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Opposizioni in Consiglio Regionale: “Chiederemo conto a Caucino dell’attività censoria nei nostri confronti”

“Apprendiamo dagli organi di informazione che l’Assessora regionale Chiara Caucino avrebbe inviato una email perentoria a decine di dipendenti regionali nella quale avrebbe precisato: ‘ogni qualvolta pervenga ai settori di vostra responsabilità una richiesta relativa a qualsivoglia informazione attinente alle materie di competenza, fatta da soggetti come esponenti di partiti, consiglieri regionali e simili, di maggioranza e opposizione, è strettamente necessario sottoporre tali istanze a valutazione preventiva della scrivente per il tramite dell’Ufficio di Comunicazione’, censura che francamente troviamo ingiustificata e inspiegabile” – dichiarano i Presidenti dei Gruppi di Opposizione in Consiglio regionale.

“L’Articolo 19 dello Statuto del Consiglio regionale – proseguono i Presidenti – norma il diritto di accesso agli atti dei Consiglieri ai fini dell’espletamento del proprio mandato e consente loro di richiedere e ottenere, senza filtri, ‘le informazioni, i dati, i documenti e i provvedimenti, compresi gli atti in essi richiamati, connessi con l’attività della Regione’. Non ci spieghiamo in uno scambio di informazioni trasparente a che cosa potrebbe servire, quindi, l’intervento di controllo dell’Assessora Caucino sia sull’Opposizione che sulla Maggioranza”.

“A pensar male – concludono le Opposizioni – dovremmo supporre che la gestione di questi due anni di legislatura non sia stata improntata alla correttezza e al rispetto del ruolo delle Opposizioni e ci convincono poco le affrettate precisazioni di un’imbarazzata Caucino, alla quale chiederemo conto in Aula delle disposizioni date”.

Raffaele Gallo (Pd)
Sean Sacco (M5S)
Francesca Frediani (Movimento 4 ottobre)
Marco Grimaldi (Luv)
Mario Giaccone (Lista Monviso)
Silvio Magliano (Moderati)

Il grido di aiuto delle Associazioni culturali e di Terzo Settore

La Città di Torino faccia di tutto per venire incontro con sgravi e rilevanti facilitazioni a queste realtà, messe alle corde da un anno di sostanziale inattività: se le Associazioni chiudono i battenti, il danno è di tutti. Servono ulteriori e nuove forme di sostegno per permettere loro di sopravvivere. Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’argomento.

Sostegno, sostegno, sostegno. Non c’è altro modo per permettere alle Associazioni culturali e di Terzo Settore del nostro territorio di non soccombere dopo un anno di crisi durissima, dodici mesi nei quali portare avanti le normali attività è stato a tratti impossibile. La Città di Torino intervenga subito prorogando l’abbattimento dei canoni di concessione a favore delle realtà che usufruiscono delle sue strutture. 

Sgravi sulle concessioni e sulle tasse comunali sono fondamentali per dare respiro all’intero comparto. Non possiamo permetterci una moria di Associazioni Culturali, ritrovandoci in un prossimo futuro con una platea di Associazioni ridotta di un quarto, di un terzo, della metà.

La Giunta ha affermato a verbale, rispondendo al mio quesito, che la delibera con la quale lo scorso anno fu concessa una riduzione pari al 90% dei canoni relativi ai periodi di chiusura forzata e pari al 30% per le fasi di calo dell’attività sarà in automatico prorogata, a favore dei conduttori e concessionari di immobili e di impianti sportivi di proprietà comunale, quest’anno: mi assicurerò che ciò avvenga. Le Associazioni stanno facendo registrare non solo un crollo delle attività svolte, ma anche un proporzionale crollo del numero degli associati, con le conseguenze anche economiche che possiamo immaginare. La Giunta si metta al lavoro.

Tutto fa pensare che l’emergenza continuerà nei prossimi mesi. Il mondo dell’Associazionismo si costruisce in tempi lunghi e rischia di essere abbattuto in tempi brevi dalle difficoltà. Evitiamo che si creino situazioni estreme, come i casi da me conosciuti di Presidenti che hanno chiesto personalmente prestiti per dare respiro alla propria Associazione in un momento di difficoltà.

La richiesta dei Moderati: utilizzare il personale ostetrico per vaccinare contro il Covid-19

In questa fase sarebbe fondamentale il contributo di questa categoria professionale, che però non è al momento coinvolta nella campagna vaccinale. Già presentata un’interrogazione a risposta urgente in Consiglio Regionale per chiederne l’impiego, come già avviene in Liguria, Puglia e Veneto. A più riprese la Giunta ha lamentato carenza di personale.

Il personale ostetrico sia impegnato anche in Piemonte nella campagna vaccinale anti Covid-19: questa la richiesta dei Moderati a Palazzo Lascaris. Già presentata in Consiglio, a riguardo, un’interrogazione a risposta urgente. La terza ondata pandemica sta entrando nella sua fase più drammatica e mai come in questo momento urge accelerare la campagna vaccinale. Più volte questa Giunta ha lamentato carenza di personale: non vediamo perché non avvalersi di una categoria che possiede tutta la necessaria professionalità per questo tipo di funzione.

In Regioni come la Liguria, la Puglia e il Veneto il personale ostetrico è già attualmente impegnato nella campagna vaccinale. Anche il Piemonte può e deve seguire la stessa strada. La professione ostetrica non è al momento compresa tra le figure sanitarie coinvolte nell’esecuzione dei vaccini e la stessa Federazione Nazionale Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO) ha ripetutamente richiesto un coinvolgimento del personale ostetrico: il Piemonte risponda presente.

Onorevole Giacomo Portas – Leader dei Moderati.  
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Carlotta Salerno – Coordinatrice Provinciale dei Moderati.

Torino Zona Rossa: si sospenda immediatamente la Zona Blu

Chiediamo inoltre che la sospensione scatti in automatico nel caso in cui la Zona Rossa si attivi nuovamente in futuro.

Siamo in Zona Rossa: chiedo pertanto che si sospenda immediatamente la validità della Zona Blu del posteggio a pagamento. Chiedo inoltre che il Comune disponga che la gratuità del posteggio su strada su tutto il territorio cittadino si applichi automaticamente nel caso in cui la Zona Rossa scatti nuovamente in futuro, cosa che non ci auguriamo assolutamente. Le condizioni oggettive che hanno portato alla giusta decisione di sospendere, come da me richiesto, la sosta a pagamento nei mesi passati si stanno, purtroppo, verificando di nuovo. Vogliamo evitare che i mezzi pubblici tornino a essere affollati oltre un livello gestibile. Le tante richieste che, in questo senso, ci stanno arrivando da parte di cittadini ci fanno pensare che questo pensiero sia condiviso da molti: la Giunta Appendino prenda atto e agisca di conseguenza.

Corso Marconi sia sicuro e accessibile: a quando la “piazza” di fronte alla Scuola Manzoni?

Questo nuovo spazio pedonale è stato a più riprese promesso dall’Amministrazione insieme alla pedonalizzazione dei due controviali tra corso Massimo d’Azeglio e via Madama Cristina. Domani in Consiglio Comunale la mia interpellanza sul tema: chiederò inoltre novità sulla mappatura delle barriere architettoniche e quali siano i progetti della Giunta per tutta la zona.
Alunni e genitori dell’Istituto Comprensivo Manzoni la chiedono a gran voce insieme agli insegnanti; la stessa progettualità del Torino Mobility Lab la prevedeva: quando vedremo la pedonalizzazione dei due controviali di corso Marconi? Quando sarà inaugurata la “piazza”, cioè l’area pedonalizzata di fronte alla scuola Manzoni, a disposizione della cittadinanza? Gli insegnanti chiedono inoltre di poter usufruire di un tratto di controviale per fini ludici e didattici. 
Ma l’Amministrazione – che di questo progetto è sempre stata promotrice, così come della sperimentazione Scuola Car-Free – non ha ancora provveduto a mettere in sicurezza l’area. La Scuola Manzoni non è ancora stata messa nelle condizioni, dunque, di poter utilizzare lo spazio antistante per i propri alunni. 
Si discute domani in Consiglio Comunale la mia interpellanza per sapere se siano di prossima realizzazione la “piazza” e lo spazio pedonale tra corso Massimo d’Azeglio e via Madama Cristina. Chiederò inoltre se sia stata portata a compimento l’opera di mappatura delle barriere architettoniche in zona. Infine, dal momento che la realizzazione del progetto artistico previsto per la carreggiata centrale del corso ha recentemente ricevuto parere contrario dalla Soprintendenza, chiederò se quest’ultima sia stata coinvolta e interpellata dall’Amministrazione già in una fase antecedente all’avvio della realizzazione e ancora, in generale, quale sia il futuro di un’area che ha visto, recentemente, progetti di realizzazione di un parcheggio sotterraneo, pedonalizzazioni temporanee, nuove piste ciclabili e altri progetti ancora.