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Crisi nera per edicole e agenti di commercio, dai Moderati due proposte per sostenerli

Chiediamo a Palazzo Lascaris, con due Ordini del Giorno collegati al Bilancio di Previsione 2021-23, fondi per sostenere economicamente le edicole con codice Ateco 47 62 10 e l’esenzione dal Bollo Auto per l’anno 2021 per agenti e rappresentanti.

Due proposte dei Moderati a Palazzo Lascaris per sostenere edicole, agenti di commercio e rappresentanti, tutte categorie gravemente colpite dalla crisi. Chiediamo alla Giunta Cirio di reperire le risorse necessarie per garantire supporto alle attività con codice Ateco 47.62.10 e per esentare agenti e rappresentanti di commercio dal pagamento del Bollo Auto per l’anno in corso.

Lombardia, Emilia Romagna, Campania e Sicilia hanno già approvato bonus a sostegno delle edicole dei loro rispettivi territori; la Regione Umbria si sta muovendo nella stessa direzione. Tredici mesi di pandemia hanno ulteriormente aggravato, per questo settore, una crisi che dura da anni. Da tempo mi occupo dell’argomento sia in Consiglio Comunale sia in Consiglio Regionale, chiedendo impegno e proponendo soluzioni.

La categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio coinvolge 17.700 professionisti in Piemonte ed è uno dei motori principali per lo sviluppo della piccola e media impresa del nostro territorio: sostenerli significa dunque offrire un’opportunità di ripresa e di crescita della nostra economia.

I due Ordini del Giorno saranno votati nel corso delle prossime sedute del Consiglio Regionale, calendarizzate da oggi, martedì 30 marzo, a dopodomani, giovedì 1° aprile. Mi auguro di trovare il sostegno e il voto favorevole anche da parte dei colleghi di centrodestra, che dovrebbero essere vicini alle esigenze di chi fa impresa.

Ordine del Giorno Edicole.
Ordine del Giorno Agenti e Rappresentanti di Commercio.

Esenzione IMU per chi dà in comodato d’uso un immobile a un’OdV: tutti i dettagli tecnici

Al Regolamento 393 (“Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria – IMU”) è stata aggiunta questa ulteriore norma: articolo 12, comma 1, lettera j). Eccola a seguire:

j) unità immobiliari concesse in comodato gratuito, interamente e in via esclusiva, a una o più organizzazioni di volontariato (ODV) e destinate esclusivamente allo svolgimento degli scopi istituzionali o statutari dei comodatari, per le attività di cui al Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, articolo 7, comma 1, lettera i). L’esenzione si applica alle seguenti condizioni:

  • gli enti comodatari devono essere qualificabili come enti non commerciali di cui all’articolo 73, comma 1, lettera c) del Testo Unico delle imposte sui redditi, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni, avere sede legale in Torino ed essere regolarmente iscritti all’Albo Regionale del Volontariato, come previsto dalla Legge 266/91 ora in regime transitorio nelle more dell’istituzione del RUNTS, Registro Unico Nazionale Enti del Terzo Settore, come previsto dal Codice del Terzo Settore, Decreto Legislativo 117/2017;
  • il contratto di comodato deve essere registrato e deve avere durata pluriennale;
  • l’immobile oggetto di comodato non deve appartenere alle categorie catastali A/1, A/8, A/9 (immobili di lusso) né alla categoria D;
  • il soggetto passivo dell’IMU non deve ricoprire la carica di legale rappresentante o socio degli enti comodatari;
  • per fruire dell’esenzione il soggetto passivo è tenuto a presentare la comunicazione di cui al successivo articolo 16, corredata di copia del contratto di comodato.

Sostegno alle Agenzie di Viaggi, la Sala Rossa dice sì

Approvato il mio Ordine del Giorno: chiediamo, tra le altre misure, aiuto economico, l’apertura di un tavolo di crisi permanente presso il Ministero del Turismo, l’apertura di corridoi turistici in attesa dell’introduzione del passaporto vaccinale, 18 mesi fiscali “bianchi” per gli operatori di un settore strategico per il quale non c’è possibilità di riconversione o di attività in delivery e che ha già visto chiusure a ripetizione.

Il Consiglio Comunale approva il mio Ordine del Giorno per sostenere un comparto, quello del turismo, devastato da tredici mesi di pandemia. In particolare, la Giunta Comunale è impegnata dal mio atto a richiedere a ogni livello istituzionale un sostegno economico adeguato e immediato a favore delle agenzie di viaggi, dei titolari di partita IVA, dei consulenti e delle start up per tutto il periodo di fermo. 

Chiederà inoltre di aprire un tavolo di crisi permanente presso il Ministero del Turismo e l’apertura di corridoi turistici, nonché di stabilire un anno fiscale bianco per il 2020 e un primo semestre bianco per il periodo gennaio-giugno 2021, insieme a un credito di imposta per gli affitti fino a giugno 2021.

Si calcola che il turismo organizzato rappresenti il 13% del PIL italiano. Il settore del turismo – del quale gli Agenti di Viaggio sono la colonna portante – è trainante nella nostra economia. La pandemia e la conseguente crisi economica hanno messo in ginocchio molte realtà (si registra la chiusura di un’Agenzia su cinque) di un settore che lavora sul medio-lungo termine, con una programmazione di almeno nove mesi. In questo settore non sono possibili né l’operatività in delivery né alcun tipo di riconversione. Le richieste contenute nell’Ordine del Giorno dei Moderati riprendono e sostengono parte delle richieste fatte su tutti i tavoli istituzionali dalle realtà rappresentative del comparto, quali per esempio il M.A.A.V.I. (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane).

Moderati di parola, sventato il rischio di vedere un discount all’ex Cinema Arlecchino

In un’assemblea pubblica avevamo assicurato che mai ci saremmo prestati alla realizzazione di nuove piattaforme commerciali di tale tipologia in Borgo San Secondo e oggi abbiamo contribuito, con il voto in Consiglio Comunale, a scongiurare una simile ipotesi.

Il commercio di vicinato non si supporta certo aprendo nuovi minimarket e nuovi discount. Tanto meno in una zona urbana che già attualmente vede diversi supermercati attivi nel raggio di poche centinaia di metri, alcuni dei quali, a pochi isolati di distanza, fattore e ricettacolo di degrado. 

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: grande risultato, punto di svolta che segna un cambio di mentalità in senso solidale

Approvata all’unanimità in Consiglio Comunale la mia proposta di modifica al Regolamento IMU: bella vittoria dei Moderati in Sala Rossa. Possibilità che serve a tutti: alla Città come ai proprietari (che pagano l’Imposta anche su beni sfitti), alle Associazioni come al territorio (con tanti luoghi oggi abbandonati che potranno tornare a nuova vita). Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è la prima Città ad avvalersene.

Oggi è un giorno importante: il Consiglio Comunale ha appena approvato all’unanimità (34 voti favorevoli su 34) la mia proposta di riconosce l’esenzione dall’IMU per i soggetti proprietari (cittadini o aziende) che mettano a disposizione gratuitamente beni immobiliari a una o più Organizzazioni di Volontariato (OdV), con contratto registrato della durata pluriennale.

Grazie alle mie richieste il mondo del Volontariato può da oggi contare su un’opportunità in più; lo stesso vale per le aziende e i cittadini torinesi. Trovano oggi un punto di incontro e un ambito di collaborazione la necessità di tante OdV, alla ricerca di spazi presso i quali portare avanti la propria attività istituzionale, e di tanti soggetti proprietari di spazi sfitti (sui quali, tuttavia, pagano l’IMU) a causa della crisi o delle condizioni avverse del mercato. Traggono un vantaggio evidente anche la Città e i torinesi, dal momento che – se l’iniziativa sarà ben comunicata, cosa che mi auguro sentitamente – tanti luoghi attualmente abbandonati, magari in qualche quartiere di cosiddetta periferia, potranno rinascere a nuova vita.

Il mio emendamento alla deliberazione che modifica il Regolamento IMU interessa le 423 Organizzazione di Volontariato (OdV) con sede legale a Torino e iscritte all’Albo Regionale, nelle more dell’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Ringrazio i colleghi Consiglieri e la Giunta per aver voluto capire l’utilità della mia proposta. La platea è limitata, in questa prima fase sperimentale, alle sole OdV; restano esclusi dalla misura i beni di lusso o di proprietà di uno dei soci o di legali rappresentanti dell’ente comodatario. L’immobile potrà essere utilizzato soltanto per scopi istituzionali e statutari dei comodatari, per le attività di cui al DL 30 dicembre 1992, n. 504, articolo 7, comma 1, lettera i.

Oggi registriamo un momento importante e un fondamentale cambio di paradigma in senso solidale nei Regolamenti della nostra Città.