riferito in Aula, le prime foto saranno scattate da questi dispositivi entro la fine di ottobre. I protocolli siano redatti in tempi celeri; altrettanto in fretta si stabiliscano le procedure e si smaltisca la burocrazia necessaria. I dispositivi siano acquistati in numero sufficiente. Mi auguro che questa Amministrazione, che ha dimostrato di essere disposta a investire nella tecnologia Vista Red, non segua una linea diversa per quanto riguarda i dispositivi di deterrenza verso azioni illecite come l’abbandono non autorizzato di rifiuti.