Skip to main content

INTERPELLANZA – CONTRASSEGNO EUROPEO E PERMESSI SOSTA ZONE BLU PER DISABILI: LE STRANE RICHIESTE DELL’AMMINISTRAZIONE

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il “Contrassegno o Permesso invalidi” consiste in un’autorizzazione rilasciata dalla Città di Torino ai sensi dell’articolo 381 del D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 e s.m.i.;

–        il D.P.R. n. 151 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2012, recante modifiche al D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 e concernente il Regolamento di esecuzione del Codice della Strada in materia di strutture, contrassegni e segnaletica, per facilitare la mobilità delle persone in condizioni di disabilità, ha previsto l’entrata in vigore dal 15 settembre 2012 del nuovo contrassegno di sosta per disabili e l’adeguamento di tutti i permessi entro tre anni dall’entrata in vigore del Decreto. A partire quindi da tale data, questo nuovo contrassegno (conforme al Modello previsto con Raccomandazione del Consiglio dei Ministri europei del 4 giugno 1998) vale in tutti i paesi membri dell’Unione Europea, e fa riferimento al simbolo internazionale di accessibilità;

–        l’Amministrazione Comunale dovrebbe salvaguardare i diritti delle persone con disabilità e facilitare la “vita burocratica” delle famiglie, che già vivono situazioni più o meno complesse;

RILEVATO CHE

–        la Città di Torino, con deliberazione della Giunta Comunale del 4 giugno 2003 (mecc. 2003 03663/006) ha approvato l’istituzione del permesso gratuito per disabili per tutte le sottozone di sosta a pagamento della Città.

“Hanno diritto al rilascio dell’attestato le seguenti categorie di persone fisiche in possesso del permesso H con validità di almeno 5 anni:

persone disabili munite di patente

persone disabili NON abilitate alla guida

persone disabili minorenni

persone disabili incapaci.

Consente la sosta nella zona a pagamento senza limiti di orario.

L’attestato ha validità annuale e il rilascio è gratuito.

La richiesta deve essere presentata personalmente dalla persona disabile”.

http://www.comune.torino.it/pass/informadisabile/permesso-di-sosta-gratuito-nelle-sottozone-a-pagamento-strisce-blu/ ;

–        i destinatari del permesso sosta zone blu sono gli stessi ai quali è già stato assegnato contrassegno CUDE con tutte le procedure previste dal D.P.R. n. 151/2012 compresa la presenza del titolare per la firma sul documento come riportato sul sito del Comune di Torino “ATTENZIONE il D.P.R. n. 151/2012 prevede espressamente sul retro la firma del disabile richiedente PERTANTO NON E’ POSSIBILE PROCEDERE AL RILASCIO DEL CONTRASSEGNO PER DELEGA. Per i richiedenti impossibilitati a firmare la normativa stablisce che un cittadino è nella condizione di “impossibilità alla firma” solo per motivi relativi ad impedimenti fisici o di analfabetismo (sono esclusi, quindi, i casi di incapacità di intendere e volere, per i quali la sottoscrizione va fatta da chi esercita la patria potestà o la tutela)”;

CONSIDERATO CHE

–        i requisiti per ottenere il permesso annuale per la sosta e il parcheggio nelle zone a pagamento identificate strisce blu sono gli stessi per ottenere il rilascio del CUDE (tra cui la fondamentale presenza e firma del titolare);

–        un’ulteriore richiesta di firma e presenza della persona con disabilità per il rilascio e il rinnovo annuale ha generato e genera degli oggettivi disagi nei casi in cui si tratti di persone incapaci di intendere e volere o persone affette da pluridisabilità o disabilità complesse;

–        l’attuale regolamentazione riguardante i permessi di sosta e parcheggio in zone a pagamento è sancita dalla deliberazione della Giunta Comunale del 4 giugno 2003 (mecc. 2003 03663/006) che è antecedente al D.P.R. 151/2012 riferito al CUDE (D.P.R. n. 151/2012);

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione sopra descritta;

2)      se la Giunta intenda adeguare ed aggiornare il contenuto della deliberazione Comunale del 4 giugno 2003 (mecc. 2003 03663/006), a quanto già previsto dal D.P.R. 151/2012 riferito al CUDE e che estenda la validità di tale contrassegno anche alle zone di parcheggio (strisce blu) del territorio cittadino senza gravare ulteriormente con eccessivi e ripetitivi atti burocratici la condizione dei richiedenti.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – MISTERIOSA ATTIVITÀ IN UN CONTAINER IN VIA SCOTELLARO

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        i cittadini vivono ormai da diversi anni situazioni insostenibili, legate ai roghi (con relativi fumi tossici) provenienti dal campo rom di via Germagnano;

–        nella zona circostante al suddetto campo rom si riscontrano ulteriori problematiche tra cui diffuso degrado e furti particolarmente frequenti all’interno delle abitazioni;

–        il 16 settembre 2016 il PM Andrea Padalino ha chiesto e ottenuto dal GIP un provvedimento di sequestro preventivo relativamente all’area di via Germagnano, dove si sono trasferite alcune famiglie rom, accanto al deposito dell’Amiat e non lontano dal fiume Stura;

–        le analisi dell’Arpa sui terreni dove vengono costantemente appiccati incendi per bruciare rifiuti e stoccati materiali nocivi ha rilevato presenza di piombo, zinco, idrocarburi e stagno in quantità di molto superiori ai limiti consentiti;

–        il giudice La Rosa, che ha ordinato lo sgombero del campo nomadi di via Germagnano, parla esplicitamente di rischio ambientale;

RILEVATO CHE

–        sono state numerose le segnalazioni e le relative richieste di approfondimento, nell’ultimo periodo, che indicano la presenza di un container che sosta nei pressi delle abitazioni e che è spesso oggetto di operazioni di carico/scarico merci di vario genere;

–        le segnalazioni di cui al punto precedente sono state inviate al Comando dei Vigili Urbani;

CONSIDERATO

che i cittadini sono esasperati dalla situazione descritta in narrativa e chiedono di non essere abbandonati dalle istituzioni;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione sopra descritta;

2) quale riscontro abbia dato l’Amministrazione ai cittadini che chiedevano conto della presenza del container in zona residenziale;

3) se sia stato riscontrato qualche tipo di attività illecita;

4) quali misure si intendano mettere in atto per porre rimedio alla situazione descritta in narrativa.

 

F.to  Silvio Magliano

Strade-groviera dopo i lavori per il posizionamento della fibra ottica

Passano ben più dei canonici 60 giorni prima che gli interventi “provvisori” di copertura (di qualità insoddisfacente e spesso non in asse rispetto al resto dell’asfalto) siano a loro volta sostituiti dagli interventi “definitivi” dopo i lavori di scavo e collocazione dei cavi. Chi ne fa le spese? Automobilisti e pedoni (disabili e anziani per primi). Il rischio? Che alla fine sia il Comune a dover intervenire. A proprie spese.

Continua a leggere

INTERPELLANZA – VIA CECCHI E ALTRE VIE DELLA ZONA AURORA, QUALI STANDARD DI QUALITÀ PER GLI SCAVI PER IL POSIZIONAMENTO DELLA FIBRA OTTICA E DELLA BANDA LARGA?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        con l’interpellanza numero (mecc. 2017 00174/002) si esponevano alcune criticità all’interno del quartiere Aurora;

–        a seguito di un sopralluogo dello scrivente in data 14 gennaio 2017 sono state rilevate problematiche rispetto allo stato dell’asfalto in via Cecchi (problema comune a tutta la zona Aurora);

–        in accordo con il Comune di Torino, Metroweb sta realizzando una rete di telecomunicazioni in fibra ottica a banda ultra larga nella città di Torino (ordinanza n. 2017-80232);

RILEVATO CHE

–        in molti casi l’asfalto, dopo i lavori per il collocamento dei cavi e per la fibra ottica e la chiusura dei relativi scavi, è stato steso in maniera palesemente approssimativa e frettolosa;

–        evidenti sono, su via Cecchi e in altre vie del quartiere, i segni – sulle carreggiate, sui marciapiedi e sugli attraversamenti pedonali – del fatto che si sono utilizzate diverse e non compatibili tipologie di asfalto;

–        conseguenza dell’esecuzione frettolosa dei lavori è la formazione di dossi, avvallamenti, buche e cunette sulla superficie stradale, sui marciapiedi e sugli attraversamenti;

CONSIDERATO CHE

–        dossi, avvallamenti, buche e cunette non costituiscono soltanto un problema estetico, ma soprattutto un problema di sicurezza per automobilisti e pedoni;

–        lavori fatti al risparmio portano con sé il rischio di ulteriori spese, dal momento che spesso è necessario intervenire successivamente dopo il primo e non risolutivo intervento;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione descritta in narrativa;

2)      quali siano stati i criteri adottati durante la fase di copertura dell’asfalto a chiusura degli scavi per il posizionamento della fibra ottica in zona Aurora;

3)      con quale criterio siano stati svolti i lavori, quale materiale sia stato impiegato;

4)      se sia prevista un’azione di monitoraggio sia durante lo svolgimento dei lavori sia dopo la loro conclusione, per verificare che siano rispettati gli standard di qualità;

5)      in che modo intenda intervenire la Giunta al fine di migliorare la situazione creatasi.

 

F.to  Silvio Magliano