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Violazioni giornaliere dei divieti di transito nei pressi dell’istituto Palmieri

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

– nei tratti di strada di via Collegno e di via Palmieri compresi tra via Avigliana e via Cavalli è in vigore, negli orari compresi tra le ore 8.00 e le ore 8.25 e tra le ore 16.00 e le ore 16.25, il divieto di transito al traffico veicolare, in concomitanza con l’ingresso e l’uscita degli alunni che frequentano l’Istituto Comprensivo Palmieri (che ha sede in via Pietro Palmieri, 58);

RILEVATO CHE

– vi sono automobilisti che non rispettano il divieto (peraltro segnalato da appositi cartelli), creando situazioni di potenziale pericolo, come testimoniato anche dai residenti;

CONSIDERATO CHE

– i cittadini lamentano che, pur essendo l’Amministrazione Comunale già stata informata in passato di tale criticità, non si sia ancora attivata per la risoluzione del problema;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. quali siano le ragioni per le quali la Giunta Comunale non abbia ancora attuato azioni utili a far rispettare, nei fatti, il divieto di transito;
2. come la Giunta Comunale intenda intervenire per garantire più sicurezza agli alunni dell’Istituto Comprensivo Palmieri (nonché a coloro che li accompagnano a scuola e ai residenti), in quali modi intenda farlo e in quali tempistiche;

Criticità nell’area mercatale di Porta Palazzo

INTERPELLANZA: “CRITICITA’ NELL’AREA MERCATALE DI PORTA PALAZZO” PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 14 MARZO 2016.

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

– l’area mercatale di Porta Palazzo, che il suo stesso sito internet descrive come “anima del quartiere e luogo d’incontro di culture e di folklore”, propone un’offerta ampia e variegata: dal mercato all’aperto (ortofrutta, alimentari, calzature, abbigliamento, casalinghi e piante) ai padiglioni coperti (che ospitano il mercato ittico), dal Mercato V Alimentare (salumi, formaggi, pasta fresca, panetteria, sementi, alimenti per animali) al Mercato dell’Orologio (carni, salumi, formaggi) al Centro Palatino (abbigliamento e calzature);

RILEVATO CHE

– l’intera area risulta degradata e sporca;
– sul corso Regina Margherita si accumulano i carretti, spesso arrugginiti e fatiscenti, lasciati dagli operatori;
– lungo i muri e sui marciapiedi, insozzati da incivili, si respirano odori nauseabondi;
– operatori e utenti del mercato lamentano il mancato rispetto delle distanze tra i vari banchi e l’ostruzione dei passaggi che dovrebbero essere per legge adibiti al transito delle persone disabili che si spostano in carrozzina;
– nel novembre del 2015 la Giunta Comunale aveva indetto un bando di gara pubblico per l’assegnazione quadriennale dell’area coperta dei “Bastioni”, bando che prevedeva per questa struttura di circa 2.700 mq di superficie utilizzabile un utilizzo esclusivo come rimessaggio dei carretti e dei mezzi utilizzati per l’attività di vendita;
– molti degli operatori del mercato dichiarano di sentirsi, da anni, abbandonati dalle Istituzioni;

CONSIDERATO CHE

– il bando sopracitato è andato deserto, secondo i venditori a causa di un canone di locazione eccessivo (42.300,00 euro/anno);
– tra le misure suggerite dagli operatori del mercato rientrano le seguenti:
• disinfestazione di tutta l’area che ospita il mercato,
• più passaggi da parte degli operatori di Amiat,
• introduzione da parte dell’Amministrazione comunale di un periodo di prova di almeno 12 mesi con l’inserimento dell’obbligo per tutti gli operatori di posteggiare il proprio carretto all’interno della struttura prima di una nuova indizione di un eventuale prossimo bando;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. come e in quali tempistiche la Giunta Comunale intenda ripristinare accettabili condizioni di decoro e di igiene nell’area in oggetto;
2. se e in quali tempistiche la Giunta Comunale preveda di intervenire per regolarizzare il deposto dei carretti all’interno della struttura denominata “Bastioni” e se intenda prendere in considerazione l’opportunità suggerita dagli operatori del mercato introducendo un periodo di prova;
3. come e in quali tempistiche la Giunta Comunale intenda far rispettare le distanze tra i banchi e garantendo così accessibilità e fruizione anche agli utenti che si muovono in carrozzina.

Precoce ingiallimento delle lapidi in marmo presso il Cimitero Monumentale

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

– in data 24 maggio 2000 Rosina Musarra, deceduta il 21 maggio 2000, è stata tumulata nel Cimitero Monumentale – Ampliazione 7 campo A scomparto 164-DI fascia loculo 1 fila 1;

– nella stessa data è stato acquistato nello scomparto 164- Di fascia il loculo 2 fila 1 per lo spostamento, avvenuto in data 3 giugno 2000, della salma di Lorenzo Milazzo, marito di Rosina Musarra. Lo spostamento è stato richiesto da Renzo Milazzo (il figlio) nella posizione adiacente alla precedente: quindi da Amp 7 H scop 25 loc 28 fila 2 colonna 3 a Monumentale – Ampliazione 7 campo A scomparto 164-DI fascia loculo 2 fila 1;

– entrambe le salme sono dunque tumulate al livello più prossimo al terreno;

– il costo totale delle due operazioni (tumulazione di Rosina Musarra e spostamento della salma di Lorenzo Milazzo) è stato pari a circa 7.258 euro (esattamente euro 3.448,64 + euro 3.810,16);

RILEVATO CHE

– a partire dal 2010 circa, quindi in appena 10 anni, le fondamenta della struttura cominciano a non tenere più, causando infiltrazioni di umidità, penetrate dal terreno e divenute presto visibili sui marmi e su tutta la struttura;

– l’umidità sta rovinando il marmo delle lapidi e il basamento della struttura, anch’esso realizzato in marmo, oltre che, naturalmente, i feretri ivi custoditi;

– la presenza stessa delle infiltrazioni di umidità è un indizio del fatto che i lavori di coibentazione e isolamento della costruzione nella quale sono ospitati i loculi non sono stati eseguiti a regola d’arte;

– il marmo delle lapidi è visibilmente, irreversibilmente e precocemente ingiallito a causa delle suddette infiltrazioni; polvere di marmo caduta dalle due lapidi si accumula al suolo;

CONSIDERATO CHE

– due differenti perizie, una privata effettuata dal perito Alessandro Chiabotto, e una pubblica eseguita dalla Sezione I Civile del Tribunale di Torino, confermano in maniera sostanzialmente concorde i danni e le pessime condizioni attuali dei due loculi;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

– se siano a conoscenza della situazione di precoce degrado di questa e, verosimilmente, di altre strutture, nella stessa area o altre aree, del cimitero;

– se sì, quali misure si stiano prendendo per risolvere o per lo meno arginare il problema;

– se, come ed entro quali termini intendano venire incontro alla richiesta del cittadino, che chiede che le due salme siano spostate in altri loculi di pari pregio e non più al livello più prossimo al terreno, ma a quello successivo (ad altezza uomo), a spese del Comune di Torino (non è praticabile, invece, la sostituzione dei marmi, poiché si rischierebbe di trovarsi nella medesima situazione fra pochi anni).

Silvio Magliano

La nuova pista ciclabile invade il marciapiede: pericolo per i pedoni e per i ciclisti

Il sottoscritto Consigliere Comunale
PREMESSO CHE
– l’area mercatale di piazza Santa Giulia continua a essere rovinata dalla sporcizia e dal degrado;
– le mattine successive alle notti di movida la superficie della piazza è puntualmente insozzata dalle immondizie: dalle cartacce ai bicchieri di plastica, dalle bottiglie di vetro rotte alle macchie di vomito e urina sulle facciate degli edifici e sui marciapiedi;
– questa situazione risulta particolarmente problematica durante le mattine di mercato, tanto che sia i residenti che gli ambulanti sono stati costretti in più occasioni a ripulire la piazza e le vie di quel quartiere dall’immondizia abbandonata dai frequentatori dei locali;
– questa situazione è stata più volte denunciata sia dai residenti che dagli operatori mercatali alle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine;
– anche il fenomeno dello spaccio continua a dilagare sul territorio;
RILEVATO CHE
– gli operatori del mercato, in particolare, sono costretti a iniziare la giornata lavorativa in condizioni igieniche precarie, ma la situazione è spiacevole per tutta la cittadinanza;
– l’Assessore Enzo Lavolta, in risposta a una precedente interpellanza presentata dallo scrivente, aveva suggerito di  anticipare e potenziare il servizio di pulizia in quell’area, incrementando contestualmente l’impiego di spazzatrici e getti d’acqua (soluzione utilizzata in via sperimentale con successo nel quartiere San Salvario);
CONSIDERATO CHE
– molti dei residenti hanno la percezione di un controllo sul territorio non sufficiente da parte delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
1. se la Giunta Comunale intenda intervenire con azioni mirate al fine di dare risposte concrete alla cittadinanza restituendo piazza Santa Giulia e dintorni a un’accettabile condizione di decoro;
2. quali siano le ragioni per le quali non sia stato ancora messo in atto il piano sperimentale di potenziamento delle operazioni di pulizia annunciato dall’Assessore Enzo Lavolta in occasione della risposta all’interpellanza mecc. n. 2015 05366/002, avente come oggetto: “Condizioni indegne di Piazza Santa Giulia e dintorni dopo la festa di Halloween”, discussa nel Consiglio Comunale del 23/11/2015;
3. in quali tempistiche si preveda di normalizzare la situazione descritta in narrativa.
Silvio Magliano

Riscossione dell’imposta di soggiorno

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

– con la deliberazione n. mecc. 2012 00174/013 del 27/02/2012 il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento n. 349 per l’applicazione dell’imposta di soggiorno (in base alle disposizioni previste dall’art. 4 d. lgs. n. 23/2011); con successive deliberazioni sono state apportate alcune modifiche al Regolamento stesso e aggiornate le tariffe; per disposizione legislativa, l’imposta è destinata a finanziare gli interventi in materia di turismo compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché i relativi servizi pubblici locali;
– l’imposta si applica a ogni alloggiamento (ossia per ogni persona e per ogni soggiorno), fino ad un massimo di 4 o 7 pernottamenti consecutivi, con riferimento alla tipologia delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere che si trovano nel territorio del Comune di Torino richiamate nell’art. 1 del Regolamento n. 349;
– è soggetto all’imposta chi alloggia nelle strutture ricettive che si trovano nel territorio della città di Torino e non risulta iscritto all’anagrafe del Comune di Torino;
– la misura dell’imposta è graduata e commisurata con riferimento alle varie tipologie ricettive tenuto conto delle caratteristiche e dei servizi offerti, nonché del conseguente prezzo del soggiorno; essa è applicata all’atto del pagamento della prestazione alberghiera, per ciascuno periodo di pagamento (ossia per ogni trimestre) fino ad un massimo di 4 pernottamenti consecutivi nelle strutture ricettive rientranti nelle tipologie alberghi e B&B e 7 pernottamenti consecutivi nelle strutture ricettive rientranti fra le tipologie alberghi residenziali, case per ferie, case appartamenti vacanze, residence, campeggi e ostelli, affittacamere e immobili occasionalmente usati a fini ricettivi di cui alla L. R. n. 31/1985;
– è previsto un elenco di soggetti esenti dal pagamento dell’imposta;
– i gestori delle strutture ricettive sono tenuti a:
• informare i propri ospiti dell’applicazione, entità ed esenzioni dell’imposta di soggiorno;
• riscuotere l’imposta, rilasciandone quietanza, emettendo una semplice ricevuta nominativa al cliente (conservandone copia) oppure inserendo il relativo importo in fattura indicandolo come “operazione fuori campo IVA”;
• Nel caso di rifiuto da parte dell’ospite alla corresponsione dell’imposta, il gestore della struttura deve fargli sottoscrivere una dichiarazione e trasmetterla all’Ufficio Imposta di Soggiorno del Comune di Torino;
• Nel caso in cui l’ospite si rifiuti anche di compilare e sottoscrivere la dichiarazione, sarà cura del gestore redigere e firmare la dichiarazione sostitutiva di notorietà in cui si dia evidenza della circostanza e si riportino i dati del cliente;
• conservare tutta la documentazione relativa all’imposta di soggiorno per almeno 5 anni;
• effettuare l’invio telematico della dichiarazione dell’imposta entro quindici giorni dalla fine di ciascun trimestre solare (entro il 15 gennaio, 15 aprile, 15 luglio, 15 ottobre di ogni anno) comunicando il numero di coloro che hanno pernottato nel trimestre precedente, con espressa indicazione di quelli esenti, ed il numero di notti di permanenza. La dichiarazione trimestrale va presentata anche se per il periodo considerato non ci sono stati pernottamenti o ci sono stati pernottamenti di soggetti esenti dal pagamento dell’imposta;
• versare le somme riscosse entro quindici giorni dalla fine di ciascun trimestre solare per non incorrere nelle sanzioni penali (reato di peculato per appropriazione di denaro pubblico spettante ad una pubblica amministrazione, nella specie il Comune di Torino);

RILEVATO CHE

– l’art. 5 Regolamento n. 349 (rubricato “obblighi di comunicazione”) stabilisce che il gestore della struttura ricettiva comunica al Comune ovvero al soggetto incaricato della riscossione, entro quindici giorni dalla fine di ciascun trimestre solare, il numero di coloro che hanno pernottato nel corso del trimestre precedente con espressa indicazione di quelli esenti, nonché il relativo periodo di permanenza; la comunicazione è trasmessa per via telematica mediante procedure informatiche definite dall’Amministrazione; la comunicazione potrà essere accompagnata anche da un modulo cartaceo; il gestore della struttura ricettiva è tenuto a far compilare, all’ospite che si rifiuti di versare l’imposta, l’apposito modulo predisposto dall’Amministrazione Comunale e trasmetterlo all’Ufficio competente presso la Direzione Tributi del Comune; in caso di rifiuto anche della suddetta compilazione da parte dell’ospite, il gestore dovrà segnalare l’inadempienza, mediante modulo specifico predisposto dall’Amministrazione Comunale;
– l’art. 8 Regolamento n. 349 (rubricato “sanzioni”) stabilisce che le violazioni al Regolamento sono punite con le sanzioni amministrative irrogate sulla base dei principi generali dettati, in materia di sanzioni tributarie, dai dd. llgs. 18 dicembre 1997, n. 471, n. 472 e n. 473, nonché secondo le disposizioni del presente articolo; per l’omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta di soggiorno da parte di chi alloggia nelle strutture ricettive si applica la sanzione amministrativa pari al trenta per cento dell’importo non versato, ai sensi dell’art. 13 d. lgs. n. 471/1997; il soggetto passivo che si rifiuti di versare l’imposta è tenuto a compilare, sottoscrivere e restituire al gestore della struttura ricettiva l’apposito modulo predisposto dall’Amministrazione Comunale; il rifiuto anche della compilazione del suddetto modulo è soggetto alla sanzione amministrativa da € 25 a € 500 ai sensi dell’art. 7 bis d. lgs n. 267/2000; per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione alle prescritte scadenze, ovvero per l’omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta alle prescritte scadenze, ovvero per la violazione degli obblighi di cui all’art. 5, cc. 2 e 3, da parte del gestore della struttura ricettiva, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da € 25 a € 500, ai sensi dell’art. 7 bis d. lgs. n. 267/2000; al procedimento di irrogazione della sanzione si applicano le disposizioni della l. n. 689/1981. Sono fatte salve le sanzioni penali previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia, in particolare in relazione all’appropriazione di denaro spettante alla pubblica amministrazione;

CONSIDERATO CHE

– la Pubblica Amministrazione svolge l’attività diretta alla cura degli interessi pubblici, in base alla legge e nel rispetto dei fini dalla stessa (legge) predeterminati, informando la propria azione agli inderogabili principi di legalità, tempestività, buon andamento e imparzialità;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. i dati complessivi riferiti alla riscossione di tale imposta riferiti agli anni 2012, 2013, 2014 e 2015;
2. negli stessi anni, se siano stati effettuati controlli (e quanti) e quante sanzioni siano state comminate da parte della Divisione Tributi e Polizia Municipale ex artt. 5 c.1, art. 6 c. 3 e art. 8 c. 4 Regolamento n. 349 (trasmissione della comunicazione e omesso, ritardato, parziale versamento dell’imposta da parte del gestore);
3. avendo ricevuto notizia di recenti accertamenti (secondo semestre 2015) da parte della Polizia Municipale su segnalazione della Divisione Tributi per infrazioni commesse dai gestori delle strutture ricettive in periodi riferiti agli anni 2013 e 2014, si chiede conferma di tale accaduto; in caso affermativo, si domandano i dati completi (numero strutture ricettive coinvolte e importi degli omessi/ritardati versamenti e/o comunicazioni) riferiti a tali accertamenti, le motivazioni di tale intervento tardivo e se siano stati presi provvedimenti a carico dei dirigenti e funzionari per l’omesso o comunque non tempestivo controllo.

Silvio Magliano