Ottanta cartelle (per 33mila euro totali) sono state consegnate lo scorso ottobre alle famiglie che risiedono nei Campi Nomadi torinesi, ma al momento non risultano effettuati pagamenti: il Comune è in difficoltà.
Un gruppo di operai, rumorosissimi e arroganti, comincia a montare i banchi del mercato, letteralmente, alle “ore piccole”. Per i residenti della zona, il riposo notturno è impossibile.
In settimana sono stati erogati altri 2 milioni di euro per la manutenzione delle strade. È solo l’ultima di una lunga serie di simili disposizioni straordinarie, però mai sufficienti a farci uscire dall’emergenza, nonostante i proclami. È chiaro che il problema è a monte, ed è un problema di metodo.
I gestori del Circolo Arci di corso Sicilia 23, con sede in una palazzina di proprietà del Comune, hanno prima lasciato che i locali fossero depredati di tutto quanto si potesse portare via, e poi li hanno restituiti in condizioni indecenti alla revoca della concessione. Il tutto mentre moltissime associazioni più che meritevoli hanno difficoltà a trovare spazi per la loro attività. Mi auguro che il Comune citi in giudizio coloro che si sono macchiati di questo comportamento incivile fino alla totale copertura del danno.