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INTERPELLANZA – Galleria Umberto I: costi privati, pubblici benefici

PREMESSO CHE

  • la Galleria Umberto I è una struttura storica ubicata nell’area di Porta Palazzo;
  • terminata nel 1889, essa si sviluppa su una pianta cruciforme sfruttando i volumi che un tempo costituivano le corsie dell’ospedale (dal 1575 al 1887 fu la prima sede dell’Ospedale Maggiore dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, divenendo il primo nosocomio della Città);
  • la Galleria collega la retrostante via della Basilica con piazza della Repubblica e il suo storico mercato;
  • al suo interno si può ammirare la pregevole copertura in vetro e metallo nonché la storica farmacia dell’Ordine Mauriziano;
  • lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 1° dicembre u.s.;

RILEVATO  CHE

  • la Galleria venne inaugurata nel 1890 e da allora ospita numerose attività commerciali;
  • i titolari delle attività si fanno carico quotidianamente dell’apertura e della chiusura dei cancelli di accesso e della pulizia delle parti comuni, in tal modo rendendo la Galleria di gradevole e libera fruizione per la cittadinanza e per quanti vogliano godere di questo scorcio di Città ricco di storia e di cultura;

CONSIDERATO CHE

  • nonostante sia da evidenziare la rilevante capacità imprenditoriale e la qualità dei beni e dei servizi offerti dagli esercizi commerciali presenti, la Galleria Umberto I sta attraversando un periodo di forte difficoltà conseguente alla crisi economica e alle ben note asperità cui il commercio di vicinato deve fare fronte in questa fase storico-economica;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia la natura (o destinazione d’uso) del suolo della Galleria Umberto I;
  2. se negli ultimi 5 anni siano intervenuti atti che abbiano modificato la destinazione e la natura della Galleria;
  3. se, in conseguenza della eventualità narrata al punto precedente, la Città abbia introdotto o aumentato il canone per l’occupazione del suolo pubblico (ad esempio per i dehors);
  4. se nell’anno in corso l’Amministrazione abbia aumentato la pressione tributaria in capo agli esercizi commerciali della Galleria facendo leva sui tributi di propria competenza e se tale intenzione, nel caso in cui non sia già stata realizzata, sia programmata per i prossimi anni;
  5. se l’Amministrazione intenda prevedere forme di sostegno economico per le realtà commerciali presenti nella Galleria;
  6. se l’Amministrazione abbia in previsione di attribuire a propri dipendenti la competenza per la chiusura notturna dei cancelli di ingresso della Galleria e la conseguente riapertura mattutina, facendosi carico di un onere che attualmente è svolto dai privati;
  7. quanti siano i passaggi settimanali di AMIAT sia per lo spazzamento sia per il lavaggio della Galleria e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarne la frequenza;
  8. quanti siano stati i passaggi delle pattuglie della Polizia Municipale nella Galleria negli ultimi 6 mesi, se esistano precisi ordini di servizio per il pattugliamento della Galleria o se essa sia tra le zone inserite a brogliaccio per il quotidiano controllo da parte del Reparto territorialmente competente.

Silvio Magliano

Dimissioni dei Revisori a causa delle “pressioni ricevute”: Appendino riferisca in Consiglio Comunale già lunedì

Un rapporto iniziato male e finito peggio. Una situazione di una gravità inaudita. Mi aspetto che la Città prenda posizione anche a proposito delle ragioni addotte dai Revisori, che parlano di “pressioni ricevute”, e che la Sindaca intervenga in Aula, a questo proposito, già nella seduta di lunedì prossimo. Esprimo tutta la mia preoccupazione per una situazione di gravità assoluta per Torino e per i torinesi. Di queste dimissioni, gli unici a rallegrarsi sono proprio i Cinque Stelle.

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Sul futuro del suk l’Amministrazione gioca a rimpiattino

L’Assessore Giusta riferisca immediatamente ai Capigruppo che cosa pensa dell’ipotesi di trasferire il Barattolo alle Vallette e, in generale, quali sono le sue proposte e quali i suoi progetti. Fra cinquanta giorni scade la convenzione con ViviBalon: è ora di smettere di nascondersi e di affrontare la questione nelle opportune sedi politiche. È grave apprendere da fonti stampa le ipotesi relative all’evolversi della situazione del libero scambio.

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Il Consiglio Comunale affronti il tema del racket del “caro estinto”

Alla luce della recente apertura di un’inchiesta, da parte della Procura, sulla compravendita di salme nei nostri ospedali, tornerò a chiedere alla Presidente della Commissione Legalità di calendarizzare una seduta per discutere di questa piaga. Le mie richieste in questo senso non sono state prese in considerazione, finora, dai Cinque Stelle. Spero che le cose cambino: compito dell’Amministrazione è mantenere alta l’attenzione su questi temi. È gravissimo che qualcuno ancora lucri sul dolore delle persone.

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