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Centri Diurni per Persone con Disabilità ancora a mezzo servizio

Operatori, caregiver e utenti sono tutti vaccinati, non perdiamo altro tempo: in una fase di riaperture, si riprenda al 100% anche questo servizio (attualmente attivo soltanto al 50%). Sul tema presenterò un atto in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere, da parte della Giunta, chiarezza e impegno.

Non possiamo più aspettare: operatori, caregiver e utenti dei Centri Diurni per Persone con Disabilità sono ormai tutti vaccinati e ci sarebbero dunque tutte le condizioni oggettive per garantire una piena ripartenza, al 100% della capienza. Attualmente queste strutture stanno funzionando solo al 50%. La questione è di assoluta priorità: sul tema presenterò al più presto un atto in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere alla Giunta di fare chiarezza. Le famiglie non possono più aspettare e chiedono di tornare a una situazione di piena e normale attività. Pur nell’assoluta comprensione delle esigenze dei gestori, non c’è ragione perché i Centri Diurni, le Comunità Alloggio e altre analoghe strutture non tornino a una piena operatività, come già stanno facendo o si accingono a fare, tra gli altri, ristoranti e bar, centri commerciali e centri ricreativi. I Centri Diurni svolgono un servizio fondamentale: la formula semi-residenziale garantisce l’erogazione di prestazioni sulla base di progetti individualizzati messi a punto con il coinvolgimento delle famiglie. In coerenza con la classe di fragilità, i Centri Diurni garantiscono attività socio-assistenziali, attività educative e attività riabilitative.

Nuove “Ecoisole Smart”: così com’è, il nuovo sistema di raccolta non funziona

Campane di fronte a ristoranti e negozi, interi isolati trasformati in discariche: ecco dove porta l’applicazione meccanica di linee guida ideologiche che non tengono conto della realtà dei fatti.

Nuove “Ecoisole Smart”, così com’è, il nuovo sistema di raccolta non funziona: stiamo vedendo, sul territorio cittadino, campane collocate davanti ai ristoranti, come se l’odore dei rifiuti fosse compatibile con quel tipo di attività, o posizionate come una barriera davanti ai negozi, come se la crisi economica non fosse di per sé abbastanza grave. Interi isolati si stanno trasformando in discariche a cielo aperto: esemplari, tra gli altri, sono i casi di via Massena, dove talvolta i rifiuti sono abbandonati addirittura sui cofani delle auto in sosta, e di via Goito 4F, con le nuove campane posizionate proprio di fronte al Ristorante 2018. Ma potrei citare innumerevoli altri casi. Il cambiamento delle modalità di raccolta non è stato, fin qui, adeguatamente accompagnato dall’Amministrazione. La mera applicazione di linee guida ideologiche che non hanno tenuto conto della realtà concreta del territorio sta creando disastri. Se alla base di tutto ci deve essere sempre il senso civico dei cittadini, resta pacifico il dovere, da parte della politica, di facilitare un cambiamento di abitudini così rilevante. Abbiamo più volte richiesto in Consiglio Comunale la collocazione di fototrappole per identificare i responsabili di comportamenti irregolari; è necessaria una riflessione sulla poca accessibilità delle campane per le persone con disabilità. È necessario razionalizzare la disposizione di molte delle isole e garantire che ogni residente disponga della tessera per il conferimento dei rifiuti. Diversamente, meglio lasciare le nuove Ecoisole sempre aperte, come richiesto da una mozione da me sottoscritta e presto discussa in Sala Rossa.

Tre misure urgenti a favore del Volontariato di Protezione Civile

Le mie richieste alla Giunta: aumento del primo acconto fino a raggiungere il 40% dei 90mila euro annui, aumento del valore unitario dei buoni pasto forniti, riduzione dei tempi di erogazione dei fondi per le Associazioni di Protezione Civile convenzionate con la Città di Torino. I Volontari e le Associazioni sono, da 15 mesi a questa parte, chiamati a un impegno straordinario e naturalmente gratuito: permettiamo loro, per lo meno, di non rimetterci dei soldi.

Ho discusso poco fa in Sala Rossa una nuova interpellanza sul tema dei contributi comunali alle Associazioni di Protezione Civile convenzionate con la Città: ho chiesto alla Giunta di aumentare almeno al 40% (attualmente siamo al 30% dei fondi annuali) l’aliquota relativa all’anticipo versato a ciascuna Associazione entro la primavera, di aumentare il valore (attualmente pari a 7 euro) dei buoni pasto forniti e di ridurre i tempi necessari per l’erogazione dei fondi.

Ringrazio l’Amministrazione per aver voluto aumentare la cifra a bilancio (90mila euro quest’anno, 70mila nel 2020), ma non è ancora sufficiente. I nostri Volontari stanno dando il massimo da 15 mesi a questa parte, lavorando in condizioni difficili da tutti i punti di vista. Le Associazioni hanno dovuto far fronte, dai tempi del primo lockdown, a uscite economiche importanti e a un logorio del parco mezzi più rilevante rispetto ad altre fasi storiche (né si registrano troppe opportunità per la sostituzione dei mezzi stessi). Se è vero che il Volontariato è gratuità, ritengo dovuto, da parte della politica, agire affinché, almeno, chi vi si dedica non debba rimetterci di tasca propria. La crisi economica incide anche sulla capacità dei cittadini di sostenere economicamente le Associazioni con erogazioni e donazioni.

I ritardi nell’erogazione dei fondi da parte del Comune sono una questione sostanziale e non solo tecnica: le Associazioni devono a loro volta, infatti, anticipare dei costi e di certo non possiamo chiedere loro di fare da banca per le Istituzioni. Un ragionamento da parte dell’Amministrazione su questi temi sarebbe la maniera migliore di ringraziare i nostri Volontari.

Strada Castello di Mirafiori, la pista ciclabile che non c’è (e non ci sarà per molto tempo ancora)

La prospettiva di realizzare in zona ciclopiste, già ipotizzata dall’Assessore Unia a inizio marzo, è presente nella delibera di Giunta dello scorso giugno: ma l’Assessore Lapietra si è rimangiata tutto rispondendo, poco fa in Sala Rossa, alla mia nuova interpellanza sul tema. Risultato: almeno per ora, niente collegamento tra via Artom e corso Unione Sovietica: bici e monopattini (mai sanzionati in zona negli ultimi tre anni) continueranno a sfrecciare sui marciapiedi. In questa città solo il centro ha diritto ad avere ciclopiste?

La pista ciclabile lungo strada Castello di Mirafiori non si farà: l’Assessore Lapietra ha poco fa smentito in Aula il collega Unia, che solo un paio di mesi fa aveva ipotizzato la realizzazione di ciclopiste in zona, rispondendo a un mio analogo quesito in Consiglio. Molto nebulosi anche i riferimenti, da parte dell’Assessore Lapietra, alla possibilità di realizzare il collegamento in futuro: la sensazione è che non vedremo la ciclopista ancora per molto tempo. Con buona pace della delibera di Giunta dello scorso giugno, che prevedeva la realizzazione di un collegamento ciclabile tra il parco Colonnetti e la cascina Piemonte.

Risultato: biciclette e monopattini continueranno a sfrecciare sul marciapiede nord di strada Castello di Mirafiori, in particolare nel tratto compreso tra via Morandi e strada delle Cacce. Il fatto che – è ancora l’Assessore Lapietra a riferirlo candidamente – nessuna sanzione sia stata comminata in zona, per comportamenti scorretti, a utenti di monopattini o biciclette negli ultimi tre anni è un ulteriore segnale inequivocabile. Forse secondo questa Amministrazione le piste ciclabili si devono realizzare solo in centro.

Per i pedoni, una situazione di assoluto pericolo. La voce di residenti e negozianti si è più volte fatta sentire per chiedere la soluzione del problema: neanche questa volta l’Amministrazione ha voluto o saputo rispondere a queste richieste. Con una deliberazione dello scorso giugno, la Giunta aveva approvato interventi per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dell’intera zona e il progetto di completamento del parco Sangone prevedeva la realizzazione del percorso ciclopedonale.

Scopriamo oggi che tale progetto non sarà realizzato ancora per chissà quanto. Le piste ciclabili sarebbero utili anche in periferia: ma evidentemente questa Giunta la pensa diversamente. Quella che ho ricevuto in Aula poco fa è stata una risposta sconfortante.

INTERPELLANZA – Contributi alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile: anche quest’anno i soliti ritardi dell’Amministrazione?

PREMESSO CHE

– la Protezione Civile svolge un ruolo fondamentale esercitando attività di pubblico soccorso in situazioni di calamità naturali, incidenti ed emergenze sanitarie;

– come enunciato nella deliberazione di Giunta comunale del 15 aprile 2020 (mecc. 2020 00945): “L’attuale situazione mondiale vede tutte le Istituzioni, ciascuna per la propria sfera di competenza, impegnate a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus COVID-19. […] Particolare importanza nel contesto operativo assume la Protezione Civile chiamata ad uno sforzo straordinario e di primo piano nella gestione e nel coordinamento delle operazioni che dal 23 febbraio (2020) sono attive senza soluzione di continuità. [.] Inoltre, essa deve coordinare un numero considerevole di volontari che fanno capo alle diverse associazioni con cui necessita interazione.”;

– come risposto dalla Direzione Ambiente il 24 aprile 2020 a formale istanza di accesso atti dello scrivente: “Per l’anno 2019: con deliberazione della Giunta comunale del 12 luglio 2019 (mecc. 2019 02526) era stata approvata la quota annuale, a titolo di rimborso spese, a favore delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate con la Città, per un importo pari a € 50.000, al lordo delle eventuali ritenute di legge. Con determinazione dirigenziale del 16 luglio 2019 (mecc. 2019 02957) è stata impegnata la somma di € 15.000, corrispondente alla quota base, pari al 30% della somma complessiva disponibile e con successiva determinazione dirigenziale del 24 dicembre 2019 (mecc. 2019 006686) è stata impegnata la quota di saldo. Le somme relative alla quota di acconto sono state liquidate nel corso dell’anno 2019; per la quota di saldo, per le prestazioni svolte dalle Associazioni a tutto il 31 dicembre 2019, è stata approvata la determina di liquidazione e si è in attesa dell’emissione dei relativi mandati di pagamento.”; “Per l’anno 2020: in considerazione delle disponibilità inserite a bilancio nell’anno in corso, tenendo altresì conto del costante e continuo impegno delle Associazioni dovuto all’emergenza sanitaria in corso per le attività di sostegno e di supporto alla popolazione, le risorse disponibili, ammontanti a complessivi € 70.000, verranno interamente riconosciute a titolo di rimborso spese a favore delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate con la Città.”;

– con un’interpellanza presentata il 27 aprile 2020 (mecc. 2020 01031) lo scrivente aveva inteso sottolineare lo sforzo encomiabile profuso nella fase di emergenza epidemiologica dalle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile, di rilevante significato e valore sia in quantità sia in qualità, a fondamentale e necessario supporto e integrazione di quanto svolto dagli Enti pubblici, ponendo all’Amministrazione i seguenti quesiti: “1) entro quale limite temporale l’Amministrazione intenda saldare i contributi 2019 alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile; 2) con quale tempistica verrà versato l’acconto per l’anno in corso; 3) in considerazione dell’eccezionalità della situazione derivante dall’emergenza epidemiologica tuttora in atto e dell’impegno profuso dalle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile, se l’Amministrazione intenda riconoscere loro ulteriori e supplementari contributi.”;

– queste le risposte lette dall’Assessore competente per materia il 1° giugno 2020: “1) I contributi 2019 alle associazioni di volontariato di protezione civile risultano essere stati liquidati a seguito della determina di impegno del 24/12/2019 numero meccanografico 06686/028. In particolare, è stata impegnata la quota a saldo di euro 37.362,00 e, a seguito della verifica delle condizioni stabilite dal regolamento di erogazione dei contributi, è stato avviato l’iter per la liquidazione; 2) Per l’anno 2020 è stata implementato lo stanziamento proprio in considerazione dell’emergenza sanitaria con delibera n. 01008/28 del 28 aprile 2019. Sulla base di questo stanziamento è stato approvato l’impegno di spesa di 21.000,00 euro come quota base con proposta di determina n. 6785 del 29 aprile 2020 successivamente diventata esecutiva con atto 1441 del 12 maggio 2020; 3) Ai volontari è stata assicurata la somministrazione dei pasti, in considerazione della chiusura dei punti di somministrazione, l’erogazione dei buoni pasto (per il quale sono in corso i conteggi), la fornitura dei dispositivi di presidio sanitario, il comodato gratuito di alcuni mezzi dell’Amministrazione comunale, la stesura di specifici protocolli di intervento elaborati di concerto con gli organi dell’ASL.”;

RICORDATO CHE

– il 28 aprile 2020 veniva licenziata dalla Giunta comunale una deliberazione (mecc. 2020 01008) con cui si approvava, tra l’altro, “in considerazione delle risorse disponibili di bilancio nell’anno 2020, la quota annuale di rimborsi spese per un importo pari ad Euro 70.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge, a favore delle Associazioni di Volontariato convenzionate con la Città (seguiva elenco, nda), di rinviare a successiva determinazione dirigenziale l’impegno di spesa per la quota base pari al 30% della somma complessiva disponibile e di rinviare a successiva determinazione dirigenziale l’impegno di spesa per la ripartizione definitiva del rimborso. La definizione della quota definitiva spettante a ciascuna Associazione di Volontariato avverrà a seguito di valutazione da parte di un gruppo di lavoro interno all’Ufficio, costituito con apposito atto dirigenziale, sulla base dei criteri specificati all’art. 4 punto 6 della convenzione;”;

RICORDATO INOLTRE CHE

– con un’interpellanza presentata il 16 dicembre 2020 (mecc. 2020 02877) lo scrivente domandava all’Amministrazione “1) se e quando l’Amministrazione intenda versare gli importi dei contributi alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile; 2) se – in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, del numero dei volontari impegnati, delle ore di servizio prestate – l’Amministrazione ritenga congruo l’importo annuale di Euro 70.000,00 a titolo di rimborso spese per le Associazioni; 3) se l’Amministrazione intenda incrementare l’importo dei contributi previsti a favore delle Associazioni, anche in considerazione del periodo emergenziale e delle molteplici aree di intervento; 4) quale sia il numero complessivo dei buoni pasto erogati nel corrente anno dall’Amministrazione alle Associazioni e se si intenda incrementarlo; 5) se l’Amministrazione intenda offrire contributi alle Associazioni per il graduale rinnovo del parco veicoli; 6) quale sia la dimensione finanziaria dei contributi/fondi erogati nel corrente anno dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (e dall’ANCI) e come siano stati impiegati dall’Amministrazione; 7) se e in quali occasioni (incontri, riunioni o altro, sia in presenza sia da remoto) l’Amministrazione abbia coinvolto le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile per definire, programmare, pianificare, organizzare gli interventi legati all’emergenza sanitaria in corso.”;

CONSIDERATO CHE

– le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile impiegano circa 800 persone sul territorio torinese;

– pare tautologico dover ribadire l’importanza, il valore e il significato dell’impegno profuso dalle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile in questi mesi di emergenza sanitaria e quanto esse stiano quotidianamente continuando a realizzare;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia l’impegno finanziario previsto dall’Amministrazione per l’annualità in corso in materia di rimborsi alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile;
  2. entro quale limite temporale verrà erogato il contributo a titolo di anticipo e quale sarà la percentuale rispetto all’entità integrale del rimborso: considerando che allo scrivente è giunta notizia di un impegno dell’Amministrazione a versare il 30% a titolo di anticipo entro il mese di marzo/aprile (termine non rispettato), si domanda se l’Amministrazione sia disponibile ad incrementare la percentuale dell’anticipo al 50%;
  3. quali siano gli aggiornamenti in merito al tema dell’eventuale intenzione dell’Amministrazione di incrementare l’importo dei contributi previsti a favore delle Associazioni, anche in considerazione del periodo emergenziale e delle molteplici aree di intervento (quesito posto al punto 3 dell’interpellanza mecc. 2020 02877), in considerazione della risposta dell’Amministrazione “la quantificazione dell’importo relativo all’anno 2021 potrà essere definita con maggiore dettaglio quando saranno meglio individuate le attività che dovranno essere svolte dalle Associazioni di Volontariato convenzionate, anche in considerazione della ragionevole previsione che l’attuale stato di emergenza, in scadenza al 31/01/2021, possa essere ulteriormente prorogato e, in ogni caso, nell’ambito delle disponibilità di bilancio per l’anno 2021.”;
  4. con riguardo al tema dei buoni pasto, in considerazione della risposta precedentemente fornita dall’Amministrazione “nel 2020 sono stati destinati all’operatività delle Associazioni di Volontariato convenzionate n. 2259 buoni pasto del valore nominale di Euro 7,00 cadauno; entro il mese di novembre 2020 sono stati effettivamente già consegnati 370 buoni. Con Determinazioni n. 3993 del 05/11/2020 e n. 5264 del 15/12/2020 sono stati acquistati i rimanenti 1889 buoni, che sono in corso di distribuzione.” (risposta al punto 4 dell’interpellanza mecc. 2020 02877), quali siano gli aggiornamenti dell’Amministrazione in materia, se siano stati tutti distribuiti i rimanenti 1889 buoni a cui si faceva cenno e quale sia la dimensione dell’impegno dell’Amministrazione per l’anno corrente.

Silvio Magliano