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INTERPELLANZA – La periferia c’è. L’Amministrazione, nonostante le promesse elettorali, manca!

PREMESSO CHE

  • l’area Castello/Cascina Saffarone si trova nell’estrema periferia nord-ovest, nel territorio della Circoscrizione 5, e ha come riferimento il civico 497 di corso Regina Margherita;
  • lo scrivente era già stato contattato più di un anno fa da alcuni residenti e, recentemente risollecitato, ha effettuato un sopralluogo unitamente ai cittadini richiedenti per ascoltare le loro doglianze;

RILEVATO  CHE

  • i cittadini hanno già provveduto a segnalare ai competenti uffici e settori della Civica Amministrazione (centrali e circoscrizionali) l’impraticabilità del percorso pedonale che dal complesso Saffarone conduce alle uniche fermate del trasporto pubblico (nn. 2734-2735), peraltro non nel territorio della Città di Torino ma in quello del Comune di Collegno e a distanza di 800 metri;
  • la fermata dei mezzi pubblici più vicina al complesso Saffarone, sita nel territorio cittadino, dista più di un chilometro;
  • con il supporto di documentazione fotografica e video, è stato segnalato come l’intero marciapiede, esistente per un tratto del percorso, sia impossibile da utilizzare poiché completamente invaso ed infestato da piante, erbacce ed alberi che arrivano a sporgere sulla carreggiata e che pertanto obbligano i pedoni a transitare promiscuamente ai veicoli, in un tratto in curva in cui la visibilità è già di per sé scarsa;
  • come riferito dai cittadini, i riscontri ricevuti non sono stati utili alla soluzione del problema: è stato risposto che il marciapiede non c’è e che comunque non ci sono i fondi per intervenire;
  • i cittadini hanno ribadito confermando lo stato della situazione, documentando l’esistenza del marciapiede ma la sua scarsa visibilità proprio a causa della vegetazione incolta e non curata;
  • è stato segnalato che l’asse di corso Regina Margherita è stato oggetto di sfalcio e taglio del verde ad eccezione proprio del tratto in questione (che invece avrebbe dovuto avere priorità poiché non fornisce alternative praticabili per i pedoni);
  • nelle ore serali e notturne il tratto di strada in questione è costantemente frequentato da prostitute i cui clienti si fermano per “parlare” quando non per “usufruire dei servizi”, in un tratto di strada che prevede il divieto di fermata; ne consegue che diventa estremamente pericoloso poter accedere al complesso Saffarone nelle ore notturne sia perché occorre aggirare le auto ferme in un tratto dove si rischia di essere travolti dalle altre auto in arrivo sia perché le prostitute e i loro “staff” sono molto aggressivi;

CONSIDERATO CHE

  • di chiunque sia la competenza (Comune, Circoscrizione o privato), si ritiene poco corretto che tale inerzia ricada direttamente sui cittadini che devono rischiare di essere investiti per raggiungere la fermata del trasporto pubblico, peraltro in un periodo in cui  l’Amministrazione impone blocchi alla circolazione veicolare invitando all’utilizzo dei mezzi pubblici;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se sia intenzione dell’Amministrazione eseguire lo sfalcio delle piante, delle erbacce e di tutta quella vegetazione che impedisce la fruizione e addirittura la visibilità stessa del marciapiede;
  2. qualora rientrasse nelle competenze dirette di un privato, se l’Amministrazione intenda farsi parte diligente ordinando con un provvedimento urgente di provvedere alla cura del verde a tutela della sicurezza e della pubblica igiene;
  3. se si intenda valutare la collocazione di una nuova fermata (a richiesta) per le linee del trasporto pubblico, che sia nel territorio cittadino e che disti meno di un chilometro dal complesso Saffarone;
  4. se la zona venga considerata nei controlli della Polizia Municipale e se si possano introdurre o incrementare i passaggi delle pattuglie con preciso riferimento alle ore serali e notturne.

Silvio Magliano

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