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Dental School, il potenziamento è necessario: si faccia ora

La disponibilità, riferita dalla Giunta Regionale rispondendo poco fa al mio Question Time sulla struttura della Città della Salute di Torino, a potenziare questo servizio della Città della Salute è una buona notizia: tuttavia, si sarebbe già dovuto fare negli scorsi mesi e speriamo dunque che ora i tempi siano rapidi. Manterremo alta l’attenzione sul tema e porteremo in Aula eventuali altre criticità emerse.

Dall’inizio della pandemia il diritto alle cure dentistiche per le persone con disabilità di Torino e dintorni è in buona parte negato: dal 2020 – inizio pandemia – a oggi, infatti, l’attività presso la Dental School Lingotto della Città della Salute di Torino è rallentata fino quasi a fermarsi. È poi ripresa, ma in maniera non adeguata ai bisogni. In particolare, la programmazione del periodico controllo dei pazienti, ovvero la visita di routine prevista mediamente ogni sei mesi, continua a far registrare un gravissimo ritardo. Ci sono pazienti con disabilità intellettiva grave in attesa dal 2020 di ricevere una chiamata per poter programmare una visita, che non possono programmare altrove. Si prova a far fronte al gran numero di richieste con misure volte a ridurre i tempi, quali l’introduzione della sedazione cosciente (che richiede tempi meno lunghi rispetto alla narcosi), ovviamente per i soli pazienti collaboranti.

Ho discusso poco fa il mio Question Time sul tema. Accogliamo come prova di buona volontà l’intenzione di potenziare il servizio per smaltire la lista di pazienti in attesa: ci assicureremo che alle parole seguano i fatti, sottolineando che questa misura si sarebbe già dovuta applicare. Auspichiamo tempi rapidi, manterremo alta l’attenzione sul tema e siamo pronti a tornare in Aula se dovessero verificarsi ulteriori criticità.

La Dental School eroga circa 80-100.000 prestazioni l’anno. Le strutture, pubbliche e private, regionali e non solo, inviano alla Dental School pazienti che diversamente non potrebbero ricevere cure ortodontiche adeguate: malati oncologici, persone cardiopatiche, pazienti affetti da malattie rare a interesse odontostomatologico, in particolare per la Epidermolisi Bollosa (malattia dei bambini-farfalla), di cui sono un centro pilota a livello nazionale. Le persone con disabilità intellettiva grave non sono in genere in grado di riferire eventuali problemi o dolori, non sono collaboranti né per l’igiene dentale quotidiana né per le normali visite. Anche semplici interventi di otturazione diventano un problema difficilmente gestibile se non in narcosi totale. La visita periodica preventiva tenuta da personale adeguatamente preparato è dunque fondamentale per alleviare loro sofferenze e complicazioni.

Regione Piemonte, Sanità