Skip to main content

Una Legge sulla fibromialgia in Piemonte? Oggi l’obiettivo è più vicino

Svolte questa mattina in Commissione Sanità le prime determinazioni sulla mia PDL in tema di “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia”, presto al via un Gruppo di Lavoro per unificare le tre PDL attualmente presentate (la mia e quella di due colleghe Consigliere): una Legge Regionale di qualità su questo tema è fondamentale per dare speranza a chi soffre di questa sindrome. Audiremo nei prossimi mesi Associazioni e professionisti del settore affinché sia il testo migliore possibile.

Lo diciamo da tempo: urge, in Piemonte, una Legge sulla Fibromialgia. La giornata di oggi rappresenta un passo avanti verso il raggiungimento di questo obiettivo: si sono svolte questa mattina in Commissione Sanità, infatti, le prime determinazioni sulla mia Proposta di Legge sul tema delle “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia”. Sarà al più presto costituito un Gruppo di Lavoro per l’unificazione dei tre testi presentati (quelli di due colleghe Consigliere e il mio). Chiediamo il riconoscimento della fibromialgia quale sindrome invalidante, l’istituzione di un Tavolo di Lavoro con la partecipazione delle Associazioni, programmi di formazione e aggiornamento per il personale medico e campagne di sensibilizzazione presso i cittadini. La Legge prevede inoltre l’istituzione del Registro Regionale della Fibromialgia per la raccolta e l’analisi dei dati clinico-sociali. Ringrazio le due colleghe che, in Consiglio Regionale, hanno presentato a loro volta testi su un tema non più rimandabile. Chiederemo di audire, nei prossimi mesi, le Associazioni e i professionisti del settore, affinché il testo sia il migliore possibile.

Sono quasi due milioni le italiane e gli italiani con fibromialgia. La sindrome colpisce soprattutto le donne (9 casi su 10). Dolore muscolo-scheletrico cronico diffuso, astenia, stanchezza, disturbi del sonno, problemi dell’alvo, problemi dell’area cognitiva (memoria, attenzione, rallentamento dei tempi di reazione, alterazione delle funzioni esecutive), ansia, depressione, attacchi di panico sono tra i sintomi più diffusi. La fibromialgia, che pure può osservarsi in ogni fascia d’età, compare nella maggior parte dei casi tra i 35 e i 60 anni. Sono in aumento i casi fra gli adolescenti. Questa sindrome compromette, nei casi più gravi, le attività quotidiane e professionali. Non essendo a oggi questa sindrome riconosciuta nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), i costi sono ancora – fatto che consideriamo non più accettabile e non più sostenibile – a carico del paziente.

fibromialgia, Regione Piemonte, Sanità