Skip to main content

La Città di Torino vuole far chiudere le scuole paritarie: ormai è evidente. Fism abbandona il tavolo in Commissione paritetica

Oltre cinquemilaseicento bambini, 500 dipendenti e centinaia di famiglie vessate dall’incapacità politica e amministrativa della Giunta Fassino

Un primo taglio retroattivo di oltre 400.000 euro alla convenzione tra scuole paritarie per l’infanzia della FISM, Federazione Italiana Scuole Materne, è stato deciso e realizzato il 31 dicembre 2014, senza informare i gestori delle scuole: l’ultimo giorno dell’anno il contributo di 3.250.000 euro è sceso a 2.880.000 euro. Un nuovo taglio che sembra ammontare a oltre 200.000 euro sempre è previsto per il 2015: dai 3.250.000 della convenzione (come per l’anno 2013) si scende a 3.000.000 di euro: sommando un taglio di 600.000 euro complessivi. A ciò si aggiunga che, per quanto ridotto a 2.878.000 euro, il contributo relativo al 2014 non è stato neanche messo in pagamento in tranche come invece promesso dall’Assessore Passoni più volte durante l’anno, causando così un forte indebitamento delle scuole verso gli istituti di credito e relativi costi in termini di interessi; i dipendenti delle scuole FISM, infine, non stanno ricevendo le tredicesime già spalmate in sei mesi con accordo sindacale dello scorso mese di dicembre.

Continua a leggere

Tra quindici giorni sarà attivo il semaforo tra via Nizza e corso Raffaello

In Sala Rossa l’Assessore Lubatti comunica che l’impianto sarà riattivato entro due settimane ed entro la primavera sarà completato l’adeguamento anche con gli ausili per le persone non vedenti.
Dopo le richieste dei cittadini, la discussione nel Consiglio della Circoscrizione 8, con l’approdo in Consiglio Comunale la questione del semaforo tra via Nizza e corso Raffaello ha trovato, finalmente, una sua definitiva soluzione, con la riaccensione del semaforo e la risistemazione di tutto l’incrocio. Rispondendo alla mia interpellanza in Sala Rossa, l’Assessore Lubatti conferma che l’intervento è prioritario, sia per i flussi di traffico che attualmente insistono sull’incrocio, sia da sud verso nord che da est verso ovest, sia per quelli che sono previsti in funzione della riqualificazione della zona dello Scalo Vallino.

Continua a leggere

Nel giorno della commemorazione di Carpanini, lo stato del “suo” ponte è un’onta per la Città

Degrado, sudiciume, immondizia, graffiti: il ponte sulla Dora davanti all’Arsenale della Pace è in condizioni indecorose, ma la risposta della Città è “non ci possiamo fare niente”. Un’ulteriore dimostrazione di impotenza di una Giunta che non riesce a garantire la tutela di intere aree: tanto varrebbe chiuderle

Sudiciume, immondizia, schiamazzi e le gradinate che corrono lungo il ponte, trasversali al fiume, imbrattate con scritte e graffiti. E’ questo lo stato in cui versa il ponte intitolato a Domenico Carpanini, una struttura di recente costruzione che collega piazza Borgo Dora, dove si trova il Sermig, con lungo Dora Napoli: un luogo ideale per la sosta dei turisti, per il riposo delle famiglie durante il Balon e il Gran Balon, sottratto all’uso della Città per l’indecenza delle condizioni in cui versa. Per una particolare ironia del destino, nel giorno della commemorazione del Presidente del Consiglio Comunale, personaggio indimenticabile nella storia di Torino e nel cuore dei suoi cittadini, si discute in Sala Rossa la mia interpellanza sul ponte a lui dedicato. E la risposta della Città, per bocca, dell’Assessore Lavolta, alle richieste dei torinesi, di ripulire il ponte e di abbattere le gradinate, utilizzate solo da spostati e malviventi, è di quelle che fanno cadere le braccia: per togliere i graffiti, in sintesi, non ci sono risorse economiche sufficienti, per togliere la sporcizia bastano i tre passaggi settimanali di AMIAT, per le gradinate non c’è possibilità di modifica strutturale.

Continua a leggere

Via Germagnano: la situazione del canile Enpa è drammatica, ma tanto per cambiare la Città è impotente

A nulla valgono le denunce e le richieste di aiuto: la situazione dei Volontari del canile è insostenibile, ma in Sala Rossa è evidente l’impotenza di una maggioranza che non riesce più a gestire le problematiche della Città. Il Comune sospenda l’affitto sul terreno della Città utilizzato dall’Enpa fino alla compensazione delle maxibollette dovute ai danneggiamenti sulle tubature e gli impianti del canile.

Oggi in Sala Rossa l’Assessore Tedesco, rispondendo a una mia interpellanza sulla questione del canile di via Germagnano, ha snocciolato i soliti dati, sei unità presenti tutti i giorni a tutela di chi sta nell’area, il controllo dei fumi dei roghi che non hanno evidenziato sostanze nocive, le verifiche sulle costruzioni abusive e così via. Per l’Assessore è tutto sotto controllo, come se i roghi fossero fastidiosi o contrari non solo alle regole della convivenza civile, ma anche alle norme, solo nel caso in cui contengano sostanze pericolose per la salute. Forse l’Assessore e la Giunta non si rendono conto di che cosa vuol dire vivere in presenza dei roghi: non si può stendere sul balcone, non si possono aprire le finestre, dare aria alla casa, stare in giardino per chi ce l’ha, sfruttare balconi e terrazzi.

Continua a leggere

Referendum cittadini: la maggioranza ha paura dell’opinione dei torinesi

Bocciate le consultazioni sul road pricing, sul consumo di suolo e sui campi rom: questa maggioranza ha paura dell’opinione e del voto dei cittadini, del giudizio su un’amministrazione che ha molte lacune. Quando non c’è il voto organizzato, per la sinistra è meglio non dare la parola ai torinesi

Il Consiglio Comunale convocato questa mattina per deliberare sui referendum comunali, sul road pricing, sul consumo di suolo e sui campi nomadi, li ha inesorabilmente bocciati. Tre argomenti di grande importanza per la Città, su cui è giusto dare ai torinesi la parola. Ma la maggioranza ha scelto di bocciarli, dimostrando ancora una volta che, quando non è organizzato in una consultazione elettorale, il voto dei cittadini fa paura alla sinistra. Anche al di là dell’effettivo contenuto dei quesiti e dei temi in essi proposti, la libera espressione da parte delle persone, evidentemente, che è per noi della minoranza, in particolare del centro, un doveroso atto di riconoscimento della sovranità degli elettori, è per la maggioranza uno spauracchio di un giudizio sull’operato dell’amministrazione. Un operato che, com’è sotto gli occhi di tutti, denota gravi lacune in molti ambiti, dalla scuola alla sicurezza, dalla viabilità alla gestione della cosa pubblica, centri d’incontro e partecipate in primis.