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Tag: Comune di Torino

INTERPELLANZA – Chissà se questa Amministrazione sarà in grado di sistemare alcuni marciapiedi nel quartiere San Donato. manca solo un anno alle prossime elezioni, c’è da essere fiduciosi…

PREMESSO CHE

  • poco meno di un anno fa lo scrivente aveva incontrato alcuni cittadini che enunciavano lo stato di profondo degrado, sporcizia e pericolosità dei marciapiedi di via Vicenza (Circoscrizione 4);
  • a seguito di quell’incontro lo scrivente presentava un’interpellanza (mecc. 2019 04208 del 10 ottobre 2019 recante titolo: “Non siete in grado di governare la città ma almeno un marciapiede riuscite a metterlo a posto?”) per domandare alla Giunta quali fossero le azioni previste dall’Amministrazione in tema di manutenzione della pavimentazione dei marciapiedi di via Vicenza, di realizzazione degli scivoli presso le intersezioni e circa lo stato di regolarità della concessione COSAP per il passo carrabile in via Vicenza 10E (esso recava un cartello senza citare gli estremi della concessione comunale e pareva che tale situazione si protraesse da oltre due lustri);

RILEVATO CHE

  • a distanza di mesi la situazione non ha conosciuto progressi significativi;
  • la pavimentazione di molti marciapiedi di via Vicenza e di molte strade limitrofe continua a risultare rovinata e sconnessa: buche e cunette costituiscono un reale pericolo per i pedoni e, a maggior ragione, per i cittadini con disabilità;
  • continua ad accadere con frequenza che le ruote delle carrozzine rimangano incastrate nelle fenditure dell’asfalto, con conseguente grave rischio e pericolo;
  • diversi attraversamenti pedonali sono privi degli appositi scivoli;
  • alcuni cittadini hanno segnalato alcune recenti cadute da parte di pedoni con conseguenti fratture medicate al Pronto Soccorso;

CONSIDERATO CHE

  • nel corso del Consiglio Comunale dell’11 novembre 2019 così rispondeva l’Assessore Lapietra (stralcio): “Il tratto in oggetto non è presente nei progetti nostri di manutenzione straordinaria anche perché non è stata ricevuta nessuna richiesta specifica dalla Circoscrizione competente per ora, se dovesse arrivare vedremo dove inserirla. Per quanto riguarda, invece, il passo carrabile di via Vicenza, mi vengono chiesti gli estremi della concessione comunale; abbiamo chiesto alla Circoscrizione competente che ci ha risposto che l’Ufficio Suolo Pubblico ha rilasciato una concessione del 1993 relativa al passo carrabile sito in via Vicenza per un tratto di 2,70 metri, la concessione successivamente è stata volturata al condominio di via Vicenza 10 nell’anno 2010. Non sono mai giunte all’Ufficio segnalazioni circa occupazioni non autorizzate, né il Corpo di Polizia Municipale, preposto al controllo di tali situazioni, ha mai segnalato nulla in Circoscrizione, ma alla luce di quanto contenuto nell’interpellanza l’Ufficio provvederà sollecitamente a richiedere una verifica al Corpo di Polizia Municipale per individuare il soggetto utilizzatore del suolo pubblico e avviare l’iter della pratica di regolarizzazione della situazione provvedendo al recupero delle eventuali somme pregresse.”;
  • a distanza di mesi, tenuto conto della precedente interpellanza, i cittadini auspicano che l’Amministrazione si faccia parte diligente intervenendo a tutela dei pedoni e della loro integrità;  

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, che rispondendo alla precedente interpellanza riversava tutta la responsabilità in capo alla Circoscrizione IV, intenda prendere spunto da quell’atto e desideri intervenire dimostrando tutto il proprio talento nella gestione della res publica, affrontando e risolvendo in maniera concreta ed efficace le problematiche narrate;
  2. se l’Amministrazione, non intendendo accogliere l’esortazione di cui al punto precedente, intenda dichiarare di non essere a conoscenza dello stato di degrado e pericolosità dei marciapiedi (pavimentazione, assenza scivoli) di via Vicenza e limitrofe;
  3. se e quando i cittadini potranno percorrere in sicurezza i marciapiedi e gli attraversamenti in via Vicenza e limitrofe (zona basso San Donato);
  4. quale sia la situazione della concessione per il passo carrabile in via Vicenza 10E, se sia stato individuato il titolare/fruitore, se egli abbia regolarizzato la propria posizione con riferimento anche ai 5 anni antecedenti.

Silvio Magliano

La nuova ZTL della Giunta? Alla fine, nient’altro che un piano di contrasto ai “furbetti delle strisce blu”

La montagna ha partorito il topolino. Le telecamere renderanno impossibile eludere il pagamento del posteggio sperando di “farla franca”: la novità sostanziale è tutta qui, altro che rivoluzione copernicana, Il tessuto commerciale e imprenditoriale sta affrontando una crisi mai vista prima: ma questa Amministrazione priva di qualsiasi contatto con la realtà pensa, evidentemente, che la priorità non sia provare a sostenerlo.

Parole, annunci, conferenze stampa: alla fine la nuova ZTL annunciata dalla premiata ditta Appendino-Lapietra non sarà nient’altro che un sistema di contrasto nei confronti di chi, prima, poteva provare “a fare il furbo”, pagandolo solo in parte o non pagando del tutto il posteggio sulle strisce blu. Una quarantina di telecamere ai varchi e tariffe al consumo per evitare il fenomeno dei “portoghesi”. Davvero non molto di più.

La montagna ha partorito il topolino. Anzi, per essere precisi al momento si è limitata ad annunciarlo.

Perché l’Amministrazione Appendino non ha cercato piuttosto di capire quali siano le reali condizioni dei bilanci dei commercianti? Il rilancio del tema-ZTL (con un investimento da un milione e mezzo) arriva nel momento più sbagliato: questo sarebbe stato piuttosto il momento di mettere ogni euro disponibile sul sostegno al commercio. 

Questa misura avrà un esito positivo sulla qualità dell’aria? Ci crederò quando vedrò i dati che lo certificano.

Quanto alle pedonalizzazioni, le sostengo senz’altro: a patto che ci sia disponibilità di parcheggi sotterranei, che sia garantito un servizio di trasporto pubblico efficiente e che le piste ciclabili che conducono al centro smettano di essere trappole pericolosissime soprattutto per gli utenti della strada più deboli: stendere una mano di vernice gialla sull’asfalto, cara Giunta, non basta.

Che la Giunta provi a sfruttare il Covid-19 per affermare il principio secondo il quale le auto sono il male assoluto è e rimane un’operazione squallida.

Questa Giunta si esibisce nell’ennesimo cambio di rotta e dimostra di non avere la più pallida percezione di che cosa sia accaduto e stia accadendo nel tessuto imprenditoriale e commerciale della città. Noi vogliamo che il commercio del centro riparta. E l’Amministrazione?

Abbonamenti per la “Zona Blu” non utilizzati durante il lockdown: rimborsarli è doveroso

Penso soprattutto a professionisti e partite IVA che si spostano per lavoro e che per tre mesi non hanno usufruito del servizio, essendo la loro attività ferma causa lockdown. Discussa questa mattina in Commissione e liberata per la discussione in Consiglio Comunale la mia mozione sul tema: con il mio atto chiedo un credito per l’acquisto di un nuovo abbonamento o il prolungamento della scadenza di quello in essere.

Garantire il rimborso dell’abbonamento a chi, per causa di forza maggiore, non è stato nelle condizioni di beneficiare del servizio acquistato dovrebbe essere un fatto pacifico: un principio che dobbiamo applicare anche per quanto riguarda gli abbonamenti per le strisce blu non sfruttati durante i mesi di lockdown. Ho presentato la mia mozione pensando per esempio a chi si sposta in auto per lavoro e a chi, tutti i giorni, raggiunge l’azienda, l’ufficio o i propri clienti nei quartieri presso i quali, in struttura o su strada, la sosta è a pagamento. I professionisti e le partite IVA della maggior parte dei settori merceologici non ha lavorato (e dunque non ha emesso fatture né percepito reddito) durante i mesi di quarantena. Assurdo non pensare a queste categorie, che dalla chiusura hanno subito un danno gravissimo e che non hanno potuto contare sullo stipendio puntualmente versato il 27 del mese. Che “non siano previsti provvedimenti dal Governo” o, come ho sentito dire più volte, che “nessuno abbia provato i titolari di abbonamento del diritto di parcheggiare in zona blu” è irrilevante: il rimborso degli abbonamenti non utilizzati è un diritto e andrebbe riconosciuto anche in questo caso. Conto di ricevere il voto favorevole da parte dei colleghi Consiglieri quando il mio atto, durante la Commissione di poco fa liberato per l’Aula, sarà discusso in Consiglio Comunale.

Combi riqualificato, ci sia spazio anche per le esigenze di disabilità e fragilità

Corso Unione Sovietica 220/D: Iaria, “Assessore dei Sì”, non dica “no” a un parcheggio adeguato, alla messa in sicurezza dell’area e alla riqualificazione dell’adiacente basso fabbricato: interventi fondamentali per quel polo nel quale si trovano servizi per la disabilità del Comune di Torino e sedi di Associazioni.

Accolgo come notizia estremamente positiva il progetto di riqualificazione dell’area ex Combi (e in particolare degli spazi centrali attualmente dismessi e inutilizzati) con la realizzazione di un centro a vocazione sportiva e universitaria. Un bel progetto, che tuttavia non basta: con un’interpellanza appena discussa in Consiglio Comunale ho chiesto garanzie in merito alla necessità di intervenire, in maniera prodromica o in parallelo, sulla struttura di corso Unione Sovietica 220/D, vero polo della disabilità, sede di diversi Servizi comunali, del “Servizio Passepartout” e di diverse realtà del Terzo Settore e dell’Associazionismo. Urgono un parcheggio di ampiezza adeguata, una recinzione e la ristrutturazione del basso fabbricato in corrispondenza con la Scuola di Management ESCP Business School. Ho invitato l’Assessore Iaria, che sempre più si sta affermando quale “Assessore dei Sì”, a non dire “no” a queste richieste.. Le recinzioni attualmente esistenti sono assolutamente inadeguate, mentre il villino rimesso a nuovo potrà accogliere laboratori e attività varie. Si possono immaginare opere a scomputo o altre formule: basta che ci si faccia carico di queste istanze. Non vorrei che,nelle more della firma dei vari protocolli, si “dimentichino” le precise richieste del mondo della disabilità. Nella delibera “Protocollo di intesa per la riqualificazione dell’area ex Combi tra Città, Università degli Studi e Politecnico di Torino” è espressa l’intenzione di tenere conto delle necessità di tutte le realtà esistenti in zona: mi aspetto che si faccia seguito a queste intenzioni teoriche non dimenticando nella pratica le esigenze della disabilità e della fragilità. Impegno che, nella risposta a verbale, non mi pare sia stato affermato con fermezza.

Suolo pubblico gratuito per gli espositori di mercati tematici e feste di via: il Consiglio Comunale dice sì

Oltre alla mia mozione che lo chiede, passa in Sala Rossa anche il mio ordine del giorno per la revisione della Legge Regionale sui mercatini periodici: doppio risultato che accolgo con soddisfazione e che sarà utile per il sostegno a settori importanti e per superare una delle normative nei fatti meno applicate a livello piemontese.

Due su due: doppio risultato portato a casa in Consiglio Comunale. I colleghi Consiglieri votano a favore, in rapida successione, in merito a una mia mozione e a un mio ordine del giorno.

Con la mozione impegno l’Amministrazione a riconoscere una sospensione della COSAP per gli operatori dei mercati tematici periodici e delle feste di via, dopo aver ottenuto la riapertura al pubblico, in presenza e senza ulteriori ritardi, degli uffici della Divisione Commercio destinati a svolgere le funzioni amministrative (essenzialmente rilascio e rinnovo dei tesserini). Una misura, quella sulla gratuità del suolo pubblico, di sostegno sostanziale agli organizzatori, ai Presidenti, ai commercianti e agli espositori, utile per far ripartire un settore che vedrà nuovamente organizzati eventi di interesse e richiamo. Giusto, dopo aver garantito un’analoga esenzione per quanto riguarda i dehors, fare lo stesso per quanto riguarda questo segmento.

Con l’approvazione del mio Ordine del Giorno, la Giunta potrà avviare, forte del mandato del Consiglio Comunale, le opportune interlocuzioni con la Regione Piemonte affinché sia sospesa e, a tendere, profondamente rivista la disciplina regionale in tema di vendita occasionale su area pubblica. Questa è una delle leggi regionali meno osservate in assoluto. In queste settimane post-quarantena ci siamo trovati nella paradossale situazione per cui gli espositori non potevano mettersi in regola, dal momento che quasi sempre chiusi erano gli sportelli per il rilascio e il rinnovo dei tesserini. Rivedere la normativa, a partire dalla possibilità di estendere oltre il limite di 18 “timbrature”annuali il diritto di partecipare come espositori ai mercatini stessi, è necessario, a maggior ragione in una fase di crisi economica nella quale per un numero crescente di persone gli introiti derivanti dalla partecipazione ai mercatini diventano necessari per la sussistenza.

L’attuale normativa è restrittiva, penalizzante per un settore che coinvolge migliaia di persone e di fatto non applicata se non a macchia di leopardo.