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INTERPELLANZA – ORDINE DI ARRIVO PER IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DI CORSO UMBRIA/PARCO DORA: PRIMO IL DEGRADO, SECONDA LA SPORCIZIA, TERZO L’ABBANDONO, IN ULTIMA POSIZIONE MEDAGLIA DI LEGNO PER L’ATTENZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

–        l’area di corso Umbria/Parco Dora negli ultimi anni è stata oggetto e protagonista di un percorso di forte riqualificazione seguente alla chiusura dello stabilimento Michelin e su impulso delle precedenti Amministrazioni con l’obiettivo di risistemare l’area per restituirla alla città e alla fruizione dei cittadini;

–        purtroppo, nonostante tale percorso sia iniziato da tempo, l’attuale situazione non ha le caratteristiche di un progetto compiuto e completo;

–        in merito alla stato di corso Umbria e dintorni lo scrivente ha presentato un’interpellanza in data 27 gennaio 2017 (mecc. 2017 00305/002) discussa nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 13 febbraio 2017;

–        per accertare quanto descritto nel presente atto lo scrivente ha effettuato un nuovo sopralluogo, accompagnato da un gruppo di cittadini, in data 15 novembre 2017;

RILEVATO CHE

–        il basso fabbricato situato tra corso Umbria (fronte civico 54), via Defendente Ferrari e la palazzina occupata dalla Polizia Municipale è recintato con rete metallica e telo plastificato di colore arancione, ha l’ingresso posteriore murato con mattoni a vista e presenta evidenti segni di degrado e abbandono;

–        secondo quanto riferito dai cittadini presenti, risulterebbe che ultimamente siano stati svolti interventi sul tetto, ma non si sa per quale fine;

–        sul portone d’ingresso è affissa una targhetta della ditta “ICUN” ed è incollato il volantino del progetto “CO CITY OPEN DAYS” che prevedeva un incontro in corso Umbria 54-55 in data 20 giugno 2017;

–        l’ampia area alle spalle di tale basso fabbricato e degli edifici occupati da Polizia Municipale e Carabinieri è recintata ed è in evidente stato di degrado;

–        erbacce e arbusti sono cresciuti senza manutenzione, inoltre sono presenti rifiuti di ogni genere e dimensione e, stando a quanto riferito dai residenti, potrebbero essere accatastati anche elementi in amianto;

–        il problema dell’area ovviamente non viene segnalato per una questione meramente “estetica”, quanto piuttosto per una rilevante connotazione sotto il profilo della salubrità e dell’igiene pubblica;

–        in prossimità dell’intersezione tra corso Umbria e via Defendente Ferrari sono stati rimossi alcuni paletti dissuasori di sosta e ciò consente alle auto di parcheggiare;

–        la porzione di terreno adiacente al parcheggio riservato alla Polizia Municipale – collocata in prossimità della rotatoria in cui confluiscono corso Umbria e via Treviso – ha un manto erboso con evidenti segni di criticità e su cui sono adagiati molti rifiuti e numerose deiezioni canine;

CONSIDERATO

che da troppo tempo i cittadini attendono un intervento risolutivo dell’Amministrazione che possa portare a compimento il percorso di riqualificazione dell’area;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia un progetto e tempistiche certe sia per il basso fabbricato “ex Michelin” sia per l’ampia area di terreno alle sue spalle;
  2. se, nelle more, l’Amministrazione voglia considerare il suggerimento di effettuare un intervento di pulizia straordinaria e/o di bonifica per tale area;
  3. se l’Amministrazione abbia domandato all’ARPA di intervenire per svolgere un’indagine sullo stato dell’ambiente e del terreno e per ricercare eventuali tracce di amianto;
  4. in caso di risposta affermativa al punto 3, quali esiti l’Amministrazione voglia riferire al Consiglio Comunale;
  5. se l’Amministrazione abbia elaborato progetti riguardanti l’area a seguito dall’incontro con i cittadini del 20 giugno 2017 (CO CITY OPEN DAYS);
  6. se, valutati i disagi che i residenti si vedono costretti a sopportare, l’Amministrazione abbia valutato una riduzione degli importi TARI per l’anno in corso e per l’anno seguente;
  7. se l’Amministrazione abbia un progetto per la piantumazione di nuovi alberi o il rifacimento del manto erboso della porzione di terreno situata in prossimità della rotatoria in cui confluiscono corso Umbria e via Treviso.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – QUALI CRITERI PER LE ASSEGNAZIONI DELLE UNITÀ IMMOBILIARI NEL CONDOMINIO DI PROPRIETÀ COMUNALE IN CORSO LOMBARDIA N. 123 SCALA B AD IMMIGRATI E PROFUGHI?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        su richiesta di alcuni cittadini lo scrivente ha recentemente effettuato un sopralluogo nel condominio in corso Lombardia n. 123 per udire dai residenti quanto avessero da riferire in merito alla situazione dagli stessi lamentata;

–        il fabbricato sede del sopralluogo è di proprietà della Città di Torino, non entra nel novero delle cosiddette case popolari, ma è uno stabile acquistato e gestito dalla Città a seguito del fallimento dell’Istituto Agrario Bonafous;

RILEVATO CHE

–        nel mese di settembre 2015 l’unità immobiliare al quinto piano del civico numero 123 scala B è stata locata alla Fondazione Don Mario Operti, che da sempre si occupa di solidarietà sociale;

–        tale bilocale è stato successivamente assegnato dalla Fondazione a quattro cittadini extracomunitari di età compresa tra i 25 e i 35 anni;

–        come riferito da molti condomini, i nuovi arrivati sono stati accolti con calore e disponibilità da parte di tutti, sino dalla iniziale fase di inserimento ed anche in presenza dei loro tutori;

–        purtroppo i quattro occupanti hanno dimostrato di non rispettare le regole condominiali e del vivere civile causando disturbi e rumori molesti a tutte le ore del dì e della notte;

–        alcuni condomini, esasperati dalla situazione, hanno ripetutamente contattato sia l’Amministratore sia la Fondazione Operti affinché si attivassero per garantire l’osservanza del dettato del regolamento di condominio;

–        taluno si è anche rivolto ad un legale di fiducia affinché sia la Città, in qualità di proprietaria dell’unità immobiliare, sia la Fondazione Operti, in qualità di affittuaria, fossero portate a conoscenza del disagio lamentato dai residenti;

–        in molteplici occasioni i cittadini si sono visti costretti a contattare la centrale operativa delle Forze dell’Ordine affinché intervenissero per placare i continui disturbi;

–        nel corso dell’estate 2016 i quattro occupanti sono stati allontanati e l’unità immobiliare è stata assegnata ad un signore anziano e solo; a breve questo signore dovrà liberare l’immobile, poiché assegnatario di casa popolare, e pertanto esso tornerà nel novero delle unità immobiliari vuote e pertanto da assegnare;

CONSIDERATO CHE

–        la maggior parte, per non dire la totalità, degli inquilini del condominio sito in corso Lombardia n. 123 sono persone anziane, talvolta anche affette da gravi malattie, e donne sole;

–        tutti – italiani, comunitari, stranieri, apolidi, migranti e profughi – hanno il dovere di rispettare la disciplina normativa e regolamentare in tema di convivenza civile e le consuetudini in tema di buona educazione ed osservanza dei buoni rapporti di vicinato;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. secondo quali criteri vengono inseriti nuovi occupanti negli immobili di proprietà della Città;
  2. se, prima di individuare le persone a cui affidare le unità immobiliari, viene esperita una sorta di “valutazione di impatto sociale” per andare a considerare il tessuto in cui si vanno a collocare i nuovi arrivati (in gran parte extracomunitari precedentemente all’ex MOI, ex villaggio olimpico di via Giordano Bruno) nei condomini di proprietà della Città;
  3. se, secondo voci ricorrenti e come da articolo de La Stampa del 3 ottobre ultimo scorso, siano in previsione entro brevissimo termine nuove assegnazioni nelle unità immobiliari vuote del condominio di corso Lombardia n. 123 scala B (quella al piano terreno è già stata individuata in recenti riunioni degli uffici e degli enti competenti);
  4. se l’Amministrazione voglia assumere l’impegno di valutare con attenzione il tessuto sociale entro cui vengono collocati i nuovi arrivati (spesso extracomunitari) affinché il loro inserimento avvenga in maniera armonica rispetto a quanti già risiedono nei condomini di proprietà della Città e non costringa questi ultimi a esercizi di sopportazione oltre la necessaria e fisiologica soglia di umana tollerabilità.

F.to Silvio Magliano

INTERPELLANZA – TRASPARENZA NEL SERVIZIO DI PULIZIA STRADE A SEGUITO DI SINISTRO

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        la mancata o erronea pulizia del manto stradale a seguito di incidenti comporta problematiche sociali, ambientali ed economiche da affrontare con efficienza, precisione e serietà;

–        è necessario risolvere tutte le criticità che inficiano la sicurezza dei cittadini, degli utenti della strada e dell’ambiente, con efficienza e professionalità, per riportare alla normalità il traffico veicolare scongiurando il verificarsi di futuri potenziali incidenti;

–        pertanto, in considerazione della notevole mole di traffico veicolare che quotidianamente occupa le strade cittadine, risulta sempre più importante che, a seguito di sinistro, il manto stradale venga prontamente ripulito con professionalità affinché sia garantito il perfetto ripristino della circolazione senza pregiudicare la sicurezza;

RILEVATO CHE

–        la Città di Torino ha da tempo esternalizzato tale servizio alla ditta Sicurezza & Ambiente spa, di cui è stata disposta l’aggiudicazione definitiva con Determinazione dirigenziale del Corpo di Polizia Municipale n. 9 del 5 febbraio 2016;

–        tra le caratteristiche più rilevanti del servizio viene in evidenza il tempo di intervento offerto dalla società aggiudicataria: 12 minuti dalla ricezione di ciascuna chiamata;

CONSIDERATO CHE

–        la Civica Amministrazione è tenuta al controllo e al monitoraggio del servizio e che tali controlli devono avere cadenza bimestrale (art. 6.2 del bando di gara) e, in caso di mancato rispetto degli standard, deve provvedere all’attivazione della procedura correttiva e/o all’avvio del procedimento per l’applicazione delle sanzioni contrattuali previste;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. come avvenga l’intervento della ditta Sicurezza & Ambiente S.p.A., se a seguito di chiamata diretta dei cittadini coinvolti nell’incidente o se su richiesta della Polizia Municipale a seguito di intervento su sinistro stradale;
  2. se l’Amministrazione, facendo riferimento agli ultimi sei mesi (da maggio ad oggi), sia in grado di comunicare il numero di sinistri stradali che hanno richiesto l’intervento della Sicurezza & Ambiente S.p.A.;
  3. se dai tabulati degli interventi sia possibile estrapolare l’orario della richiesta d’intervento e l’orario di arrivo sul luogo del sinistro della Sicurezza & Ambiente S.p.A.;
  4. in caso di risposta affermativa al punto 3, quante volte la Sicurezza & Ambiente S.p.A sia giunta sul posto entro i tempi di intervento promessi (12 minuti dalla chiamata);
  5. quale sia il risultato del raffronto tra numero totale di sinistri che hanno richiesto l’intervento della Sicurezza & Ambiente S.p.A e numero di interventi entro e oltre i 12 minuti (sempre nel periodo da maggio 2017 ad oggi);
  6. se, effettuate le valutazioni di cui al punto precedente, l’Amministrazione abbia mai avuto occasione di applicare la clausola risolutiva espressa (art. 7 del bando di gara) e/o le penalità (art. 8);
  7. facendo riferimento a tutti gli anni in cui il servizio di pulizia post incidente è affidato alla Sicurezza & Ambiente S.p.A, se e quanti provvedimenti di risoluzione, sospensione, sanzioni e/o penalità siano stati irrogati alla ditta dalla Civica Amministrazione;
  8. se – ed eventualmente in quali e quante occasioni – l’Amministrazione abbia verificato se l’arrivo sul luogo del sinistro entro la tempistica contrattualmente prevista (12 minuti) avvenga realmente a mezzo di motoveicoli polifunzionali;
  9. se l’Amministrazione sia a conoscenza e se possa riferire al Consiglio Comunale l’organigramma della ditta Sicurezza & Ambiente S.p.A, con specifico riferimento alla sua articolazione a livello regionale;
  10. se, in riferimento al quesito di cui al punto precedente, siano state esperite le verifiche necessarie per accertare l’assenza di conflitti di interesse tra dipendenti/collaboratori della ditta e tra dipendenti/ex dipendenti della Civica Amministrazione;
  11. se l’Amministrazione sia a conoscenza di altri comuni, almeno a livello di area metropolitana, in cui il servizio è affidato alla stessa ditta.

F.to   Silvio Magliano