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Via Reiss Romoli 122 sommersa dai rifiuti

Da area industriale e commerciale a discarica a cielo aperto: l’Amministrazione Appendino è assente, gli imprenditori della zona hanno posizionato di tasca propria telecamere di sicurezza. Senza esito le segnalazioni tramite app Junker da parte dei residenti di quest’area di Torino nord: chiediamo fototrappole, interventi di pulizia e misure efficaci, domani la mia interpellanza in Consiglio Comunale.

Sempre più simili a una discarica a cielo aperto: sono gli interni del civico 122 di via Reiss Romoli (Torino nord), dove hanno sede diverse imprese e attività commerciali. Dipendenti e clienti si trovano quotidianamente a dover evitare, nel loro passaggio, rifiuti di ogni tipo. Pare che i titolari di alcune delle aziende, dopo varie segnalazioni senza esito all’Assessorato, abbiamo provveduto di tasca propria a installare impianti di sorveglianza come elemento di deterrenza. Senza esito anche le numerose segnalazioni effettuate dai cittadini tramite la app Junker. La scarsa illuminazione (diversi sono i lampioni non funzionanti) peggiora la situazione. Chiediamo alla Giunta l’installazione di fototrappole per identificare i responsabili degli abbandoni non autorizzati e per risolvere il problema. Domani la discussione in Consiglio Comunale della mia interpellanza sul tema: mi aspetto risposte relative ai progetti dell’Amministrazione sull’area. Chiederò, inoltre, un intervento straordinario di pulizia.

Santa Giulia, le Forze dell’Ordine contengono la bomba epidemiologica

Ma per mesi l’Amministrazione ha dormito: le scorse settimane di assembramenti selvaggi e malamovida incontrollata non possono non avere avuto effetti sul diffondersi del contagio. Lo diciamo da sempre: in Vanchiglia serve un presidio fisso. Grazie agli agenti per l’intervento di ieri sera: adesso ci aspettiamo la presenza degli agenti nel quartiere anche stasera e domani, serate critiche prima che il Piemonte diventi Zona Arancione.

L’intervento in Santa Giulia, alla fine, è arrivato: tre giorni prima dello scattare della Zona Arancione, a pochi mesi dalla fine della Consiliatura Cinque Stelle. Esprimo il mio grande ringraziamento alle Forze dell’Ordine per l’intervento di ieri sera. Da sempre denunciamo che cosa accade, puntualmente tutti i weekend, in Vanchiglia, che è stata fino a ieri terra di nessuno. Difficile pensare che settimane di malamovida, di assembramenti incontrollati, di mancato rispetto delle norme anti-COVID non abbiano avuto un’influenza sul diffondersi del contagio. Adesso ci aspettiamo che i controlli non si fermino, ma proseguano in maniera serrata. Le ultime due serate di Zona Gialla e le temperature miti fanno prevedere un forte afflusso di persone, rendendo fondamentale la presenza di controlli. In zona, in vista della bella stagione e di un auspicabile rientro dell’emergenza, serve un presidio fisso. Lo chiediamo da tempo, lo ribadiamo oggi.

La Ferrovia delle Meraviglie e quel progetto del Politecnico che potrebbe farla rinascere

Ora è ufficiale, la Cuneo-Nizza è il “Luogo del Cuore” più amato dagli italiani secondo il sondaggio del FAI. Nel 2008 la Regione Piemonte commissionò al Politecnico di Torino uno studio per potenziare e valorizzare questa spettacolare ferrovia: un mio Ordine del Giorno in Regione ne chiede la realizzazione. Un’occasione da non perdere anche per mettere Torino al centro dell’intersezione tra corridoio renano-alpino e Torino-Lione e creare un volano di crescita per l’intera regione.

Ora è ufficialmente sancito dal sondaggio FAI: la Ferrovia delle Meraviglie è il Luogo del Cuore più amato dagli italiani. A maggior ragione, è doveroso e urgente tornare a valorizzarla al pieno delle sue potenzialità. Per valorizzare la tratta ferroviaria Torino-Cuneo-Nizza la Regione Piemonte aveva commissionato al Politecnico di Torino, nel 2008, uno studio nell’ambito del Progetto Alcotra.

Sul tema è in attesa di essere discusso in Consiglio Regionale del Piemonte un mio Ordine del Giorno che chiede di recuperare quel progetto, che potrebbe contribuire a un nuovo rilancio di questo pezzo di storia ferroviaria e turistica del nostro Piemonte. Con il mio atto chiedo inoltre l’istituzione di un tavolo regionale di discussione affinché il progetto si possa realizzare. Con l’approvazione di questo mio atto, il Consiglio Regionale dimostrerebbe di aver compreso il valore (storico, turistico, culturale e anche economico) della Ferrovia delle Meraviglie, che tanto cara è ai nostri concittadini. 

La valorizzazione della tratta Torino-Cuneo-Nizza è inoltre strettamente legata a un aggiornamento delle reti transeuropee TEN-T e in particolare del corridoio renano-alpino, che unisce nord e sud Europa, passando da Arona, Domodossola, Santhià, Torino, Cuneo per poi proseguire fino a Marsiglia. Un tassello fondamentale affinché Torino diventi crocevia strategico e nodo imprescindibile tra l’asse est-ovest (di cui la Torino-Lione è un tratto) e quello nord-sud.

La proposta di aggiornamento di questo corridoio transeuropeo con l’individuazione di un nuovo ramo passante per Torino promuoverebbe anche il trasporto merci regionale e diventerebbe volano per la crescita economica di diversi territori finora esclusi da questa opportunità e da queste direttrici.

Giusto l’impegno degli Agenti di Viaggio contro l’abusivismo

Porterò il tema in Consiglio Regionale: la normativa regionale sia chiara.

Sostengo la battaglia degli Agenti di Viaggio contro fenomeni di abusivismo che rischiano di mettere ulteriormente in ginocchio un settore colpito in maniera devastante dalla crisi. M.A.A.V.I. (Movimento Autonomo delle Agenzie di Viaggio Italiane), al quale fanno riferimento moltissimi Agenti di Viaggio in Italia e in Piemonte, ha appena annunciato l’introduzione di un proprio Pool Anti-Abusivismo. Chi – senza possedere una licenza e senza garantire assicurazioni a protezione a chi viaggia – organizza viaggi per conto terzi a scopo di lucro commette un illecito. Giusta la richiesta, rivolta anche alla Giunta Regionale con una lettera inviata da M.A.A.V.I. al Presidente Alberto Cirio e all’Assessora Poggio, di maggiore chiarezza anche a livello normativo. Un mercato con regole certe è una condizione per consentire, a emergenza terminata, una pronta ripresa del comparto. A maggior ragione in una fase di grande crisi, con ristori spesso non sufficienti, urge garantire il pieno rispetto delle regole. Porterò il tema in Consiglio Regionale.

Benzinai, crollo del venduto negli ultimi dodici mesi: anche per questo non avrebbe avuto senso ripristinare la ZTL

Le erogazioni di carburante sono calate in Piemonte, in un anno di pandemia, di quasi un terzo: alla luce di questi dati, difficile vedere nella riattivazione della ZTL, come richiesto da voci ambientaliste a Torino, la soluzione al problema dell’inquinamento.

I benzinai del nostro Paese fanno registrare, secondo alcune stime, un crollo del numero di litri di carburante erogati: dal 25% al 30% a livello nazionale, con picchi che superano il 70% presso i distributori autostradali; le cifre scorporate per il solo Piemonte non sono migliori (fonti interne a uno dei marchi leader del mercato quantificano il calo in un preoccupante 27%). Coprifuoco notturno e spostamenti tra regioni non consentiti fanno il resto. Diventa difficile, dati alla mano, pensare che, se gli indici dell’inquinamento non sono migliorati rispetto a un anno fa, questo dipenda dal traffico veicolare privato. Alcune realtà ambientaliste hanno richiesto a gran voce, nelle ultime ore, la riattivazione della ZTL a Torino, per ragioni connesse alla qualità dell’aria. Credo che – di fronte a una situazione di emergenza che dura da un anno, a modifiche sostanziali nelle nostre abitudini di vita e alla crisi profondissima di tante attività del centro – sia necessario abbandonare, su questo tema, ogni approccio ideologico. La ZTL deve rimanere sospesa fino alla fine dell’emergenza.