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Tag: Comune di Torino

Servizio Trasporto Persone con Disabilità, il Comune si metta subito al lavoro

Sei lotti su nove andati deserti:è fondamentale arrivare a settembre con tutti i servizi coperti.

Gara per l’affidamento del Servizio di Trasporto per Persone con Disabilità: che 6 lotti su 9 siano andati deserti è un fatto che ci preoccupa profondamente e che dà la misura di quanto gli anni di disastrosa gestione Tundo abbiamo lasciato terra bruciata, con grave danno per la concorrenza e dunque, in ultima analisi, per utenti e famiglie. Restano non coperti i seguenti lotti: servizio taxi, minibus per adulti, trasporto studenti non deambulanti di elementari e superiori, trasporto studenti deambulanti iscritti alle medie, alunni che frequentano scuole in collina. Ci aspettiamo che il Comune non perda neanche un minuto e si attivi immediatamente prendendo tempestivamente tutte le contromisure del caso. Ci auguriamo che dal lavoro del Comune arrivi presto un segnale di speranza. Seguiremo da vicino l’iter finalizzato all’assegnazione dei lotti: non possiamo permetterci di arrivare a settembre senza tutti i lotti assegnati. Questa è una condizione per iniziare finalmente una nuova stagione tornando a garantire alle persone con disabilità e alle loro famiglie un servizio finalmente degno di questo nome per affidabilità ed efficienza.

Municipale, le nuove assunzioni under 32 non ostacolino le progressioni verticali degli attuali dipendenti

Negli ultimi 15 anni non ci sono stati né concorsi interni né selezioni dedicate agli Agenti assunti per il passaggio da categoria C a D: se la notizia comunicata dall’Amministrazione delle nuove assunzioni di giovani è di per sé ottima, ci auguriamo che si torni presto a offrire una possibilità anche alle categorie C attualmente in organico. Non è solo una questione di equità: è prima di tutto una questione di valorizzazione del bagaglio di esperienza e professionalità acquisite all’interno del Corpo, a vantaggio della sicurezza cittadina. Domani, con un’interpellanza in  Consiglio Comunale, le mie domande sul tema alla Giunta.

Polizia Municipale di Torino, dal 2006 nessun concorso per la progressione verticale dei dipendenti da categoria C a D: ci auguriamo che nuove opportunità, da questo punto di vista, si possano presto offrire nuovamente ai dipendenti che, da anni, mettono a disposizione la propria professionalità e la propria dedizione per il bene di tutti. Il bagaglio di professionalità ed esperienze acquisite in tutti questi anni deve essere valorizzato al meglio, per il bene del Corpo e della stessa Torino. Vorremmo inoltre avere rassicurazioni, e le chiederemo domani in Sala Rossa alla Giunta con un’interpellanza, sul fatto che le nuove assunzioni di under 32 programmate dalla Giunta e copiosamente promosse anche a livello mediatico, di per sé ottima notizia, non diventino un pretesto o una ragione per negare ancora ai molti dipendenti laureati attualmente inquadrati in categoria C la possibilità di una progressione verticale: l’ultima selezione/concorso interno per progressione verticale da categoria C a D parrebbe risalire al 2006.

Un bando per l’assunzione di 50 agenti con un contratto di 12 mesi è stato pubblicato nel 2018 e la graduatoria definitiva è stata pubblicata il 27 febbraio 2019. Con lo “scorrimento” della graduatoria degli idonei, l’Amministrazione ha assunto ulteriore personale fino ad arrivare, a oggi, a un totale di 90 assunti. La graduatoria scadrà il 24 febbraio 2022: domani mi aspetto risposte puntuali anche sul numero esatto dei candidati risultati idonei e attualmente in graduatoria per i 50 posti di Agente di Polizia Municipale, su quante siano le risorse a oggi assunte e quante si preveda di assumerne entro il 24 febbraio prossimo e quando sarà bandito il prossimo bando per la progressione verticale da categoria C a D per i dipendenti laureati attualmente inquadrati in categoria C.

Chiederò infine se l’Amministrazione preveda di essere in grado di sostenere l’onere finanziario per la stabilizzazione di tutto il personale assunto o in fase di assunzione tramite contratto di formazione e lavoro.

Esenzione COSAP per le farmacie: subito, al 100% e senza distinzioni tra gazebo per i vaccini e gazebo per i tamponi

Ribadisco le mie richieste alla Giunta Comunale: riconosciamo così il valore del servizio e del ruolo svolto dai farmacisti, in prima linea in tutti questi mesi, e il loro aver voluto accettare un accordo con la Regione Piemonte per il calmieramento dei prezzi dei tamponi. La mia mozione sul tema degli sgravi è stata oggetto, questa mattina, di una Commissione in Consiglio. Una delibera di Giunta prevede la gratuità per le sole strutture destinate ai vaccini: ma il tracciamento dei contatti è ancora uno strumento strategico nel contrasto al Covid e non c’è ragione per trattare diversamente i gazebo a questa funzione destinati.

Chiediamo per le farmacie torinesi il totale sgravio della COSAP. Anche così possiamo riconoscere la funzione pubblica imprescindibile che i nostri farmacisti hanno svolto e stanno svolgendo durante questi sedici mesi di emergenza. Non avrebbero dunque senso distinzioni tra gazebo predisposti per i tamponi e gazebo destinati ai vaccini. La mia mozione sul tema degli sgravi è stata oggetto della Commissione di poco fa in Consiglio Comunale: tralasciamo le affermazioni di alcuni esponenti della Maggioranza, che hanno creduto di dover fare i conti in tasca alle farmacie torinesi alludendo a fatturati più o meno aumentati durante l’ultimo anno e mezzo. Ci interessa, invece, riconoscere il ruolo che le stesse farmacie stanno svolgendo – insieme a medici di base, ospedali e Volontariato – nel contrasto al COVID.

La Giunta, con una propria delibera, pensa di esentare dalla tassa di occupazione del suolo pubblico i soli gazebo destinati, di fronte alle farmacie cittadine, alle vaccinazioni anti-COVID: non è sufficiente, anche perché è necessario continuare a considerare il tracciamento dei contagi tramite i tamponi una misura strategica essenziale nel contrasto alla pandemia e uno strumento fondamentale, anche alla luce del diffondersi delle nuove varianti, per sventare il rischio di una quarta ondata. Con la mia mozione chiedo alla Giunta di riconoscere il valore pubblico del servizio svolto dalle farmacie a favore dei cittadini. Un accordo della Regione Piemonte con Federfarma e Assofarm ha garantito il calmieramento dei prezzi dei tamponi, ora acquistabili a 25 euro (30 in presenza del medico). Solo per il mancato supporto finanziario della Regione Piemonte, che in questo senso non ha seguito l’esempio di Regioni come Emilia-Romagna e Veneto, i prezzi non sono scesi ulteriormente.

Prima della pandemia le farmacie non hanno mai occupato e pagato suolo pubblico, pertanto anche il “mancato incasso” per la Città, problema citato dalla Giunta, è tale in senso solo molto parziale e senz’altro non rispetto ad annualità precedenti. Le mancate entrate nelle casse della Città sarebbero pari a circa 600mila euro nell’ipotesi più pessimistica; sono quasi 700 le farmacie attive a Torino.

L’ipotesi di un doppio gazebo, uno per i tamponi e uno per le vaccinazioni, davanti a ogni farmacia è contraria a ogni concetto di efficienza: prima di moltiplicare il numero di gazebo sulle strade cittadine, dovremmo valutare la possibilità di utilizzare gli stessi gazebo, in diverse fasce orarie, per le due funzioni. E questo non solo, naturalmente, per evitare di perdere ulteriori posti auto.

Continuiamo a sostenere con forza l’opportunità di garantire la gratuità COSAP (o un credito tributario equivalente per le future annualità nel caso di canoni già richiesti e versati) ai farmacisti torinesi, alla luce della disponibilità da questi ultimi sempre dimostrata.

Resta a nostro giudizio una grave mancanza, da parte della Regione, non aver previsto risorse e non aver immaginato un fondo per i Comuni che hanno sostenuto economicamente il commercio in questi mesi di crisi.

Come impiega la Città la liquidità derivante dalle sanzioni comminate a Tundo per inadempienze e disservizi?

La ditta gestisce il Servizio Trasporto Persone con Disabilità. Domani in Sala Rossa la mia interpellanza sul tema.

Dal 2016 a oggi, la ditta Tundo ha fatto registrare un numero più che considerevole di disservizi, ritardi e inefficienze, sia per quanto riguarda il servizio taxi per persone con disabilità sia per quanto riguarda il servizio di trasporto scolastico per alunni con disabilità. Le parti coinvolte – utenti, famiglie, dipendenti ed ex dipendenti – conoscono bene, per esperienza diretta, le conseguenze di tutto ciò. L’Amministrazione ha, da parte sua, la possibilità, anzi il dovere, di sanzionare con le penali del caso le mancanze della ditta affidataria di un servizio, in questo caso quello relativo al trasporto di persone con disabilità, in capo alla Città stessa. Domani chiederò alla Giunta, con un’interpellanza, il numero totale e gli importi delle sanzioni comminate per inadempienze o inefficienze nel corso del quinquennio di Amministrazione Appendino. Chiederò inoltre se, come più volte richiesto dai Moderati, l’Amministrazione abbia impegnato o creato un capitolo di bilancio della Città di Torino ove accogliere gli importi derivanti dalle sanzioni e donde trarre le risorse per ristorare le famiglie con rimborsi o servizi alternativi. Mi farò riferire, infine, se i versamenti siano corrisposti da parte della ditta o se le quote siano trattenute “alla fonte”, nonché se risultino tutti adempiuti. Esprimo ancora una volta la mia più totale solidarietà alle famiglie penalizzate dai disservizi, ai ragazzi che hanno visto attaccato, in questi anni, il proprio diritto allo studio e ai dipendenti ed ex dipendenti che hanno dovuto aspettare tempi francamente non accettabili per vedersi accreditato il dovuto (stipendi e TFR).

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: ma l’Amministrazione sta promuovendo adeguatamente quest’opportunità?

Lunedì si discute in Sala Rossa la mia interpellanza per chiedere la più ampia ed efficace comunicazione delle innovazioni regolamentari in materia di IMU, nella convinzione che la sola pubblicazione sul sito istituzionale della Città di Torino non sia sufficiente. In particolare, l’opportunità garantita dalla Legge di Bilancio 2019 – che conviene a proprietari, Associazioni, Comune e territorio – dovrebbe essere promossa con forza.

Un’opportunità ignota è un’opportunità che, di fatto, non esiste: per questa ragione, è fondamentale che l’Amministrazione Civica si occupi di promuovere al meglio, tra le altre, le innovazioni contenute nel testo del nuovo Regolamento Comunale in materia di IMU. Lunedì chiederò alla Giunta, con un’interpellanza che sarà discussa probabilmente già lunedì in Consiglio Comunale, come l’Amministrazione abbia promosso e stia promuovendo le nuove possibilità garantite dal Regolamento Comunale n. 393 in materia di IMU. In particolar modo, mi aspetto che la Giunta pubblicizzi l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione di un’Organizzazione di Volontariato. Questa misura conviene a tutti: proprietari, Associazioni (sempre “affamate” di spazi presso i quali portare avanti la propria attività), Comune e territorio, con tanti luoghi abbandonati o non utilizzati che possono tornare a nuova vita. È dunque interesse di tutte le parti in causa che sia promossa in maniera opportuna. Chiederò inoltre secondo quali modalità, canali e strumenti l’Amministrazione intenda, da adesso in poi, fornire la più ampia conoscibilità alle innovazioni regolamentari in materia di IMU per gli Enti non commerciali. La mia proposta di modifica al Regolamento IMU è stata approvata dal Consiglio Comunale lo scorso marzo. Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è stata la prima Città ad avvalersene.