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L’assurdo paradosso dei mercatini tematici

Per esporre è necessario il tesserino, per ottenere il tesserino è necessario rivolgersi allo sportello comunale, lo sportello è (nella quasi totalità dei casi) chiuso, dal momento che gli operatori lavorano attualmente in smartworking: una situazione che si presenta nella gran parte dei Comuni piemontesi, Torino in testa. Come se ne esce? Chiederò, tra Regione e Comune, la revisione di una normativa assurda, la sospensione delle timbrature per tutto il 2020, l’uso gratuito del suolo pubblico anche per gli hobbisti e l’abolizione del limite delle 18 partecipazioni annuali per il singolo espositore.

Mettersi in regola, per un hobbista intenzionato a partecipare a un prossimo mercatino tematico come espositore, può essere molto difficile, quando non, semplicemente, impossibile: gli uffici che rilasciano e rinnovano i tesserini, necessari per esporre, sono infatti chiusi nella maggior parte dei Comuni della nostra regione, a causa delle misure di contenimento della pandemia. Le Associazioni straMercatino, Commercianti Balon, Federvie Piemonte ed Emporium lanciano il loro appello alle Istituzioni: giuste le loro richieste, espresse con una lettera alla Giunta Regionale. Chiederò a mia volta la sospensione (per ragioni organizzative, pratiche e, non ultimo, sanitarie) dell’obbligo di timbratura almeno fino alla fine del 2020. Per molti la partecipazione ai mercatini tematici non è solo un passatempo, ma una fondamentale modalità di integrazione del proprio reddito. Non c’è nulla di peggio che rendere impossibile le operazioni necessarie per mettersi in regola da parte di chi intende farlo. Chiederò, a sostegno di un settore che ha visto causa pandemia la cancellazione di un gran numero di eventi, in Comune la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico (ai titolari di attività in sede fissa è stato concesso un aiuto economico con un piano straordinario: è giusto e anzi doveroso, per analogia ed equità, favorire anche gli ambulanti dei mercati tematici) e a Palazzo Lascaris di rivedere la normativa*, a partire dalla possibilità di estendere oltre il limite di 18 “timbrature” annuali il diritto di partecipare come espositori ai mercatini stessi. L’attuale normativa è assurda, restrittiva, penalizzante per un settore che coinvolge migliaia di persone e di fatto non applicata se non a macchia di leopardo.

*Capo “Vendite occasionali su area pubblica” della l.r. n. 28/1999.

Rinvio di utenze e spese condominiali: la mia mozione al vaglio della Sala Rossa

Riscaldamento, acqua e COSAP: con il mio atto non chiedo sconti, ma una proroga delle scadenze a favore dei condomini torinesi. Auspico che il Consiglio voti compattamente a favore della mia proposta. Non parliamo di cifre stratosferiche, ma sarebbe in ogni caso un segnale positivo.

Dopo la discussione di ieri in Commissione, passa in Sala Rossa per il voto del Consiglio Comunale la mia mozione sul rinvio delle scadenze dei pagamenti delle utenze per i condomìni torinesi: un modo per dare respiro a soggetti che stanno attraversando, come e più di altri, una fase di difficoltà in seguito all’emergenza sanitaria. Auspico che i colleghi Consiglieri, Maggioranza compresa, votino compatti a favore di questo mio atto, che impegna la Giunta a porre sul tavolo delle Partecipate il tema del rinvio delle scadenze previste per i pagamenti delle utenze condominiali (essenzialmente riscaldamento e acqua) e ad accordare un analogo rinvio per il pagamento dei tributi di competenza locale (COSAP, precari edilizi). Le segnalazioni e le richieste che mi sono giunte in questo senso sono diverse. Ritengo doveroso dare un segnale: non parliamo di cifre stratosferiche, né sto chiedendo sconti di sorta: soltanto, un rinvio di qualche mese per evitare l’accumularsi di situazioni di morosità. 

Tundo, è di nuovo allarme stipendi

Nuove notizie di ritardi nell’erogazione delle spettanze mensili: ho presentato in Consiglio Comunale una nuova interpellanza sul tema. Chiederò conto della situazione e domanderò se l’Amministrazione intenda creare un apposito capitolo di bilancio per accogliere gli importi delle penali e destinarli alle famiglie con rimborsi o servizi alternativi.

Solito film: dopo il lockdown, torno a ricevere segnalazioni di ritardi e mancate erogazioni, da parte della ditta Tundo, delle spettanze mensili. Il riferimento è, in particolare, alle mensilità relative a gennaio e febbraio 2020, ma non mancano riferimenti ad altri emolumenti non versati. Una situazione che, visto il generale contesto di crisi, rende ancora più difficile la posizione economica di diversi dipendenti Tundo. Ho presentato una nuova interpellanza sul tema per chiedere se l’Amministrazione stia, e come, vigilando in merito a questi sospetti ritardi (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori) e quali misure si stiano studiando, anche eventualmente ricorrendo a strumenti di integrazione salariale, per scongiurare il ripetersi di situazioni già viste con il precedente appalto. Chiederò inoltre se l’Amministrazione intenda, come già lasciato intendere in occasione della discussione in Sala Rossa della mia precedente interpellanza, creare un capitolo di bilancio per accogliere gli importi delle penali da destinare alle famiglie con rimborsi o servizi alternativi.

Minisuk di corso Racconigi: nono “atto” in Sala Rossa

Torna l’abusivismo all’angolo con corso Vittorio Emanuele II dopo il periodo di lockdown, ho presentato una nuova interpellanza sul tema in Consiglio Comunale.

Porterò nuovamente in Sala Rossa il problema dell’abusivismo commerciale in corso Racconigi. Con la mia nuova interpellanza sul “minisuk” – nona della serie – chiederò nuovamente conto alla Giunta del gran numero di venditori abusivi nuovamente presenti, dopo il periodo di lockdown, tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II. Le auto e i furgoni degli abusivi sono presenti fin dalle prime ore del mattino; terminate le operazioni di spunta, sull’asfalto compaiono i teli della mercanzia esposta: una dinamica che si è ripresentata sabato scorso (6 giugno) dopo la fase di quarantena. All’Amministrazione chiederò di garantire la presenza della Municipale per l’intera giornata e, anche e soprattutto, se, dopo tre anni di parole, intenda finalmente risistemare l’area, possibilmente prevedendo, come richiesto più volte da molti residenti, nuovi posti auto.