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Tag: Regione Piemonte

Profondo dolore per le ferite inferte dalla cieca violenza degli anarchici

Danni alla città, ai luoghi di devozione e ai negozi.

Profondo dolore: non c’è altro termine per definire, a 24 ore dal corteo, la sensazione che si prova a vedere la città devastata, un luogo di fede come la Consolata violato da graffiti blasfemi e le vetrine dei negozi distrutte da parte di soggetti che non paiono capire che non esistono posizioni politiche legittime se espresse con la violenza, oltretutto agita ai danni di ciò che è patrimonio della collettività o frutto di una vita di sacrificio e lavoro. Mi auguro che i responsabili paghino per quello che hanno fatto. La nostra solidarietà più totale va alle Forze dell’Ordine, che con coraggio e senso di responsabilità hanno impedito danni ancora peggiori – e a chiunque abbia subito un danno a causa di questa violenza inaccettabile. Un grazie sincero ai torinesi che hanno posato fiori sul sagrato del Santuario della Consolata.

Investire su istruzione e asili nido per garantire un futuro al Piemonte

La nostra Regione, che pure fa registrare buoni risultati in molti indicatori, fatica proprio sui fronti della formazione e della spesa per utente fruitore nella fascia 0-3: lo certifica il rapporto “Welfare, Italia 2022”, indicando implicitamente la direzione degli sforzi, politici ed economici, necessari per vincere le sfide di una società, di contro, sempre più anziana. Moderati pronti a fare la loro parte.

I dati del rapporto “Welfare, Italia 2022” indicano inequivocabilmente carenze e punti di forza della nostra Regione: il Piemonte – che si posiziona settima Regione in Italia (ma terz’ultima al nord per indice complessivo), dopo aver guadagnato tre posizioni in totale rispetto allo scorso anno – si piazza solo quindicesimo per investimenti in formazione e istruzione. Se il Piemonte è, inoltre, quarto a livello nazionale per contributo medio in forme pensionistiche integrative (2.750 euro rispetto alla media di 2.414 euro), si posiziona soltanto nono per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido (8.463 euro): un dato, quest’ultimo, sul quale è doveroso garantire più impegno, anche economico. Se la situazione generale fotografata dal report è in generale incoraggiante e sancisce che il nostro sistema di welfare risponde in maniera migliore rispetto alla media nazionale, è comunque chiaro che dovremo rispondere, nei prossimi anni, a un ritmo di invecchiamento della popolazione superiore al resto del Paese, posizionandosi il Piemonte al terzo posto in Italia per numero di ultrasessantacinquenni. Con una popolazione sempre più anziana e dunque con una sempre maggiore pressione sulle generazioni attive e sulle famiglie è decisivo garantire servizi efficienti alle famiglie stesse, per garantire alle coppie che desiderano mettere al mondo dei figli la possibilità di farlo, e tutti gli strumenti necessari a formare nuove generazioni sulle cui spalle graverà il peso di una piramide demografica che si sta rovesciando a ritmi superiori alle previsioni. L’impegno dei Moderati non mancherà in Consiglio Regionale.

Nuovo Ospedale alla Pellerina, bene la sottoscrizione del protocollo: ora si rispettino i tempi

Oggi si segna un passo importante verso la realizzazione del nuovo Ospedale della zona nord ovest di Torino, con l’impegno alla sottoscrizione del protocollo di intesa tra Regione e Città.

Terremo alta l’attenzione sul rispetto del cronoprogramma che sarà concordato per realizzare nel più breve tempo possibile la nuova struttura, della quale i cittadini e il territorio hanno urgente bisogno. Da sempre siamo, come Moderati, favorevoli a una modalità di azione politica basata sulla condivisione e sul confronto tra Istituzioni. Riteniamo che questa giusta e opportuna modalità d’azione debba essere mantenuta anche per le fasi future del progetto. Auspichiamo che la cittadinanza possa contare in tempi brevi su un’eccellenza all’altezza delle sfide e del mutato contesto sociologico e sanitario.

Giornata importante per le persone con DNA e per le loro famiglie: si amplia per i pazienti la possibilità di ricevere assistenza durante l’assunzione dei pasti

Approvati dal Consiglio Regionale due miei emendamenti alla Legge di Riordino: ora la Regione potrà avvalersi di Enti del Terzo Settore per l’assistenza durante i pasti, che potrà avvenire anche presso il domicilio della persona affetta da un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione o presso le strutture messe a disposizione dagli stessi ETS. Il momento del pasto è cruciale nel processo di guarigione del paziente con DNA: oggi si compie un ulteriore passo dopo l’approvazione, la scorsa estate, del testo unico di Legge su questo tipo di disturbi.

Appena approvati dal Consiglio Regionale del Piemonte due miei emendamenti al Disegno di Legge numero 236 (la cosiddetta Legge di Riordino o Omnibus): grazie ai due emendamenti, presentati dai Moderati sulla base della costante interlocuzione con le Associazioni, si compie un altro passo avanti dopo l’approvazione, lo scorso luglio, del testo unificato della Legge sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. 

Con i miei due emendamenti ho voluto potenziare il sostegno ai pazienti e alle famiglie in una fase chiave del percorso di guarigione: il momento cruciale, appunto, dei pasti. Grazie al primo dei due interventi, La Regione potrà avvalersi e sostenere gli Enti del Terzo Settore, regolarmente accreditati, che mettano a disposizione personale specializzato e spazi idonei a fornire, ai soggetti affetti da DNA, assistenza durante l’assunzione dei pasti. Con il secondo, si garantisce la possibilità di intervenire, sempre in tema di assistenza all’assunzione dei pasti, anche presso il domicilio del paziente o presso le strutture messe a disposizione da ETS al fine di accertare il rispetto del programma sociosanitario prescritto.

I due emendamenti si basano sul principio della sussidiarietà e non prevedono oneri finanziari aggiuntivi per il bilancio regionale. 

Ogni anno sono diagnosticati in Piemonte 260 nuovi casi di anoressia e 450 di bulimia, dati nei quali non confluisce il cosiddetto “sommerso”. Secondo Eurispes, oltre 2 milioni di ragazzi tra i 12 e i 25 anni soffrono, a livello nazionale, di disturbi del comportamento alimentare. Al dato quantitativo, di per sé impressionante, si aggiunge il fatto che questo fenomeno, anche quando riconosciuto come tale, è spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai familiari. I DNA non sono un fenomeno che scompare con la fine dell’adolescenza, ma possono cronicizzarsi e continuare anche in età adulta. Farsi carico delle ragazze e dei ragazzi con disturbi del comportamento alimentare è compito dell’intera comunità. Fondamentale è la collaborazione con il Terzo Settore e con le Associazioni, ambiti nei quali le famiglie possono trovare aiuto e darsi reciprocamente sostegno nell’ambito di un percorso comune. 

Un Piemonte senza invasi adeguati non è pensabile alla luce dei cambiamenti climatici

Attualmente in Italia è trattenuto solo un litro su nove delle acque dolci.

Torna al centro del dibattito politico l’urgenza di riprendere in mano il piano invasi regionale e la cosa ci solleva. Le mutate condizioni climatiche sono o saranno la nuova “normalità” e dunque una politica coraggiosa e lungimirante sugli invasi è fondamentale per la sostenibilità dell’agricoltura del Piemonte. Un dato significativo: si prevede, per l’anno in corso, la minor superficie coltivata a riso da un quarto di secolo a questa parte, a causa proprio della siccità. Meno di un mese fa la nostra regione è risultata la più arida del Paese. La programmazione deve adeguarsi alla realtà e c’è un ritardo – non solo di azione politica, ma di mentalità – da colmare. Condividiamo la volontà di una richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di un finanziamento per una “mappatura del territorio per comprendere dove possiamo immagazzinare l’acqua e dove distribuirla”, come annunciato dalla Giunta. La Coldiretti prevede un’estate 2023 ancora più difficile di quella passata. Attualmente in Italia solo l’11% dell’acqua è trattenuto, secondo i dati dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.