Provo vergogna per l’anonimo autore dell’azione vigliacca di questa notte.
La svastica che ha imbrattato la lapide in onore di Tina Anselmi è uno sfregio nei confronti della memoria di una donna di profonda fede, integrità, cultura e umanità e di profilo politico altissimo. L’imbrattatore ha compiuto un gesto violento, codardo e stupido, a meno di quattro mesi dall’intitolazione del giardino a Tina Anselmi, prima donna a ricoprire la carica di Ministro.
La Giunta, rispondendo poco fa al mio Question Time sul tema, ha provato a nascondersi dietro il paravento retorico della prudenza dovuta alla quinta ondata pandemica, ma nelle altre regioni analoghe strutture funzionano da tempo a pieno regime. Ci chiediamo perché non si siano visti i protocolli delle vasche riabilitative che, altrove in Italia (Milano, Imola), sono già funzionanti: una leggerezza che pagano gli utenti, costretti a rivolgersi al privato. Ora la Giunta mantenga le promesse («Apertura garantita entro una quindicina di giorni»).
Non si chiami in causa il Covid né la quinta ondata pandemica per giustificare la mancata riapertura della piscina riabilitativa presso l’Unità Spinale Unipolare del CTO di Torino: le condizioni per tornare a garantire ai pazienti cure riabilitative tramite acquaticità ci sono da tempo e il funzionamento a pieno regime di analoghe strutture in altre Regioni lo dimostra. Sarebbe bastato verificare il funzionamento dei protocolli delle equivalenti strutture di Milano, di Imola e di altre località sul territorio nazionale per averne prova e conferma: non è stato fatto, perché? Ne abbiamo chiesto conto alla Giunta, poco fa, con un Question Time discusso a Palazzo Lascaris. Ora ci assicureremo che le promesse («Apertura garantita entro una quindicina di giorni») siano rispettate.
Da troppo tempo il secondo piano di degenza di via Zuretti 24 a Torino è stato chiuso e la struttura lavora a ritmo ridotto. L’acquaticità rappresenta un momento fondamentale della riabilitazione midollare, ma da oltre un anno la piscina per la riabilitazione in acqua è chiusa. Compito dell’USU torinese, alla quale fanno riferimento cittadini da tutto il Piemonte, è seguire i pazienti lungo tutto il percorso di vita. La vasca è perfettamente funzionante, riscaldata, puntualmente monitorata e costantemente manutenuta, ma non è accessibile agli utenti, che infatti stanno iniziando a rivolgersi ad altre strutture pubbliche dotate di piscine riabilitative, talvolta fuori Regione o private a pagamento.
Il grande intasamento dei rinnovi delle patenti diventa giorno dopo giorno più intricato: le visite richiedono tempi biblici non solo all’ASL To4, ma, verosimilmente, anche in altre ASL piemontesi, con appuntamenti fissati dopo la fine dell’estate e talvolta ancora più tardi. Ho portato il tema in Consiglio Regionale con un Question Time appena discusso.
Anche in questo ambito, in questa Regione, le liste d’attesa sono interminabili. Sono molti gli automobilisti che, non volendo aspettare tanto e dovendo utilizzare l’auto per questioni personali o professionali indifferibili, scelgono di rivolgersi, a pagamento, ai centri di scuola guida autorizzati. La Giunta ha provato a ridimensionare il problema, ma la risposta secondo la quale “il servizio riscuote il favore dell’utenza, pur tra qualche difficoltà” di certo non consola gli automobilisti, recentemente, si sono sentiti suggerire dagli stessi operatori di «rivolgersi a una Scuola Guida per espletare la pratica», ovviamente a pagamento. I tempi di attesa sono spesso più lunghi dei due mesi indicati dalla Giunta e spesso non sono migliorati rispetto al 2021 (anno particolarmente negativo). Altro fatto grave: non possiamo accettare che, per i cittadini, anche solo ricevere risposta a un’email diventi un’impresa impossibile e l’abbiamo esplicitamente fatto notare a verbale. Faremo un approfondimento in Commissione per verificare quali siano le reali tempistiche sul territorio regionale e se sia eventualmente necessario assumere personale per tornare a tempistiche più consone alle esigenze e alle aspettative degli automobilisti della nostra regione. La Giunta ha identificato tre cause per l’attuale situazione di criticità: le nuove procedure nazionali, la concomitante cessazione delle proroghe delle patenti al 30 giugno 2022 e il maggior afflusso di utenti a livello regionale.
La struttura è da tempo funzionante, riscaldata e monitorata, ma mai aperta agli utenti dopo la pandemia: i pazienti con lesioni midollari si stanno già rivolgendo ad altre strutture, talvolta fuori regione o a pagamento. Domani il mio Question Time per chiedere una rapida soluzione al problema.
Si riapra subito la piscina dell’Unità Spinale Unipolare del CTO di Torino: lo chiediamo da tempo e nel primo pomeriggio di domani ribadiremo la richiesta, come Moderati, discutendo in Consiglio Regionale un Question Time sul tema. Da troppo tempo il secondo piano di degenza di via Zuretti 24 a Torino è stato chiuso e la struttura lavora dunque a ritmo ridotto. In particolare i pazienti attualmente ricoverati non usufruiscono pienamente di un pilastro della riabilitazione midollare, l’acquaticità, poiché da oltre un anno la piscina per la riabilitazione in acqua è chiusa. Compito dell’USU torinese, alla quale fanno riferimento cittadini da tutto il Piemonte, è seguire i pazienti lungo tutto il percorso di vita. A oggi la riabilitazione in acqua non è ancora possibile poiché la piscina, nonostante sia perfettamente funzionante, riscaldata, puntualmente monitorata e costantemente manutenuta, non è accessibile agli utenti. Moltissimi pazienti stanno iniziando a rivolgersi ad altre strutture pubbliche dotate di piscine riabilitative, talvolta fuori Regione o private a pagamento. Domani chiederò alla Giunta come intenda attivarsi per permettere la riapertura in tempi brevi della piscina riabilitativa, garantendo così la continuità e qualità delle cure ai pazienti con lesioni midollari.
Il potenziamento in Piemonte dei servizi territoriali e ospedalieri di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza è necessario, urgente e da noi richiesto da tempo: accogliamo dunque con soddisfazione, come Moderati, l’approvazione, appena resa nota dalla Giunta, delle indicazioni necessarie per procedere in questo senso. Chiediamo da tempo (è stato discusso a fine giugno il nostro più recente Question Time sul tema) risposte all’altezza di numeri sempre più preoccupanti e di singole situazioni sempre più gravi. Manterremo alta l’attenzione per assicurarci che alle parole seguano i fatti e che si giunga a un reale ed efficace potenziamento dei servizi per la riduzione delle liste d’attesa. Chiederemo in particolare di prolungare oltre la data prevista (31 dicembre 2022) la possibilità per le aziende del Servizio sanitario nazionale di utilizzare forme di lavoro autonomo per il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali. Da tempo ci battiamo in Consiglio Regionale affinché i Reparti di Psichiatria e di Neuropsichiatria Infantile siano adeguatamente potenziati sul territorio regionale per far fronte a una situazione drammatica, chiedendo un sostanziale ripensamento del modello della psichiatria regionale e la volontà di cambiare quanto, in questo ambito, ancora non funziona o non è adeguato per tipologie di strutture, numero di posti letto, risorse umane e risorse finanziarie messe a disposizione.