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Tag: Comune di Torino

Sostegno alle Agenzie di Viaggi, la Sala Rossa dice sì

Approvato il mio Ordine del Giorno: chiediamo, tra le altre misure, aiuto economico, l’apertura di un tavolo di crisi permanente presso il Ministero del Turismo, l’apertura di corridoi turistici in attesa dell’introduzione del passaporto vaccinale, 18 mesi fiscali “bianchi” per gli operatori di un settore strategico per il quale non c’è possibilità di riconversione o di attività in delivery e che ha già visto chiusure a ripetizione.

Il Consiglio Comunale approva il mio Ordine del Giorno per sostenere un comparto, quello del turismo, devastato da tredici mesi di pandemia. In particolare, la Giunta Comunale è impegnata dal mio atto a richiedere a ogni livello istituzionale un sostegno economico adeguato e immediato a favore delle agenzie di viaggi, dei titolari di partita IVA, dei consulenti e delle start up per tutto il periodo di fermo. 

Chiederà inoltre di aprire un tavolo di crisi permanente presso il Ministero del Turismo e l’apertura di corridoi turistici, nonché di stabilire un anno fiscale bianco per il 2020 e un primo semestre bianco per il periodo gennaio-giugno 2021, insieme a un credito di imposta per gli affitti fino a giugno 2021.

Si calcola che il turismo organizzato rappresenti il 13% del PIL italiano. Il settore del turismo – del quale gli Agenti di Viaggio sono la colonna portante – è trainante nella nostra economia. La pandemia e la conseguente crisi economica hanno messo in ginocchio molte realtà (si registra la chiusura di un’Agenzia su cinque) di un settore che lavora sul medio-lungo termine, con una programmazione di almeno nove mesi. In questo settore non sono possibili né l’operatività in delivery né alcun tipo di riconversione. Le richieste contenute nell’Ordine del Giorno dei Moderati riprendono e sostengono parte delle richieste fatte su tutti i tavoli istituzionali dalle realtà rappresentative del comparto, quali per esempio il M.A.A.V.I. (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane).

Moderati di parola, sventato il rischio di vedere un discount all’ex Cinema Arlecchino

In un’assemblea pubblica avevamo assicurato che mai ci saremmo prestati alla realizzazione di nuove piattaforme commerciali di tale tipologia in Borgo San Secondo e oggi abbiamo contribuito, con il voto in Consiglio Comunale, a scongiurare una simile ipotesi.

Il commercio di vicinato non si supporta certo aprendo nuovi minimarket e nuovi discount. Tanto meno in una zona urbana che già attualmente vede diversi supermercati attivi nel raggio di poche centinaia di metri, alcuni dei quali, a pochi isolati di distanza, fattore e ricettacolo di degrado. 

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: grande risultato, punto di svolta che segna un cambio di mentalità in senso solidale

Approvata all’unanimità in Consiglio Comunale la mia proposta di modifica al Regolamento IMU: bella vittoria dei Moderati in Sala Rossa. Possibilità che serve a tutti: alla Città come ai proprietari (che pagano l’Imposta anche su beni sfitti), alle Associazioni come al territorio (con tanti luoghi oggi abbandonati che potranno tornare a nuova vita). Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è la prima Città ad avvalersene.

Oggi è un giorno importante: il Consiglio Comunale ha appena approvato all’unanimità (34 voti favorevoli su 34) la mia proposta di riconosce l’esenzione dall’IMU per i soggetti proprietari (cittadini o aziende) che mettano a disposizione gratuitamente beni immobiliari a una o più Organizzazioni di Volontariato (OdV), con contratto registrato della durata pluriennale.

Grazie alle mie richieste il mondo del Volontariato può da oggi contare su un’opportunità in più; lo stesso vale per le aziende e i cittadini torinesi. Trovano oggi un punto di incontro e un ambito di collaborazione la necessità di tante OdV, alla ricerca di spazi presso i quali portare avanti la propria attività istituzionale, e di tanti soggetti proprietari di spazi sfitti (sui quali, tuttavia, pagano l’IMU) a causa della crisi o delle condizioni avverse del mercato. Traggono un vantaggio evidente anche la Città e i torinesi, dal momento che – se l’iniziativa sarà ben comunicata, cosa che mi auguro sentitamente – tanti luoghi attualmente abbandonati, magari in qualche quartiere di cosiddetta periferia, potranno rinascere a nuova vita.

Il mio emendamento alla deliberazione che modifica il Regolamento IMU interessa le 423 Organizzazione di Volontariato (OdV) con sede legale a Torino e iscritte all’Albo Regionale, nelle more dell’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Ringrazio i colleghi Consiglieri e la Giunta per aver voluto capire l’utilità della mia proposta. La platea è limitata, in questa prima fase sperimentale, alle sole OdV; restano esclusi dalla misura i beni di lusso o di proprietà di uno dei soci o di legali rappresentanti dell’ente comodatario. L’immobile potrà essere utilizzato soltanto per scopi istituzionali e statutari dei comodatari, per le attività di cui al DL 30 dicembre 1992, n. 504, articolo 7, comma 1, lettera i.

Oggi registriamo un momento importante e un fondamentale cambio di paradigma in senso solidale nei Regolamenti della nostra Città.

Municipale nel caos, la Sindaca renda conto in Aula

Problemi gravi tra T-Red, obiettivi di crescita sulle contravvenzioni fatte e sanzioni maggiorate recapitate senza titolo. I nostri Vigili dovrebbero presidiare di più i nostri quartieri e le nostre periferie, garantendo la sicurezza dei torinesi specialmente fragili e anziani: non fare i gabellieri. Gli automobilisti non sono bancomat da spremere per riempire le casse della Città.

La Giunta renda conto in Aula delle dichiarazioni del Comandante Bezzon, che risulterebbe aver posto obiettivi di crescita sulle contravvenzioni come se si trattasse di target aziendali; cambi rotta sulla tecnologia Vista-Red, che non può essere uno strumento per fare cassa; dia risposte convincenti sulle sanzioni maggiorate recapitate a centinaia di automobilisti che pure, multati, avevano puntualmente comunicato i dati del conducente.

“Più 30% di multe”: siamo sconcertati da quella che, secondo fonti stampa, sarebbe la richiesta del Comandante della Municipale Bezzon ai nostri Vigili per il 2021: ne chiederemo conto in Sala Rossa con una richiesta di comunicazioni urgenti. Indicare una simile percentuale non avrebbe a che fare né con la sicurezza né con il rispetto del Codice della Strada, ma ricorderebbe molto da vicino la logica degli obiettivi aziendali. I nostri Vigili di certo non sono chiamati a svolgere le funzioni di gabellieri. 

Il nostro disappunto cresce anche in tema Vista-Red, che – continuiamo a esserne convinti – non dovrebbero essere utilizzati come “macchina” per fare cassa. I dati sono significativi: pochi i passaggi con il rosso, moltissime le contravvenzioni. Oltre 110mila i multati nel corso del 2020, la maggior parte però per essersi fermati oltre la linea dello stop e non per aver “bruciato” il semaforo. La soluzione? Una sola: introdurre, come dai Moderati più volte richiesto, la tecnologia countdown, laddove la normativa lo consenta. In questo modo premieremmo i comportamenti virtuosi e si ridurrebbe il numero di frenate brusche. A che cosa punta questa Giunta? A incassare o ad aumentare la sicurezza sulle nostre strade? Lo dimostri con i fatti.

Ci aspettiamo spiegazioni convincenti anche in merito alle sanzioni maggiorate recapitate, parrebbe, a centinaia di cittadini multati con la tecnologia Vista-Red che pure avevano puntualmente comunicato i dati del conducente. Non è accettabile che non sia possibile fissare un appuntamento e che l’unica maniera per chiarire la propria situazione sia portare di persona i documenti in via Bologna, mettendosi in coda, in piena emergenza pandemica. Ci aspetteremmo una ben diversa gestione del problema in tempi come questi.

La Municipale sia presente sui nostri quartieri, specie di periferia, pensando alla sicurezza dei torinesi, a partire dagli anziani e dalle persone più fragili. Non paghino i torinesi il calo degli introiti nelle casse cittadine a causa della pandemia.

Torino non più sede principale dell’I3A? Chiederò conto in Aula

Di fronte alle voci che vorrebbero Torino non più indicata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza come sede principale dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale (I3A), non ci limitiamo ad alzare la soglia di attenzione, ma intendiamo, come Moderati, chiedere conto in Aula sia in Comune con una richiesta di comunicazioni urgenti sia Regione in merito allo stato dell’arte.

Non possiamo perdere questa opportunità di crescita, che porterebbe a sfruttare al meglio per il nostro territorio, da tutti i punti di vista: per i giovani, per l’Università, per il Terzo Settore. La proposta di Don Luca Peyron (Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino) è stata da noi sostenuta fin dal primo momento, nella certezza di importanti ricadute in termini occupazionali, di sviluppo e di prestigio.