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Tag: Comune di Torino

Il mistero della schiuma nel Po

Da mesi il fenomeno si presenta lungo le sponde cittadine del fiume, in particolare in corrispondenza del ponte di corso Regina Margherita e specialmente durante le mattine dei giorni feriali. Secondo le ricerche dell’Arpa, i versamenti potrebbero derivare da scarichi di impianti di depurazione, da scarichi industriali non completamente depurati e da versamenti illeciti: se così fosse sarebbe gravissimo. Urgono interventi immediati, che cosa stiamo aspettando a risolvere il problema? Ho presentato un’interpellanza per chiedere alla Giunta informazioni ulteriori sull’origine delle schiume e per sapere quali misure si intendano mettere in atto per salvaguardare le acque del fiume e la salute dei torinesi.

La schiuma nel Po è un fenomeno che, da mesi, i cittadini stanno rilevando, in particolare nel tratto in corrispondenza del ponte di corso Regina Margherita e con particolare intensità durante le mattine dei giorni feriali. La preoccupazione dei cittadini è comprensibile: ho appena presentato un‘interpellanza in Sala Rossa per chiedere alla Giunta ulteriori notizie relative alla natura e alla provenienza del fenomeno, nonché aggiornamenti sulle misure prese a tutela delle acque e della salute pubblica. Secondo le ricerche dell’Arpa, la provenienza dei versamenti è individuabile negli scarichi degli impianti di depurazione, ma anche in alcuni scarichi industriali non completamente depurati così come anche sversamenti illeciti. Ipotesi gravi. Che cosa stiamo aspettando a intervenire? Alla Giunta chiederò se si abbia conferma dell’origine “non naturale” delle schiume e se, da parte dei tecnici e degli uffici competenti, siano stati effettuati ulteriori controlli e con quali esiti. Mi aspetto di conoscere, infine, dettagli sulla collaborazione tra Civica Amministrazione e ARPA in merito al piano di monitoraggio del livello di inquinamento e quali siano stati i risultati raggiunti.

I3A, Torino di nuovo assente dal testo del PNRR

Il progetto sia finanziato con il Fondo Complementare, perdere l’occasione di essere la sede principale dell’Istituto sarebbe una beffa inaccettabile. Perdere l’occasione di essere la sede principale dell’Istituto sarebbe una beffa inaccettabile.

Intelligenza Artificiale, adesso siamo preoccupati davvero: ancora assente il nome di Torino nel testo del PNRR pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio e in via di trasmissione alla Commissione Europea. Succede per la terza volta di fila. La prima è stata chiamata svista, la seconda errore: questa terza ha tutto l’aspetto di una scelta consapevole. Il Governo prenda esplicitamente l’impegno di finanziare il progetto I3A con il Fondo Complementare, sul quale mette 30,64 miliardi, e dica altrettanto esplicitamente che la sede sarà a Torino. Subordinare la scelta di Torino a una gara o a un bando competitivo con altre città candidate sarebbe a questo punto una beffa palese e inaccettabile. Ospitare la sede principale dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale (I3A) è per Torino un’opportunità preziosa, garanzia di opportunità per i giovani, per l’Università e per il Terzo Settore e di ricadute positive in termini occupazionali, di sviluppo e di prestigio. Dal primo momento ho convintamente sostenuto la proposta di Don Luca Peyron, Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino.

Vogliamo le Universiadi 2025 a Torino

Si avvicina il 15 maggio, data dell’assegnazione della XXXII edizione: abbiamo tutte le carte in regola per ospitare l’evento, il Governo sostenga politicamente ed economicamente la candidatura. Approvo e promuovo da sempre la candidatura torinese e continuerò a farlo: ospitare le Universiadi sarebbe la maniera migliore per riconoscere il grande lavoro portato avanti dal Cus, dagli Atenei e dalle Istituzioni e per rivivere i fasti del 2007. La vetrina per l’offerta cittadina in termini di Università, sport, ricerca e innovazione sarebbe preziosa.

Il 15 maggio, data dell’assegnazione della XXXII edizione delle Universiadi, si avvicina: a pochi giorni dalla scadenza, ribadiamo che Torino è la sede giusta per questo evento. Un’occasione da non perdere per l’importanza e il prestigio dell’evento in sé, per le sue ricadute sul territorio e per la sua eredità economica e infrastrutturale. Rivivere i fasti del 2007, edizione memorabile ospitata proprio a Torino, sarebbe la maniera migliore per riconoscere il grande lavoro svolto dal Cus, dai nostri Atenei e dalle Istituzioni. Le Universiadi sono una vetrina e un’occasione irripetibile per promuovere la Torino dell’Università, dello sport, della ricerca, dell’innovazione e per attrarre studenti e, anche, investimenti. Il Governo sostenga politicamente ed economicamente questa iniziativa. In Regione come Moderati ci siamo già a più riprese espressi favorevolmente e continueremo a farlo con convinzione.

Si allarga l’insediamento abusivo presso i giardini Luria, crescono i problemi

A dieci mesi dal mio precedente atto sul tema (giugno 2020), aumentano i mezzi posteggiati, le persone accampate, la sporcizia. Per la Giunta va tutto bene? Lunedì lo chiederò in Consiglio Comunale con una nuova interpellanza.

Tra via Boston e via Gorizia l’abusivismo non arretra: è passato quasi un anno dalla mia precedente interpellanza, non sono passati i problemi. I giardini Salvador Luria continuano a essere utilizzati come toilette a cielo aperto dai soggetti accampati. Le segnalazioni da parte dei cittadini hanno continuato a pervenire, dallo scorso giugno, numerosissime. Non si è visto, in parallelo, un equivalente impegno da parte dell’Amministrazione. Ci risulta la presenza di un nutrito numero di furgoni e autoveicoli, oltre a due camper. Una sorta di campo nomadi diffuso sul territorio. L’area, degradata e sporca, è percorsa da individui che insozzano gli arredi, il verde, i giochi dei bimbi, bivaccano e abbandonano rifiuti. Amiat è intervenuta, su richiesta dei residenti, per ripristinare condizioni di pulizia accettabili, che sono però, poi, impossibili da mantenere. Inoltre, in una zona dove i posti auto scarseggiano, una tale quantità di mezzi ingombranti e fissi ostacola ulteriormente il transito e la possibilità, per i residenti, di posteggiare. Per la Giunta va tutto bene? Come intendiamo difendere i diritti dei residenti? E i diritti dei bambini che dormono all’interno di furgoni senza possibilità di accedere alle più elementari condizioni di igiene e che trascorrono le loro giornate recuperando abiti usati dai cassonetti? I Servizi Sociali hanno preso in carico la situazione? Ci aspettiamo risposte puntuali e convincenti. Il giardino deve essere restituito alla cittadinanza.

Servizio comunale di trasporto per persone con disabilità, nuova gara entro maggio: buona notizia

Ora i tempi siano rispettati: ci auguriamo che il nuovo anno scolastico inizi con i nuovi player già attivi. Appena discussa in Consiglio Comunale la mia più recente interpellanza sul tema: la Giunta ha finalmente capito che a certe cifre lavorare non è possibile, ci auguriamo ora che gli importi previsti permettano una congrua qualità del servizio e la tutela della dignità dei lavoratori.
  
Apprendiamo dalla Giunta che la nuova gara per l’assegnazione del servizio di trasporto per persone con disabilità, con relativi servizi, uscirà a maggio: una buona notizia. Ci auguriamo e ci assicureremo che la data sia confermata nei fatti. Manterremo alta l’attenzione: accelerare i tempi è fondamentale, anche per non andare in proroga con l’attuale ditta. Ci auguriamo che il nuovo anno scolastico possa iniziare già con la piena operatività dei nuovi player. Finalmente anche l’Amministrazione si è resa conto che lavorare a certe cifre è impossibile: noi lo diciamo, come Moderati, da tempo. Nella nuova gara, di durata quinquennale, saranno aumentate la base d’asta e le tariffe orarie. Il servizio di gestione amministrativa sarà affidato, in house, a 5T. Ci auguriamo che i nuovi criteri e le nuove cifre siano compatibili con la dignità del lavoro dei dipendenti e con la qualità del servizio per gli utenti e per le loro famiglie. Auspichiamo che più player e consorzi possano lavorare per i nostri ragazzi con disabilità. Dopo anni di continua e grave emergenza il cambio di pagina e di passo deve essere definitivo.