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Tag: Comune di Torino

I3A a Torino: gioia dolceamara, occasione da non perdere

La grande soddisfazione per l’approdo a Torino dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (la proposta di Don Luca Peyron è stata da me sostenuta fin dal primo momento) si mescola al rimpianto per non aver portato a buon fine la candidatura di Torino quale sede per il Tribunale dei Brevetti. Questa sconfitta rappresenta l’effetto di errori politici, ma anche il risultato del fatto che alcuni esponenti della società civile hanno di fatto lavorato a favore di Milano. 

Intelligenza Artificiale sì, Tribunale dei Brevetti no: risultato agrodolce, frutto, nella sua parte negativa, di responsabilità politiche, ma anche del fatto che qualcuno all’interno della società civile si è di fatto impegnato a favore di Milano.

L’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) approda a Torino: una prospettiva che ho appoggiato fin dall’inizio e per la quale oggi esprimo tutta la mia soddisfazione. Il capoluogo del Piemonte diventa così una delle capitali di questo settore ponendo le condizioni per riacquisire un ruolo strategico riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Ho sostenuto dal primo minuto e senza mezzi termini la proposta di Don Luca Peyron (Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino), proposta che va nel senso dello sviluppo e della crescita e che potrà consentire a Torino di tornare ad attrarre talenti. Qualche numero significativo: il budget pubblico per far decollare la strategia italiana per l’intelligenza artificiale ammonta a 888 milioni per i primi cinque anni, con altri 605 milioni (121 ogni anno) che arriveranno da contributi privati. Adesso Comune e Regione si mettano immediatamente al lavoro per sostenere al meglio questo progetto strategico. Siamo coinvolte tutte le realtà del profit e del non profit.
Grande delusione, invece, per il Tribunale Unificato dei Brevetti: sarà Milano la candidata italiana, mentre Torino fa registrare una sconfitta che brucia. Vedere il TUB assegnato a Milano dice di un’incapacità del nostro sistema politico di considerarsi un corpo solo quando c’è da fare gli interessi del territorio, senza cedere a una costante e bizzarra sudditanza psicologica nei confronti del capoluogo lombardo.
Ora la sfida non è finita: se Milano sarà la città prescelta quale sede del TUB, compito del nostro territorio sarà impostare una collaborazione alla pari, senza soggezione di sorta, con il capoluogo lombardo: perché una direttrice (in questo caso, l’asse nord-ovest dell’innovazione) funzioni, entrambi i suoi fulcri devono operare in maniera paritetica. 

L’Amministrazione Appendino è entrata in una nuova fase: quella dello scaricabarile sistematico

I tombini si intasano e le strade si allagano dopo un temporale estivo? «La colpa è dei cambiamenti climatici». Sulle strade cittadine si verificano sempre più incidenti? Ecco l’appello agli automobilisti a rispettare le regole.

Un appello formalmente corretto, come tutti i richiami all’osservanza delle norme, ma preoccupante dal momento che non è accompagnato da alcun tipo di progettualità amministrativa o proposta politica sensata. Autocritica da parte della Giunta? Figuriamoci: nessun riferimento ai tagli alla manutenzione prima, nessun riferimento, poi, alle scelte, spesso assurde, in termini di progettazione della viabilità e delle piste ciclabili cittadine. Che cosa ci dobbiamo aspettare la prossima volta? A quale entità indistinta, astratta e lontana toccherà assumersi le colpe dei fallimenti di questa Amministrazione? Presto si discuterà in Sala Rossa una mia interpellanza su un tema a questo strettamente collegato, la malasosta di monopattini e biciclette in sharing: l’Amministrazione cominci a dare qualche risposta su una mobilità urbana sempre più confusa da quattro anni a questa parte.

A quando controlli seri su Lungo Dora Napoli?

Olio esausto sui muretti: meglio questo, avranno pensato coloro che l’hanno versato, che i soliti noti a bivaccare, ubriacarsi e provocare risse lungo la Dora. Da tempo, per il mantenimento di condizioni civili in questa porzione di città, l’Amministrazione si limita a sperare nelle coraggiose e meritorie iniziative dei singoli (penso per esempio all’impegno di Alex Bonsignore, titolare del bar Pausa Cafè, e di altri esercenti e commercianti in zona).

Da settimane non si vedono in zona interventi di controllo e di pulizia. Da anni i Moderati chiedono, in Comune e in Circoscrizione, una maggiore presenza di agenti sugli oltre 400 metri di lungofiume, ma anche altre misure di deterrenza contro i fenomeni dello spaccio e del bivacco. Se i commercianti, vinti dall’esasperazione, dovessero mollare, tutta l’area diventerebbe definitivamente terra di nessuno. L’Amministrazione ne è consapevole?

Scuola Borgarello, che cosa deve ancora (ac)cadere?

Nuovi distacchi di controsoffitti si sono verificati a giugno dopo gli analoghi episodi dell’autunno scorso. Le parti interessate sarebbero le stesse: prova provata, nel caso, della scarsa qualità degli interventi di ripristino. Urge intervenire: il 7 settembre si discute in Sala Rossa la mia interpellanza sul tema.

I controsoffitti continuano a venire giù, ma di interventi degni di questo nome ancora non se ne sono visti: alla Scuola Borgarello di corso Sicilia 24 (parte dell’Istituto Comprensivo Matteotti-Pellico) nuovi crolli si sono registrati a giugno 2020 dopo gli analoghi episodi dello scorso novembre. È veri che a cedere sono state le medesime parti già distaccatesi nell’autunno scorso? Se sì, è stata accertata la qualità degli interventi di ripristino? È già stata svolta una valutazione economica dei danni? Per quali motivi, tenuto conto degli eventi già occorsi nell’autunno 2019, l’Amministrazione non ha ritenuto di intervenire con carattere d’urgenza presso la Scuola Borgarello di corso Sicilia 24, a maggior ragione considerando che con una recente delibera (23 giugno 2020) la Giunta ha stabilito di intervenire presso l’Asilo Nido di corso Sicilia 28? Quando e come l’Amministrazione intende intervenire presso la Scuola Borgarello e quali sono gli interventi previsti? Tutte domande alle quali la Giunta dovrà rispondere in Aula durante il Consiglio del prossimo 7 settembre, discutendo la mia Interpellanza sull’argomento.

Tribunale dei Brevetti: Cirio e Appendino battano un colpo per evitare l’ennesima “fuga” a Milano

Chiedo al Presidente e alla Sindaca di farsi sentire in risposta al pressing della Lega a favore della candidatura del capoluogo lombardo: Cirio può far sentire la propria voce ad alto livello, Appendino può dimostrare di tenere più alla città che al proprio percorso politico personale. Torino ha tutte le caratteristiche per essere una candidata credibile.

Torino e il Piemonte si facciano sentire. Che cosa rispondono Cirio e Appendino al pressing della Lega sul Governo per la candidatura di Milano come sede del Tribunale Europeo dei Brevetti? Il tema è cruciale perché, tra meno di tre settimane, i rappresentanti dell’Unione Europea si riuniranno per decidere la nuova sede del Tribunale, attualmente a Londra (da dove, però, dovrà traslocare per effetto della Brexit). Se Francia e Olanda hanno già indicato Parigi e Amsterdam, l’Italia deve ancora scegliere quale città candidare. Torino avrebbe, da questo punto di vista, tutte le carte in regola. Che cosa stanno aspettando, a livelli diversi, il Presidente Alberto Cirio e la Sindaca Chiara Appendino a far sentire la propria voce? Vogliamo fare la nostra parte per garantire questa chance al nostro territorio. Cirio e Appendino battano un colpo e cerchino un’interlocuzione con i rispettivi alleati alla guida della Regione e del Paese. Le varie classi dirigenti che si sono alternate al governo di Regione e Comune sono riuscite, ultimamente, a portare davvero poco sul nostro territorio: questa è un’occasione da non perdere.