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Tag: trasporti

ZTL e strisce blu: chiedo la sospensione fino a fine emergenza

Misura necessaria per sostenere il commercio del centro cittadino messo alle corde dalla crisi e anche per evitare un eccesso di affollamento a bordo dei mezzi pubblici: la mia richiesta in Consiglio Comunale con una mozione.

Si proroghi almeno fino a gennaio 2021 (non solo fino a fine ottobre) e comunque fino alla fine dell’emergenza la sospensione della ZTL e si esonerino i torinesi dal pagamento del posteggio in zona blu: lo chiedo con una mozione in Consiglio Comunale. Il commercio cittadino – e non solo il commercio – sta pagando un prezzo salatissimo per l’emergenza in corso e considero fondamentale, da parte del Comune di Torino, agire per assicurare una ripresa del giro d’affari nelle cruciali settimane prenatalizie. Le misure anti-COVID stanno cambiando in maniera radicale e probabilmente irreversibile le nostre abitudini personali e professionali. L’effetto della diffusione dello smart working su locali, bar e negozi del centro cittadino è in molti casi drammatico. Vogliamo inoltre evitare che i mezzi pubblici tornino a essere affollati oltre un livello gestibile e desideriamo permettere anche alle famiglie numerose di accedere facilmente ai quartieri centrali della città. La politica colga il senso dei tempi che stiamo vivendo e abbia il coraggio di apportare le misure necessarie.

MOZIONE – ZTL centrale e Zona Blu: misure urgenti a favore del commercio

Il Consiglio Comunale di Torino,

Premesso che

  • con l’Ordinanza n. 82 del 30 settembre 2020 la Sindaca ha prorogato la sospensione della ZTL Centrale dal 5 ottobre 2020 al 30 ottobre 2020;
  • il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, vista la nota del Ministro della salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, nella seduta del 7 ottobre 2020 ha deliberato la proroga, fino al 31 gennaio 2021, dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità (OMS);

Considerato che

  • l’emergenza sanitaria in atto ha modificato gli stili di vita e la stessa articolazione della vita quotidiana di molti cittadini;
  • sono mutate esigenze e abitudini, probabilmente in modo in buona parte incontrovertibile, e certamente le conseguenze che ne scaturiscono per gli esercizi di somministrazione e i commercianti (soprattutto del centro cittadino) sono nefasti; 

Impegna

il Sindaco e la Giunta Comunale a prorogare la sospensione della ZTL Centrale fino alla cessazione dello stato di emergenza e a sospendere la sosta a pagamento nella “zona blu” per il medesimo arco temporale.

Silvio Magliano.

INTERPELLANZA – L’Amministrazione è intenta a rimirar la beltà della mobilità alternativa: i cittadini invece devono fare i conti con bici e monopattini parcheggiati senza criterio

PREMESSO CHE

  • in principio fu [TO]BIKE a consentire ai torinesi l’utilizzo della mobilità dolce e alternativa senza dover ricorrere all’acquisto di un velocipede: il servizio prevede il prelevamento di una bici presso una delle 140 stazioni e il collocamento finale al termine del proprio
    percorso presso un’altra stazione;
  • come riportato nel sito http://www.comune.torino.it/torinogiovani/vivere-a-torino/sharingdi-monopattini-elettrici-a-torino: “Negli ultimi anni la Città di Torino ha preso parte a progetti mirati al contrasto dell’inquinamento, in particolare promuovendo soluzioni di mobilità green quali: bike sharing, car sharing di auto elettriche e motorini elettrici a flusso libero. A partire dal 13 novembre 2019 è stata avviata la sperimentazione della micoromobilità elettrica a Torino e dal mese di dicembre dello stesso anno alcune aziende private sono state autorizzate ad attivare servizi che consentono di noleggiare
    monopattini elettrici in diverse zone della Città. La legge 28 febbraio 2020, n. 8, ha introdotto, tra le altre, nuove disposizioni sulla circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica e sui veicoli atipici. In città è possibile noleggiare monopattini elettrici utilizzando, previa registrazione, le app per smartphone delle società che gestiscono i servizi. I monopattini vengono localizzati attraverso l’app e sbloccati mediante un QR code situato sul manubrio. A seguito dell’equiparazione dei monopattini elettrici ai velocipedi (biciclette) disposta dall’art. 33 bis della legge 28 febbraio 2020, n. 8, i monopattini non sono soggetti a particolari prescrizioni relative all’omologazione, approvazione, immatricolazione, targatura, copertura assicurativa.”;
  • il sito “Torino giovani” ricorda espressamente che: “Si ricorda inoltre che monopattini elettrici e biciclette non possono viaggiare sui marciapiedi e lungo i portici cittadini. Gli utilizzi impropri verranno sanzionati. Dopo l’utilizzo i monopattini elettrici devono essere
    parcheggiati nelle aree e negli stalli destinati alle biciclette e ai motoveicoli.”

RILEVATO CHE

è sempre più frequente e sotto gli occhi di tutti la nuova modalità di posteggio delle bici e dei monopattini in sharing: di traverso sui marciapiedi, nella carreggiata, negli stalli auto, adagiati ai veicoli in sosta, talvolta gettati nei corsi d’acqua cittadini e talaltra si possono “ammirare” altre fantasiose quanto irregolari opzioni di sosta;

CONSIDERATO CHE

la scelta purtroppo sempre più frequente di abbandonare in modo incivile i mezzi in sharing (essenzialmente bici e monopattini), oltre ad essere un fenomeno in costante evoluzione che trae origine dal profondo senso di inciviltà di taluni utilizzatori, è fonte di rilevanti problemi per quei cittadini con disabilità che incontrano così ulteriori ostacoli lungo il loro percorso cittadino;

pur considerando ragguardevoli i benefici generati dallo sviluppo della mobilità dolce, si ritiene necessario che l’Amministrazione non rimanga attonita a rimirar la beltà della mobilità alternativa e dolce ma che intervenga predisponendo adeguate modalità e controlli al fine di scoraggiare comportamenti contrari al senso civico, inducendo ad una
maggiore osservanza innanzitutto del comune buonsenso;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia consapevolezza della questione posta al centro del presente atto;
  2. se e quali correttivi stia studiando l’Amministrazione per impedire un abbandono così invasivo di bici e monopattini in sharing;
  3. se, attendendo quanto auspicato al punto precedente, l’Amministrazione sia in grado di effettuare controlli puntuali sanzionando gli utenti indisciplinati;
  4. quante sanzioni siano state comminate nell’anno in corso sia per l’utilizzo irregolare di monopattini elettrici e biciclette (ad esempio per utilizzo dei marciapiedi e dei portici, trasporto di un passeggero, utilizzo con contestuale uso del telefonino) e per il mancato parcheggio dei monopattini e delle bici in sharing al di fuori delle aree e degli stalli destinati alle biciclette e ai motoveicoli.

L’Amministrazione Appendino è entrata in una nuova fase: quella dello scaricabarile sistematico

I tombini si intasano e le strade si allagano dopo un temporale estivo? «La colpa è dei cambiamenti climatici». Sulle strade cittadine si verificano sempre più incidenti? Ecco l’appello agli automobilisti a rispettare le regole.

Un appello formalmente corretto, come tutti i richiami all’osservanza delle norme, ma preoccupante dal momento che non è accompagnato da alcun tipo di progettualità amministrativa o proposta politica sensata. Autocritica da parte della Giunta? Figuriamoci: nessun riferimento ai tagli alla manutenzione prima, nessun riferimento, poi, alle scelte, spesso assurde, in termini di progettazione della viabilità e delle piste ciclabili cittadine. Che cosa ci dobbiamo aspettare la prossima volta? A quale entità indistinta, astratta e lontana toccherà assumersi le colpe dei fallimenti di questa Amministrazione? Presto si discuterà in Sala Rossa una mia interpellanza su un tema a questo strettamente collegato, la malasosta di monopattini e biciclette in sharing: l’Amministrazione cominci a dare qualche risposta su una mobilità urbana sempre più confusa da quattro anni a questa parte.

Tundo, continuano i ritardi nei pagamenti e ricominciano i disservizi

Servizio trasporto persone con disabilità: dopo un’estate di disservizi e ritardi, non nascondo la mia preoccupazione per l’autunno.

Tundo: tra ritardi nel pagamento degli stipendi, TFR non erogati e disservizi (che mi sono stati segnalati da diversi utenti) si va verso la conclusione di un’estate caldissima. Tante le “spie” che si stanno accendendo, descrivendo una situazione già critica. Ma ancora di più mi preoccupa la situazione in prospettiva, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. La situazione penalizza tutti: gli utenti, i loro familiari, i dipendenti e i subappaltatori. Non siamo giunti a questo punto per caso, ma alla luce di un bando, quello di fine 2018, costruito “addosso” a Tundo, come un abito di sartoria. Nel frattempo, la Giunta non muove un dito: ci aspettano altri mesi di fuoco. La mia battaglia in Consiglio Comunale prosegue.

Aggiornamento del 29 settembre 2020: alla luce di quanto affermato in risposta alla mia interpellanza (Consiglio Comunale del 7 settembre 2020) dall’Assessora Di Martino («Non si può tacere dello sconcerto nel leggere […] accuse gravi», per le quali si sta «valutando di chiedere ragione nelle sedi competenti»), preciso che con la locuzione «costruito “addosso” a Tundo, come un abito di sartoria» intendevo riassumere i fatti descritti nelle righe che seguono.

Il 16 febbraio 2016 (mecc. 2016 40598/005) Tundo Vincenzo S.p.A. si aggiudica la gestione del servizio di trasporto per persone con disabilità per un importo pari a 1.082.400,00 euro (compresa IVA 10%): l’aggiudicazione è approvata con determinazione dirigenziale dell’Area Appalti ed Economato 2016 (mecc. 2016 40598/005). L’indizione della procedura di gara pubblica mediante procedura aperta (ai sensi dell’art. 55 comma 5 del D.Lgs. 163/06 s.m.i.) per l’affidamento del servizio per il periodo 1 marzo 2016-28 febbraio 2019 era stata approvata con determinazione del 24 settembre 2015 (mecc. 2015 04343/007), esecutiva dal 28 ottobre 2015, per un importo presunto, riferito al servizio prestato a favore della Direzione Infrastrutture e Mobilità, di 1.320.000,00 (compresa IVA 10%).

La consegna anticipata del servizio a partire dal 1° marzo 2016, mantenendo inalterata la scadenza al 28 febbraio 2019 (come previsto dal capitolato speciale d’appalto), al fine di consentire la puntuale erogazione del servizio, è stata autorizzata con determinazione dirigenziale del 26 febbraio 2016 (mecc. 2016 00860/119), esecutiva dal 29 febbraio 2016. Con successive determinazioni si sono poi impegnati fondi sino a coprire l’intero importo contrattuale previsto inizialmente, pari a totali 1.082.400,00 euro (compresa IVA 10%).

Una determinazione dirigenziale del 26 aprile 2018 (mecc. 2018 01541/119) ha esteso, al fine di giungere alla scadenza prevista dal contratto, l’efficacia dello stesso (ai sensi dell’art. 106, comma 12, D.lgs. 50/2016 e s.m.i. e come già previsto dall’art. 2.2. del capitolato speciale d’appalto relativo alla procedura aperta n. 102/2015) sino alla concorrenza del quinto dell’importo iniziale contrattuale, pari a 216.480,00 euro (compresa IVA al 10%).

Con l’affidamento del servizio di trasporto per persone con disabilità gestito mediante minibus in scadenza il 28 febbraio 2019 erano stati predisposti gli atti, congiuntamente tra le Divisione Servizi Educativi e la Divisione Infrastrutture e Mobilità, per individuare il nuovo affidatario del servizio.

Una nuova procedura aperta, questa volta suddivisa in dieci lotti, per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico e per persone con disabilità, per il servizio di accompagnamento e per la gestione amministrativa (ai sensi degli artt. 59, comma 1, e 60 del D. lgs. N. 50/2016) è stata indetta con determinazione dirigenziale del 5 dicembre 2018, esecutiva dal 7 dicembre 2018 (mecc. 2018 06488/007).

La gestione e il finanziamento del servizio di trasporto collettivo su prenotazione, non scolastico, di persone adulte con disabilità e su carrozzella da effettuarsi con minibus specificamente attrezzati allo scopo, oggetto del lotto numero 9 della procedura suddetta, rientra nella competenza della Divisione Infrastrutture e Mobilità: il Servizio Esercizio ha provveduto (con determinazione dirigenziale mecc. n. 2018 6561/119 del 5 dicembre 2018, esecutiva dal 14 dicembre 2018) alla prenotazione di impegno di spesa limitato per 688.000,00 euro (compresa IVA), dei quali 364.000,00 euro per l’anno 2019 e 324.000,00 euro per il 2020.

Il Bando numero 98/2018, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 21 dicembre 2018, è suddiviso in 10 lotti per un valore complessivo presunto di 6.180.000 euro: solo due lotti – il numero 8 (gestione amministrativa) e il numero 10 (servizio di accompagnamento) – si aggiudicano immediatamente; il numero 3 non è aggiudicato per offerta ritenuta inadeguata; tutti gli altri lotti sono andati deserti. Sette lotti su dieci, dunque, sono risultati economicamente insostenibili per la totalità dei player.

Si sarebbe potuto proporre un nuovo bando per una cifra ricalibrata? Si indice a questo punto (con determinazione dirigenziale n. mecc. 2019 40915/007 approvata il 4 marzo 2019) la procedura negoziata, secondo quanto previsto dall’art. 63, comma 2 lett. A) del D. lgs. N. 50/2016 e s.m.i., per i lotti non assegnati. Tundo si aggiudica così i lotti in una prima fase non assegnati.

Si verificano intanto in tutti questi anni a più riprese disservizi, ritardi nell’erogazione del servizio e ritardi nella corresponsione degli emolumenti ai dipendenti da parte dell’azienda. Di questi eventi ho ripetutamente chiesto conto in Sala Rossa con un considerevole numero di interpellanze:

16 luglio 2020, interpellanza 2020-01574 (sottoscritta anche dalle colleghe Foglietta e Pollicino) “DITTA TUNDO E TFR AGLI EX DIPENDENTI”;

12 giugno 2020 Interpellanza 2020-01321 (sottoscritta anche dalla collega Montalbano) “SERVIZIO TRASPORTO GESTITO DALLA DITTA TUNDO: NELLA CAPITALE DEL CINEMA SI GIRA SEMPRE LA SOLITA PELLICOLA”, con la quale cui domandavo, tra le altre cose, “se l’Amministrazione stia vigilando attivamente per verificare che non sussistano ritardi nei pagamenti degli emolumenti ai lavoratori da parte della ditta Tundo per l’appalto in corso (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori)”;

21 febbraio 2020 interpellanza 2020-00716 “SERVIZIO TRASPORTO SCOLASTICO E DISABILI: NELLA CAPITALE DEL CINEMA SI GIRA SEMPRE IL SOLITO FILM?”, con la quale domandavo, tra l’altro, se all’Amministrazione risultassero ritardi nei pagamenti da parte di Tundo Spa per l’appalto in corso e se risultassero sanate tutte le pendenze di quello precedente (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori);

16 settembre 2019 Question Time 2019-03771 (interviene a verbale anche il collega Lavolta) TRASPORTO SCOLASTICO PER DISABILI: ANNO (SCOLASTICO) NUOVO, PROBLEMI VECCHI?”;

6 febbraio 2018 interpellanza 2018-00465 “TUNDO: LAVORO SÍ, STIPENDI NO?”, con la quale rilevavo che “da circa un anno molti dipendenti non ricevono gli stipendi con la normale cadenza mensile, ma con ritardi considerevoli (anche alcuni mesi); come segnalato allo scrivente, gli stipendi vengono versati con ritardi sempre variabili e a scaglioni di dipendenti, con una caratterizzazione disordinata sia nella tempistica sia relativamente ai bisogni dei lavoratori; ai suddetti ritardi si sommano gli omessi versamenti delle tredicesime e dell’erogazione dei buoni pasto; i subappaltatori attendono gli stipendi dallo scorso mese di maggio 2017 (e dei mesi seguenti); i dipendenti hanno contattato sia la sede centrale dell’azienda sia le organizzazioni sindacali ma senza riuscire a risolvere positivamente la questione; molti dipendenti sono stremati dalla situazione e hanno fortissime difficoltà nell’assolvere ai pagamenti degli affitti e delle utenze, nonché a provvedere alla propria sussistenza; nel mese di ottobre 2017 alcuni organi di stampa dedicavano spazio alla narrazione della situazione;”, considerando che fosse “precipuo interesse dell’Amministrazione che il servizio di trasporto disabili sia effettuato con efficacia ed efficienza dal soggetto affidatario, nel pieno rispetto della normativa vigente e conciliando le necessità degli assistiti con i diritti dei dipendenti e dei subappaltatori dell’azienda” e domandando se l’Amministrazione fosse a conoscenza della situazione, se la Civica Amministrazione fosse in ritardo nei pagamenti alla ditta Tundo Vincenzo spa, se sì per quali motivi, per quali importi e se e con quali tempistiche intenda provvedere all’erogazione degli importi a saldo, se l’Amministrazione intendesse incontrare i dirigenti/gli amministratori della Tundo Vincenzo spa per sollecitare una positiva soluzione della vicenda che prevedesse tempi certi per i pagamenti degli stipendi arretrati, delle tredicesime e per l’erogazione dei buoni pasto e se l’Amministrazione intendesse farsi parte diligente organizzando quanto prima un tavolo di confronto tra azienda e lavoratori”.

Atti di analogo tenore sono stati presentati anche da altri colleghi (per esempio Fabrizio Ricca: 10 giugno 2019, 12 dicembre 2016).

Un passo indietro: nelle more dello svolgimento della nuova procedura di evidenza pubblica, svolta necessariamente oltre la scadenza contrattuale del 28 febbraio 2019, occorreva approvare, in ragione del principio di continuità dell’azione amministrativa, una proroga tecnica della durata contrattuale, ai sensi dell’art. 106, comma 11 del D.Lgs 50/2016. La proroga era giustificata dai tempi tecnici necessari per addivenire al nuovo affidamento del servizio e per il solo tempo necessario per l’espletamento della procedura stessa, sino all’individuazione di nuovo aggiudicatario e comunque fino al 31 maggio 2019, fatta salva la possibilità per la Città di posticipare ulteriormente il termine del 31 maggio in caso di ritardo nell’aggiudicazione della nuova procedura di gara.

La società affidataria è stata informata, con nota del 8 febbraio 2019 protocollo n. 3266, della volontà di prorogare la durata del contratto stipulato in data 29 giugno 2016, con il mantenimento, come da normativa, degli stessi importi e delle stesse condizioni. La Società Tundo Vincenzo S.p.A. comunicava la propria disponibilità alla proroga tecnica (nota di risposta dell’8 febbraio, protocollata l’11 febbraio 2019, prot. N. 3461). La spesa complessiva massima presunta per il periodo 1 marzo 2019-31 maggio 2019 era pari a 90.000,00 euro (inclusa IVA 10% inclusa).

La proposta di aggiudicazione della procedura negoziata è stata approvata con determinazione dirigenziale mecc. n. 2019 41639/007 del 4 marzo 2019. La ditta aggiudicataria è risultata unico concorrente per tutti i lotti oggetto di procedura negoziata. Si è reso necessario un affidamento anticipato a partire dal 1° giugno 2019 (ai sensi dell’articolo 32, comma 8 13 del D.L. vo 50/2016), in attesa del perfezionamento del contratto, per garantire la prosecuzione del servizio ed evitare interruzioni dello stesso ai danni dell’interesse pubblico e del diritto alla mobilità delle persone con disabilità.

Quello che ci si domandava e che ci si continua a domandare è: l’Amministrazione non avrebbe potuto, per esempio, proporre una gara d’appalto con un coefficiente economico più alto? Non avrebbe potuto, come più volte da noi sostenuto, mettere in campo la società di trasporto pubblico GTT, garantendo così un servizio privo di intoppi operativi e di natura finanziaria? Nelle more delle varie aggiudicazioni i disservizi sono stati innumerevoli e i familiari degli utenti si sono costituiti in comitato con l’intenzione di procedere per vie legali. Le persone che si sono rivolte a noi per segnalare criticità, disservizi e problemi sono decine. L’Amministrazione è dovuta intervenire con l’articolo 30.