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INTERPELLANZA – I cittadini residenti in via Brenta da anni chiedono all’Amministrazione il metano…e gli arriva una tendopoli!

PREMESSO CHE

– al fine di porre all’attenzione di questa Amministrazione la questione del mancato allacciamento alla rete del gas per i cittadini residenti in via Brenta lo scrivente ha presentato alcuni atti consiliari sia nel 2016 (mecc. 2016 04963 del 3 novembre 2016) sia nel 2018 (mecc. 2018 06600 dell’11 dicembre 2018) sia nel 2020 (mecc. 2020 01648 del 23 luglio 2020);

RILEVATO CHE

– la risposta all’interpellanza del 23 luglio 2020 venne fornita nel mese di settembre dall’Assessore Iaria ed era del seguente tenore: “Con riferimento all’interpellanza in oggetto si comunica che la procedura di evidenza pubblica per I’affidamento della gara per la fornitura del gas si è chiusa con la ricezione di un’unica domanda, proveniente da Italgas spa. La commissione, che ai sensi di legge è composta da esperti esterni, è stata nominata ed è in corso, nell’attuale fase, l’esame della documentazione di finalizzata all’aggiudicazione. Tempi e modalità di interventi connessi all’implementazione della rete dipenderanno ovviamente dall’esito della procedura e potranno essere richiesti all’eventuale aggiudicatario al momento della chiusura della procedura di aggiudicazione per la via Brenta così come per tutte le altre aree critiche del territorio comunale, come da simili e precedenti interpellanze portate all’ attenzione del Consiglio.”;

– secondo quanto di conoscenza dello scrivente, ad oggi, i cittadini residenti in via Brenta non hanno ancora ricevuto l’allacciamento alla rete del metano;

CONSIDERATO CHE

– lo scrivente ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini preoccupati, aventi ad oggetto la situazione dell’area in via Brenta e via Sospello adiacente al Parco Sempione che presenta una situazione preoccupante di degrado e sicurezza cittadina dovuta alla presenza di circa trenta occupanti da circa un anno dell’area verde pubblica accanto a quella dedicata ai cani e al continuo spaccio di sostanze stupefacenti nella suddetta zona.

– sono in corso i lavori di costruzione del nuovo capolinea Flixbus nei pressi della stazione Rebaudengo mentre le case situate in via Brenta attendono ancora l’allacciamento al gas metano;

– l’area versa in uno stato di sporcizia a causa delle tende e dei giacigli di fortuna in cui vivono gli occupanti del parco adiacente all’area cani, la quale è diventata quasi inaccessibile, soprattutto nelle ore serali, agli abitanti del quartiere, spesso minacciati e cacciati via dagli inquilini abusivi;

– la situazione è aggravata dall’attività di spaccio di stupefacenti svolta dagli occupanti; chi fa uso di sostanze stupefacenti, infatti, utilizza l’area cani come attraversamento pedonale per accedere alla zona del Parco Sempione dove stazionano gli spacciatori;

– nell’area cani vi sono ulteriori problematiche legate alla mancanza di un’illuminazione adeguata, cestini della spazzatura stracolmi ed alla mancata potatura del verde verticale, che contribuiscono a rendere il parco insicuro per la cittadinanza;

– la situazione abitativa degli occupanti è preoccupante, sia per il degrado e la criminalità che porta con sé sia per il momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, in cui sono vietati gli assembramenti e le condizioni igienico-sanitarie dei singoli impattano quelle collettive; inoltre la tematica dell’urbanistica è stata centrale nel programma dell’attuale amministrazione, che nel 2016 aveva l’ambizione di rendere Torino “una città che abbia come priorità il benessere dei cittadini, attraverso il rispetto dei diritti di tutti, il diritto alla casa, alla salute, alla cultura, il rispetto dell’ambiente, la lotta all’inquinamento, lo sviluppo di opportunità economiche, la sicurezza”;

– la nuova legge regionale “Disciplina dei complessi ricettivi all’aperto e del turismo itinerante” (LR n. 1-2021) che aggiorna la norma attualmente in vigore, vieta espressamente la forma del campeggio libero; in ogni caso la legge regionale del 1979 consentiva, ove non ci fossero posti in campeggio autorizzati, di mettere la tenda o il camper per un tempo non eccedente le 48 ore, mentre la situazione descritta persiste da molti mesi;

– è stato riscontrato un aumento dei furti nelle vie adiacenti e di comportamenti molesti nei confronti delle donne che attraversano l’area per recarsi presso la stazione Rebaudengo, rendendo la zona ulteriormente insicura ed in balia dei comportamenti degli occupanti;

– secondo quanto riferito da alcuni cittadini, pare che nell’area in oggetto vi sia una signora dedita al meretricio e pare inoltre che in ciò che residua del Parco Sempione vi siano più siringhe che fili d’erba;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione di degrado dell’area oggetto del presente atto e se e quando siano state svolte verifiche circa l’occupazione abusiva del parco;
  2. quale sia la soluzione individuata dall’Amministrazione, eventualmente di concerto con Prefettura e forze di polizia statali;
  3. quale sia il destino dell’area cani: se verrà mantenuta implementando servizi di pulizia, svuotamento cestini, illuminazione pubblica e potatura alberate oppure se sarà smantellata e sostituita con un’altra area in altro luogo del quartiere (se sì, dove);
  4. in considerazione di quanto annunciato dall’Assessore ai Trasporti nel corso del Consiglio Comunale del 24 febbraio 2020 (“si informa che l’attuale terminal bus ubicato in corso Vittorio Emanuele II sarà ricollocato presso la stazione Rebaudengo, sul Passante Ferroviario nella zona Nord della città e che entro il 2020 inizieranno i lavori per la sua realizzazione, con una durata prevista di circa 18 mesi.”), quale sia il progetto per il nuovo terminal bus, se la sua realizzazione comporti oneri per la Civica Amministrazione, quali i provvedimenti adottati dall’Amministrazione per destinare l’area in Circoscrizione V a tale finalità;
  5. quale sia il progetto per l’area della ex fabbrica degli aromi e se siano previste modifiche della viabilità;
  6. se l’area oggetto del presente atto, nel suo complesso, sia abbracciata da un complessivo progetto di riqualificazione e, se sì, quali siano le caratteristiche essenziali.

Silvio Magliano