Il Consiglio Comunale affronti il tema del racket del “caro estinto”
Alla luce della recente apertura di un’inchiesta, da parte della Procura, sulla compravendita di salme nei nostri ospedali, tornerò a chiedere alla Presidente della Commissione Legalità di calendarizzare una seduta per discutere di questa piaga. Le mie richieste in questo senso non sono state prese in considerazione, finora, dai Cinque Stelle. Spero che le cose cambino: compito dell’Amministrazione è mantenere alta l’attenzione su questi temi. È gravissimo che qualcuno ancora lucri sul dolore delle persone.
Ho più volte suggerito alla Presidente (Cinque Stelle) della Commissione Legalità, Commissione Permanente del Consiglio Comunale di Torino della quale mi onoro di fare parte, di mettere all’ordine del giorno una o più sedute sul tema del racket del “caro estinto”: senza risultato. Risale a diciassette anni fa la prima esplosione dello scandalo, che coinvolse imprese di pompe funebri e infermieri ospedalieri addetti alle camere mortuarie. Oggi è stata aperta dalla Procura una nuova inchiesta sulla compravendita di salme negli ospedali torinesi. Episodi di questo tipo succedono anche quando la politica non ne parla. Il compito dell’Amministrazione Civica è appunto mantenere alta l’attenzione su questo tipo di fenomeni. Ma le mie richieste a riguardo non sono mai state prese seriamente in considerazione dai Cinque Stelle. Le cui priorità, evidentemente, sono sempre altre. A questo punto ribadirò alla Presidente la mia richiesta: sperando di essere ascoltato, questa volta. Questa maniera di lucrare sul dolore delle persone non è più tollerabile.