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Tag: trasporti

Cirio come Appendino: anche il servizio radar di Caselle prende la strada di Milano mentre la Giunta sta a guardare

Liquidato il mio Question Time sul tema con una stringata risposta di sette righe: non è così che si affronta una questione di tale serietà, che ha a che fare con la vita e con il futuro di 37 lavoratori, con l’operatività dello scalo torinese e con la sua storia. Non ci consola sapere, come sottolineato dall’Assessore Tronzano, che altri grandi aeroporti italiani abbiano già fatto questa scelta. Anche in assenza di deleghe specifiche, la politica non deve rinunciare a far sentire la propria voce: se la Giunta tiene davvero al nostro territorio, si faccia sentire. Mi auguro che l’atto che ho presentato sia di stimolo per un’azione più incisiva: l’argomento deve entrare nei “radar” della politica piemontese.

Torino e il Piemonte rischiano di perdere un altro “pezzo” a favore di Milano: il servizio di controllo avvicinamento radar di Caselle. E la politica? Al momento, sta a guardare. Da questo punto di vista, l’affinità tra Cirio e Appendino è totale. La risposta della Giunta al mio Question Time sul tema appena discusso in Consiglio Regionale, lungi dal tranquillizzarci, fa aumentare la preoccupazione in merito alla prospettiva di un trasferimento del servizio da Caselle a Linate. Mi auguro che la discussione del mio atto possa essere di stimolo per un’azione molto più incisiva da parte della politica piemontese, a tutti i livelli.

Resto allibito nel ricevere sette striminzite righe di replica a fronte di una questione così importante, che coinvolge la vita e il futuro lavorativo di 37 professionisti e la stessa operatività dell’aeroporto di Caselle, presso il quale il servizio è attivo dagli anni ’70. Non ci bastano le “ampie rassicurazioni” fornite da Enav sul fatto che l’importanza dello scalo torinese resterà intatta, né che il trasferimento sia “esclusivamente finalizzato a migliorare le capacità ricettive” e che “tutti i maggiori scali italiani abbiano già fatto questa scelta”, come riferito dalla Giunta a verbale.

La politica non può limitarsi al ruolo di muta comparsa: pur, come in questo caso, in assenza di una delega specifica, mi aspetto che faccia la sua parte e che faccia sentire la propria voce. Cirio e Appendino dimostrino con il loro impegno che tengono a difendere questo servizio. Un’eventuale spostamento del servizio a Linate non sarebbe privo di conseguenze dal punto di vista della gestione operativa. Impatterebbe inoltre in maniera pesante sulla vita personale e professionale dei lavoratori coinvolti. Altri scali come Ronchi dei Legionari, Verona, Bari e Lamezia stanno già facendo emergere criticità. Né si possono dimenticare le ricadute su un territorio che da sempre non fa mancare il proprio contributo al comparto. Il servizio di controllo avvicinamento radar deve rimanere a Caselle. L’intenzione di centralizzare tutte le attività sui Centri di Controllo d’Area (ACC) di Roma e Milano è stata confermata dai vertici di Enav lo scorso 30 marzo, nel corso di un’audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

Nessuno tocchi il servizio di controllo avvicinamento radar di Caselle

Nessuno tocchi il servizio di controllo avvicinamento radar di Caselle
Enav vorrebbe spostare il servizio a Linate: sul tema, ho presentato un Question Time in Consiglio Regionale. Cirio (e Appendino) facciano sentire la propria voce. Se il servizio e le risorse umane saranno trasferite (il trasferimento è previsto dopo l’estate 2021), il danno per il nostro territorio sarebbe ingente. Domani la discussione del mio atto a Palazzo Lascaris.

Il servizio di controllo avvicinamento radar deve rimanere a Caselle. Esprimo forte preoccupazione per la progettualità di Enav (Ente Nazionale Assistenza Volo), che gestisce il traffico aereo civile in Italia, decisa a spostare il servizio a Linate. L’intenzione di centralizzare tutte le attività sui Centri di Controllo d’Area (ACC) di Roma e Milano è stata confermata dai vertici di Enav lo scorso 30 marzo nel corso di un’audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Ho presentato un Question Time in Consiglio Regionale per chiedere al Presidente Cirio e alla sua Giunta di difendere questa eccellenza del nostro territorio. Anche la Sindaca della Città Metropolitana Chiara Appendino si impegni in questo senso. Al Question Time, che discuterò domani Palazzo Lascaris, seguirà, sempre a mia firma, un’interpellanza per approfondire ulteriormente il tema. Anche le risorse umane sarebbero trasferite, insieme al servizio di avvicinamento radar di Torino, attivo sin dagli anni ’70, presso il quale sono impiegati 37 controllori di volo. Il servizio si occupa anche, oltre al traffico di linea, della gestione dei voli di elisoccorso, del transito dei velivoli delle forze dell’ordine e di quelli delle scuole di volo torinesi e piemontesi. Un ridimensionamento del servizio a Caselle comporterebbe una dispersione del patrimonio di competenze maturato, sul territorio, in tutti questi anni e rappresenterebbe un grave danno per il Piemonte.

Parcheggi riservati ai residenti in Vanchiglia? Misura spuntata se limitata ai soli controviali dei corsi Regina Margherita e San Maurizio

Se così sarà, sarà l’ennesima presa in giro per i cittadini, per i quali servono molti più posti a disposizione. Chiediamo inoltre adeguati controlli da parte della Municipale: le sanzioni elevate tra dicembre 2020 e gennaio 2021 sono state circa 150, con una piccola accelerata dopo la falsa partenza dello scorso autunno. I controlli sono fondamentali per garantire il diritto al parcheggio dei residenti titolari di abbonamento (ribadiamo, a proposito, la richiesta di introdurre un talloncino di riconoscimento da esporre sul cruscotto). Appena discussa, sul tema, la mia interpellanza in Consiglio Comunale.

Strisce gialle e blu in Vanchiglia: i residenti pagano una quota alla Città di Torino per avere diritto a posteggiare l’auto negli stalli riservati e dunque la Città ha il dovere di tutelare questo loro diritto. A maggior ragione da quando il quartiere è diventato zona di movida, con relativa presenza di locali e avventori, i posti scarseggiano. Gli stalli riservati sono una soluzione valida? Certamente, a patto che i controlli siano, da parte della Municipale, adeguati. E a patto che la misura non sia limitata ai soli controviali dei corsi.

Non vogliamo che le strisce gialle e blu restino utili solo a metà. I controlli, iniziati lo scorso autunno con il freno a mano tirato a causa della mancanza di segnaletica, hanno fatto registrare, tra dicembre e febbraio, circa 150 sanzioni elevate: un piccolo passo avanti. Chiediamo l’estensione degli spazi riservati anche a tratti selezionati delle strade interne al triangolo di territorio delimitato tra i due corsi e il Lungo Po.

Ribadiamo infine la nostra proposta: il solo rischio di essere multati in caso di passaggio della Municipale non è un deterrente sufficiente, mentre un un pass da esporre permetterebbe di capire immediatamente se un’auto è di proprietà di un residente oppure no e se dunque ha titolo oppure no a parcheggiare negli stalli riservati a chi risiede in zona. Milano e Firenze si sono già adeguate: anche Torino valuti questa possibilità.

Tangenziale Est, non possiamo più aspettare

Dopo l’ennesima notizia relativa a un incidente che ha coinvolto, la scorsa settimana, un mezzo pesante con blocco della circolazione (nello specifico: la strada principale nel Comune di Sciolze), ho presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale per chiedere che questa fondamentale infrastruttura sia finalmente realizzata. Si convochi subito un tavolo con i Sindaci dei Comuni interessati, con la Città Metropolitana e con la Regione Piemonte. Dopo anni di dibattito è giunto il momento di arrivare a una progettazione definitiva per quest’opera dal un costo stimato di 1 miliardo e 200 milioni di euro. Domani la discussione del mio atto a Palazzo Lascaris.

Non c’è più tempo da perdere: dopo decenni di dibattito, si proceda alla realizzazione della Tangenziale Est. Lo chiedono il tessuto imprenditoriale, i residenti, le prospettive stesse di un territorio che deve affrontare tutte le criticità connesse al transito di mezzi pesanti su una rete stradale attualmente non strutturata per quel tipo di traffico. Sarà discussa domani in Consiglio Regionale la mia interrogazione urgente sul tema, appena presentata. I Comuni coinvolti dal passaggio della Tangenziale Est da San Raffaele Cimena a Chieri sono una ventina. L’attuale tangenziale non è adeguata alle esigenze di gran parte della collina, che con la realizzazione della Gronda Est sarebbe invece finalmente connessa con la Torino-Piacenza e con la Torino-Milano, potendo inoltre contare su una direttrice verso Aosta. È notizia dello scorso sabato che un  mezzo pesante è rimasto incastrato lungo la strada principale nel Comune di Sciolze bloccando totalmente la circolazione stradale. L’ennesimo caso. Il nuovo collegamento potrebbe favorire la viabilità dell’area metropolitana e alleviare il carico di traffico su gomma delle provinciali pedecollinari e collinari. Con il mio atto chiedo che sia finalmente colmata, dopo decenni di discussioni, questa grave lacuna infrastrutturale e l’avvio di opportune interlocuzioni con le Istituzioni del territorio per giungere a una progettazione definitiva, mantenendo le priorità già espresse dai rappresentanti del territorio. È urgente la convocazione di un tavolo con la partecipazione dei Sindaci dei Comuni interessati, della Città Metropolitana e della stessa Regione Piemonte. Il percorso della Gronda Est si snoderebbe lungo 22 chilometri, 9 dei quali in galleria. Il costo stimato dell’opera è pari a 1 miliardo e 200 milioni di euro.

Strisce gialle e blu in San Salvario: chiarire i dubbi per evitare di multare chi non lo merita

Diversi i casi di automobilisti sanzionati, pur in possesso di abbonamento per residenti: sosteniamo le sottozone, a patto che le regole siano chiare. Nulla di peggio che sanzionare cittadini in buona fede, nulla di peggio della presenza di elementi non chiari nella comunicazione del regolamento. L’Amministrazione faccia luce. Poco fa la discussione della mia interpellanza sul tema.

Parcheggio a Torino: le sottozone sono una soluzione che condividiamo, a patto che non vi siano dubbi sulle regole, sulla loro comunicazione e sulla loro interpretazione. Ecco perché, con la mia interpellanza appena discussa in Consiglio, ho chiesto alla Giunta di chiarire: non c’è nulla di peggio, per un cittadino che rispetta le regole, di vedersi sanzionare. Secondo quanto mi è stato riferito da più parti, si sono verificati diversi casi di residenti multati benché in possesso di titolo di sosta in sottozona B1. Non risulta che episodi simili si verificassero in passato (quando ancora GTT rilasciava talloncini da applicare sul parabrezza con indicazione della sottozona). Stando alla testimonianza degli stessi residenti, non esisterebbe una specifica distinzione tra B1 e B1-Residenti al momento del rinnovo online dell’abbonamento “sosta per residenti” in sottozona B1. Un chiarimento su questo punto è fondamentale: fino a oggi, non pochi sono stati i problemi creati ai cittadini. Se attualmente non c’è modo, per gli operatori GTT, di distinguere un abbonamento B1-R da uno ordinario, si ponga rimedio; se invece ci troviamo di fronte a errori da parte di chi parcheggia, sarebbe utile spiegare loro dove sbagliano.