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Musei e cultura? Strumenti utili per migliorare la vita delle persone con demenza e Alzheimer

Siano introdotti anche in Piemonte programmi museali dedicati ai pazienti e ai loro familiari: altre Regioni, Toscana in testa, stanno dimostrando la fattibilità e l’efficacia di simili iniziative. L’Ordine del Giorno a mia firma che ne propone l’adozione anche nella nostra Regione è stato inserito tra i temi da trattare in Consiglio Regionale.

Chiedo alla Giunta, con un mio OdG appena inserito nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte, di realizzare progetti di welfare generativo per l’introduzione di programmi museali dedicati alle persone con demenza o morbo di Alzheimer, nonché ai loro familiari e caregiver. Considero fondamentale, infatti, incentivare modelli di cura innovativi basati su appositi interventi psicosociali. Lo stesso Piano Nazionale Demenze prevede la promozione di tutte le forme utili di partecipazione e coinvolgimento di pazienti e famiglie e la mia richiesta va nella stessa direzione. I trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali possono avere un impatto positivo sulla qualità di vita delle persone e delle famiglie. Altre Regioni italiane, la Toscana per esempio, si sono già dotate di progetti di questo tipo, con guide formate e risultati decisamente incoraggianti. Con lo sviluppo di programmi museali che coniughino attività culturali, bisogni sociali e bisogni sanitari, anche l’arte e la cultura possono diventare strumenti di sostegno alle persone che affrontano la sfida di vivere con la demenza ed è quindi utile inserire tali misure nel Piano Regionale Demenze della Regione Piemonte, dal momento che, in un ambiente privo di barriere cognitive, le persone con demenza possono trarre tutti i vantaggi di una piena partecipazione alla vita sociale e culturale, con beneficio anche per le famiglie e i caregiver.

Alzheimer, Cultura, Regione Piemonte, Sanità