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Tag: Comune di Torino

Malamovida in Santa Giulia, ci risiamo

Notte di assembramenti e abusivismo, l’Amministrazione ha alzato bandiera bianca. I Moderati chiederanno conto in Consiglio Comunale di quanto successo ieri sera.

Santa Giulia, ci risiamo. La notizia non è la movida improvvisata in via Balbo; semmai, il fatto che ieri sera il fenomeno è stato particolarmente evidente. Come dai Moderati sempre denunciato sia in Consiglio Comunale sia in Circoscrizione, queste dinamiche vanno avanti da settimane, lasciando resti e sporcizia la mattina successiva. L’Amministrazione si conferma totalmente impotente. O, forse, ha semplicemente rinunciato a prendere qualsiasi tipo di contromisura in un clima ultimi giorni di scuola, da remi tirati in barca di chi vede il “traguardo” della fine della consiliatura: inaccettabile, anche perché il salatissimo conto lo pagano i residenti. I locali sono chiusi, l’abusivismo è padrone del campo. Gli assembramenti di gente senza mascherina sono un rischio che non possiamo permetterci di correre. Chiederò conto della situazione in Consiglio Comunale.

La crisi dell’abitare si supera soltanto sostenendo anche i piccoli proprietari

Anche chi conta sugli introiti dell’affitto di una seconda casa, magari acquistata con i risparmi di una vita, per il proprio sostentamento deve essere supportato dalle Istituzioni: contrapporre gli interessi suoi a quelli degli inquilini in difficoltà sarebbe l’errore peggiore. Non parliamo di cittadini ad alto reddito, né con alto tenore di vita: per costoro, il blocco degli sfratti fino a giugno 2021 rischia di risolversi in un contraccolpo tremendo.

Crisi della morosità, contrapporre gli interessi di (piccoli) proprietari e affittuari sarebbe un errore clamoroso. Se i dati relativi all’emergenza abitativa sono drammatici, altrettanto possono essere le difficoltà di chi dal canone per il proprio secondo o terzo immobile trae parte integrante del proprio reddito e sostentamento. Compito delle Istituzioni, a partire dal Comune, è sostenere entrambe le parti. Le spese non si interrompono per un proprietario che, a causa della crisi, non riceve più mensilmente il canone dal proprio inquilino; al contrario, il proprietario continua a dover far fronte all’IMU e alle altre spese; inoltre, il suo ISEE resta alto, escludendolo da una serie di benefici e strumenti di sostegno. Essere titolari di un secondo appartamento non significa automaticamente avere un alto tenore di vita; il mattone è spesso l’investimento per i risparmi di una vita. Il blocco degli sfratti fino a giugno 2021 rischia, per centinaia di piccoli proprietari, di risolversi in un contraccolpo tremendo e nell’impossibilità di andare avanti. Il rischio è che il ceto medio sul quale ancora si sostiene questo Paese sia ulteriormente depauperato. I dati descrivono in maniera inequivocabile una situazione di grave crisi: la morosità presso le case ATC è in crescita del 5% nell’ultimo anno, le liste d’attesa sono lunghissime, la pandemia ha ulteriormente peggiorato una situazione già preoccupante. 

Con Lepore Disability Manager cambio culturale in corso

Il mio sincero grazie per il lavoro straordinario, che rappresenta una svolta nella storia della Città di Torino. Se l’Amministrazione avesse fin da subito messo questa figura nelle condizioni di lavorare al meglio, oggi saremmo ancora più avanti. Nel merito della relazione ascoltata in Commissione: giusti gli inviti a un cambio di rotta sul Servizio trasporto persone con disabilità e sui PEBA, temi sui quali mi impegno da sempre.

Il lavoro dell’avvocato Lepore nel suo ruolo di Disability Manager è stato, in questi anni, di livello assoluto, a sostegno della Giunta e talvolta nonostante la Giunta. Da questo livello non si tornerà indietro e questo rappresenta di per sé un valore culturale acquisito dalla nostra Città. A Lepore vanno oggi, prima di tutto, i miei più sentiti ringraziamenti. I risultati ottenuti sono la migliore dimostrazione di quanto una simile figura possa fare la differenza. Chissà che risultati avremmo potuto raggiungere se l’attuale soddisfacente livello di coinvolgimento della sua figura da parte della Giunta fosse stato raggiunto non a tre mesi dalla fine della consiliatura, ma fin da subito. Spero che la prossima Amministrazione faccia tesoro dell’esperienza. Condivido, nel merito della relazione appena presentata in Commissione, la necessità di un nuovo modello per quanto riguarda il Servizio di trasporto per persone con disabilità, di una più stretta collaborazione con i Disability Manager di altri enti e di un potenziamento del personale al lavoro sui PEBA. Tutti questi sono temi per i quali mi impegno da sempre.

Chiusure a ripetizione se non si sostiene il turismo organizzato

La mia battaglia in Regione e in Comune a favore degli Agenti di Viaggio: con due Ordini del Giorno chiedo immediato e adeguato sostegno economico. Serve inoltre eliminare l’aliquota Irpef regionale, oltre all’apertura di corridoi turistici, ancora mancanti sul nostro territorio. Il settore è forse il più colpito di tutti da una crisi economica tremenda, che ha già provocato la chiusura di un’Agenzia su cinque (7 su 10 rischiano di non farcela). Ho chiesto a Palazzo Lascaris un’informativa sull’argomento, ma non mi è stata concessa.

Sostenere il settore del turismo organizzato in questo momento significa sostenere il Paese e impedire fallimenti e licenziamenti. Anche la Regione Piemonte e il Comune di Torino possono e devono fare la loro parte. Ho appena chiesto alla Giunta Regionale un’informativa sul sostegno che si intende dare a un comparto che – diversamente da altri settori – difficilmente può provare a reinventarsi. Gli Agenti di Viaggio hanno espresso, per esempio su iniziativa di MAAVI, una serie di richieste al Governo, dal sostegno economico alla cancellazione della tassazione: le faccio mie convintamente. Chiedo che anche la Giunta Regionale si muova, tornando a garantire bonus adeguati ed erogati in tempi brevi e pensando a un’esenzione dall’Irpef per tutti i mesi di crisi. Anche il Comune di Torino ha margini di manovra. Presenterò due Ordini del Giorno nei rispettivi Consigli. Gli stessi attori del settore che più di tutti è stato colpito dalla crisi (7 attività su 10 sono, si stima, a rischio fallimento) considerano necessario un sostegno non solo da parte del Governo, ma dalle Istituzioni locali. Sul territorio piemontese le Agenzie di Viaggi sono circa 700, un decimo della cifra nazionale. Si calcola che il turismo organizzato rappresenti il 13% del PIL italiano. Il settore del turismo – del quale gli Agenti di Viaggio sono la colonna portante – è trainante nella nostra economia. Ancora non siamo stati in grado di immaginare corridoi turistici, strumento fondamentale per garantire la permanenza di flussi incoming e outgoing anche in questi mesi di pandemia. Quest’ultima ha penalizzato ulteriormente un comparto in ginocchio a causa di una crisi di cui non si vede la fine. Questo settore lavora sul medio-lungo termine, con una programmazione di almeno nove mesi. Gran parte degli attori del settore attende ancora di ricevere le somme spettanti del fondo perduto per il periodo febbraio-luglio 2020.

Servizio trasporto persone con disabilità, serve un nuovo modello per arrestare la crisi

Arrivare a utilizzare i taxi (corse da 50 euro e oltre da tassametro) per l’indisponibilità dei mezzi di Tundo è il segnale che siamo vicini al punto di non ritorno: quale sarà il prossimo passo? Toccherà all’Assessore Di Martino in persona accompagnare a scuola i ragazzi? Mi auguro che si stia già pensando al prossimo bando di gara, scritto secondo altri criteri. Le famiglie meritano molto di più e molto di meglio.

Servizio di trasporto persone con disabilità, ora stiamo raggiungendo il fondo. Serve un cambio di rotta, mi auguro che fin da ora si stia pensando a impostare il prossimo bando di gara secondo criteri altri e nuovi, aprendo un nuovo capitolo di questa vicenda. La Giunta risponde (questa volta) alla mia richiesta di comunicazioni urgenti e mi auguro che sia rammaricata quanto me del fatto che la Città, per l’ennesima volta, abbia dovuto porre rimedio a mancanze dell’azienda, questa volta chiedendo alla Cooperativa Taxi Torino di intervenire impiegando le proprie vetture per la mancata disponibilità di mezzi da parte dell’azienda. Ora siamo arrivati a utilizzare i taxi: il prossimo passo quale sarà? Toccherà all’Assessore Di Martino in persona andare a prendere i ragazzi a casa e a scuola? Non vorrei essere nei panni di chi deve gestire e organizzare le linee, dovendo affrontare una o più criticità tutti i giorni o quasi. Mi auguro di tornare a vedere presto un servizio degno di una città come Torino, un tempo eccellenza a livello nazionale nel campo dell’accessibilità. Non nascondo la mia preoccupazione. Le famiglie e gli stessi studenti con disabilità meritano molto di più.