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Dilettanti, e battelli, allo sbaraglio

Valentino incagliato contro il ponte della Gran Madre, Valentina ribaltata e trascinata a valle fino a San Mauro: grave il danno economico e incalcolabile quello d’immagine, per la nostra turistica Torino. L’allerta era massima da ore e la piena del Po era stata abbondantemente prevista: quali misure sono state prese? Ci sono responsabilità individuali? Presenterò a questo proposito una richiesta di comunicazioni urgenti al Sindaco Appendino.

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Suk a rotazione? Un’idea priva di senso

Spostare il mercatino del libero scambio, a rotazione, nei vari quartieri della città, come vorrebbe la Giunta, è peggio che una soluzione tampone: è una proposta assurda. Ancora peggio la scelta del Ponte Mosca come prossima ubicazione. Sono curioso di vedere, a questo punto, quali siano le collocazioni identificate per i prossimi due anni.

Mi oppongo drasticamente alla proposta dell’Assessore Giusta di collocare il mercato del libero scambio in una diversa zona della città ogni sei mesi. È una soluzione improvvisata, che nel tentativo di tamponare una situazione spinosa aggiunge in realtà problemi a problemi. Se possibile ancora peggiore è la scelta della prima ubicazione, quel Ponte Mosca che – tra prossimità al Balon, vicinanza a condomini e caseggiati, scarsità di posti auto, mancanza di pavimentazione dell’area prescelta e non irrilevanti tensioni sociali nel quartiere – è davvero la peggiore possibile.

I residenti della zona non hanno fatto in tempo a gioire per la scelta della Lavazza di collocare il proprio centro direzionale nell’isolato compreso tra via Bologna, largo Brescia, corso Palermo e via Ancona o a notare gli effetti positivi della presenza dello Iaad in via Pisa che già si ritrovano sotto casa questa nuova, ingestibile grana. Ma evidentemente è questo l’approccio  di questa Amministrazione nei confronti delle imprese e delle realtà che investono e riqualificano il territorio. Anche sul fatto che la Città Metropolitana abbia dato il via libera all’operazione ho qualche dubbio: non mi risulta infatti, da Consigliere, che il tema sia mai passato in Consiglio.

A questo punto, mi aspetto di vedere in tempi brevi un programma dettagliato dei quartieri scelti da qui a due anni per ospitare il mercatino del libero scambio. Con relative motivazioni strategiche. Non posso immaginare, infatti, che queste scelte non siano ancora state fatte.

Parco Sempione, Vigili anche di sera

Entro fine mese, inoltre, saranno collocati i cartelli di divieto, misura contro l’accensione di falò. In futuro, forse, telecamere di sicurezza.

In seguito alla mia interpellanza in merito, la Municipale ha confermato la disponibilità a effettuare controlli anche serali nell’area verde tra via Brenta e via Fossata. Parco Sempione sarà dotato, entro fine mese, di cartelli che vietano di accendere fuochi e altri comportamenti non corretti. Il prossimo anno, con i nuovi fondi, si valuterà la possibilità di collocare anche di telecamere di controllo.

Questo è un quartiere del quale da tanto tempo mi sto occupando. Ora mi pare davvero che, su questa porzione di città, si stiano facendo dei passi avanti in termini, se non altro, di attenzione. Ma i problemi non sono finiti. Diversi stabili nel quartiere per esempio non sono, ancora, agganciati alla rete al metano e alla rete fognaria. Inoltre, permangono i disagi connessi al Passante. Presto sarà calendarizzato un sopralluogo in zona con i membri della Commissione.

INTERPELLANZA – Ancora disagi all’interno del parco Sempione e sulle vie Fossata e Brenta

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

  • molte sono le segnalazioni, da parte dei residenti, in merito al degrado dell’area verde di parco Sempione e delle vie Fossata e Brenta;
  • già con l’interpellanza n. 2016 04401/002 presentata in data 3 ottobre 2016 si affrontava il tema del disagio vissuto dai residenti di una zona gravata da un generale stato di degrado, tra prostituzione, sporcizia e tutte le conseguenze del pic-nic selvaggio;

RILEVATO CHE

  • nonostante l’arrivo dell’autunno l’area verde continua a essere frequentata da decine di persone (i cosiddetti “merendoros”) che accendono falò e organizzano grigliate all’aperto;
  • su tutta la superficie del parco restano, dopo ognuno di questi pic-nic improvvisati, rifiuti di ogni tipo, sporcizia e i resti dei fuochi;
  • si segnala la presenza di prostitute e di tossicodipendenti;
  • sul prato si accumulano i resti degli incontri delle prostitute con i loro clienti (centinaia di preservativi di colore rosso) e le siringhe utilizzate da coloro che, nel parco, si iniettano la dose;

CONSIDERATO CHE

  • i cittadini residenti hanno in più occasioni espresso il loro disappunto per il fatto di sentirsi completamente abbandonati a sé stessi;
  • è dovere dell’Amministrazione Civica difendere il diritto dei cittadini di fruire in sicurezza e senza disagi del territorio di propria residenza;
  • alcuni cittadini hanno cercato autonomamente di tutelarsi installando, ad esempio, dei faretti per dissuadere i malintenzionati dal sostare nel giardino;
  • tutti i problemi descritti in narrativa sono stati personalmente riscontrati dal sottoscritto nel corso di numerosi sopralluoghi in zona (l’ultimo in data 16 ottobre 2016);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia a conoscenza di tutte le problematiche descritte in narrativa;
  2. quali misure intenda mettere in atto la Giunta al fine di porre rimedio alla situazione descritta in narrativa;
  3. se sia possibile effettuare dei controlli, anche serali, all’interno del parco;
  4. se sia ipotizzabile l’installazione di telecamere all’interno del parco e nelle vie adiacenti.