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INTERPELLANZA – Basilica di Superga: auspicando l’interesse dell’Amministrazione per evitare la chiusura di un luogo ricco di significato religioso, culturale, affettivo (e turistico!) per la città

PREMESSO CHE

– come riferito nel sito della Basilica di Superga, nel 1706 la città di Torino “viene invasa dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV e le milizie piemontesi, insieme alle truppe alleate austriache, si trovano in difficoltà. Il Duca Vittorio Amedeo II e il Principe Eugenio di Savoia- Soisson, che guidano l’esercito locale, salgono sul colle di Superga per osservare dall’alto il campo di battaglia. In una piccola chiesa sul colle, davanti alla Statua della Madonna delle Grazie, il Duca fa un voto: se avesse vinto, avrebbe fatto costruire in quello stesso posto una grande chiesa in onore della Vergine. Dopo una dura battaglia l’esercito nemico viene sconfitto e la città liberata. Vittorio Amedeo II fa fede al suo impegno, affidando la costruzione del Santuario all’architetto di Corte, Filippo Juvarra. Per realizzare il complesso sarà demolita la chiesa preesistente e abbassato il colle di quaranta metri.”;

– nel 1717 fu posata la prima pietra del Santuario, la Basilica è dedicata alla Madonna delle Grazie, la cui statua lignea è conservata nella Cappella del Voto (Statua in legno della Madonna delle Grazie del Seicento, la stessa a cui si rivolse Vittorio Amedeo II per vincere la battaglia);

– la costruzione della Basilica si deve a Filippo Juvarra, architetto messinese di Casa Savoia;

– il complesso è alto 75 metri, lungo 51 e si trova a 672 metri sul livello del mare;

– il suo interno è arricchito da sei cappelle e da quattro altari, oltre l’Altare Maggiore, con statue e monumenti in marmo di Carrara, di particolare interesse sono le numerose tele d’altare e la cupola, ispirata alle opere romane di Francesco Borromini;

– il culto della Basilica di Superga è gestito dall’Ordine dei Servi di Maria, che risiede all’interno del convento;

RILEVATO CHE

– secondo quanto di conoscenza dello scrivente, lo Stato (attraverso Agenzia del Demanio) ha il controllo patrimoniale della Basilica, l’Ordine dei Servi di Maria ne gestisce il culto e la ditta “Artis Opera” si occupa dei servizi di biglietteria, biblioteca, museo e bar;

– in base a quanto appreso da ricorrenti notizie di stampa, pare che dal prossimo luglio (o al più tardi dal mese di agosto) i Servi di Maria lasceranno la Basilica e pertanto essa non sarà più accessibile né per le visite alla Cupola e alla Cripta Reale né per la celebrazione delle funzioni religiose;

– notizie di segno simile hanno riguardato il disimpegno della ditta “Artis Opera” in relazione ai servizi prestati;

CONSIDERATO CHE

– pur riconoscendo il carattere di laicità dell’Amministrazione comunale, non va dimenticato il valore religioso, simbolico, culturale, affettivo che la Basilica ha per la popolazione torinese (e non solo);

– percorrendo tale ragionamento e in considerazione della propria sfera di competenze, parrebbe auspicabile che l’Amministrazione si adoperasse al fine di scongiurare l’imminente chiusura della Basilica;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano gli aggiornamenti in merito alla vicenda oggetto del presente atto che l’Amministrazione intenda riferire al Consiglio Comunale e, dunque, all’intera cittadinanza;
  2. quale sia il ruolo già svolto dall’Amministrazione in merito;
  3. se sia intenzione dell’Amministrazione di farsi parte diligente al fine di preservare e tutelare un bene storico, religioso, culturale, affettivo (e anche turistico) quale la Basilica di Superga, convocando un tavolo con tutte le parti interessate al fine di individuare soluzioni positive per la città.

Silvio Magliano