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INTERPELLANZA- Intervento della Divisione Tributi a mezzo della Polizia Municipale presso il locale “Bene Così Rock Burger”

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– l’articolo 97 della Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce i principi di legalità, buon andamento ed imparzialità quali principi fondamentali ai quali si deve informare l’attività della pubblica amministrazione;

– lo Statuto dei diritti del contribuente (Legge. n. 212/2000) sancisce i diritti del contribuente ed i corrispondenti doveri dei pubblici uffici specificando nell’articolo 10 che i rapporti tra le parti debbano essere fondati sul principio della collaborazione e della buona fede;

– il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. n. 62/2013) nell’articolo 3 (rubricato “principi generali”) precisa che “Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l’interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare. Il dipendente rispetta altresì i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi […].”;

– il Codice di comportamento della Città di Torino (deliberazione della Giunta Comunale del 31 dicembre 2013) si pone su una linea di continuum normativo integrando il dettato del codice di cui punto precedente e specificando i doveri dei dipendenti della Civica Amministrazione torinese;

RILEVATO CHE

– il 6 maggio 2015 il titolare del locale in epigrafe presentava ricorso avverso avviso di pagamento relativo alla tassa rifiuti 2015 e all’udienza dell’11 aprile 2016 la Commissione Tributaria Provinciale emetteva ordinanza n. 763/2016 con cui ordinava al Comune di eseguire un sopralluogo presso il locale onde definire la vicenda (stabilire se fosse bar o ristorante);

– a metà aprile 2016 agenti in forza presso il Nucleo Tributi effettuavano due sopralluoghi presso il locale in oggetto;

– a questi ne seguiva un terzo in data 27 aprile 2016 ore 11:15 2016 05212/002 2 (svolto secondo le tempistiche e le modalità di cui all’articolo 73 comma 2 Decreto Legislativo n. 507/1993, all’articolo 11 comma 2 Regolamento TARSU, all’articolo 1 comma 693 Legge n. 147/2013, all’articolo 10 Regolamento entrate tributarie). Di tali accessi veniva redatta documentazione scritta e fotografica;

– in data 3 giugno 2016 ore 21 circa, agenti del Nucleo Polizia Amministrativa della Polizia Municipale si presentavano presso lo stesso locale per eseguire un ulteriore sopralluogo ed anche in questo caso veniva redatta documentazione scritta e fotografica;

– in esito all’udienza innanzi alla C.T.P. del 20 giugno 2016 il titolare del locale in oggetto, che si vedeva soccombente, esercitava il diritto di accesso agli atti presentando apposita domanda presso gli uffici del Comando Polizia Municipale con sede in via Bologna 74;

– in data 7 settembre 2016 veniva consegnata al richiedente copia degli atti e degli accertamenti svolti dalla Polizia Municipale. Egli notava che nella nota di deposito documenti alla C.T.P., sottoscritta dal Direttore della Divisione Tributi dott. Lubbia, veniva indicato unicamente il sopralluogo del Nucleo Polizia Amministrativa, non citando i sopralluoghi precedentemente svolti dal Nucleo Tributi (avvenuti in presenza dei titolari dell’attività). Pertanto, non era presente la documentazione redatta il 27 aprile 2016 dagli agenti del Nucleo Tributi ma solo il verbale di sopralluogo compilato dai componenti del Nucleo Polizia Amministrativa il 3 giugno 2016. Inoltre, le fotografie allegate non potevano essere quelle scattate dal Nucleo Polizia Amministrativa poiché il sopralluogo si era svolto in orario serale, mentre le foto erano chiaramente state scattate in pieno giorno;

– in data 18 ottobre 2016 nel primo pomeriggio (ore 14/14:30 circa) tre componenti del Nucleo Polizia Amministrativa si recavano, in borghese, presso il locale ove venivano riconosciuti dal titolare; egli chiedeva loro se avessero da svolgere ulteriori verifiche e loro negavano allontanandosi immediatamente;

– non soddisfatto di quanto ricevuto dai pubblici uffici e ritenendo che mancassero dei documenti utili ai fini della definizione della pratica, in data 23 settembre 2016 il titolare dell’attività presentava una seconda richiesta di accesso agli atti sperando che, almeno questa volta, gli venisse fornita la documentazione completa. Egli, dopo metà ottobre, contattava l’ufficio rilascio atti del Corpo di P.M. da cui gli dicevano che non riuscivano a fornirgli documentazione ulteriore rispetto a quanto già dato nel precedente accesso agli atti. Il 20 ottobre 2016 ed il 24 ottobre 2016 veniva contattato telefonicamente dal signor Castagnella (Responsabile Nucleo Tributi) che forniva motivazioni in merito alla procedura e lo invitava ad un chiarimento presso il proprio ufficio. L’incontro avveniva il 25 ottobre 2016 ore 10:30 circa, ma non venivano fornite indicazioni utili;

CONSIDERATO CHE

la Pubblica Amministrazione svolge l’attività diretta alla cura degli interessi pubblici, in base alla legge e nel rispetto dei fini dalla stessa predeterminati, informando la propria azione agli inderogabili principi di legalità, tempestività, buon andamento e imparzialità;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) come si siano svolti realmente i fatti e perché la Polizia Municipale abbia ritenuto di eseguire un ulteriore sopralluogo ad opera di un secondo Nucleo (considerando che si potevano ritenere esaustive le risultanze di quelli svolti dal Nucleo Tributi) e se sia normale che per accertamenti di natura amministrativa presso la stessa attività commerciale sia necessaria una serie di sopralluoghi di due diversi Reparti della Polizia Municipale, magari l’uno all’insaputa dell’altro, e quante volte ciò sia capitato in relazione a tutte le attività controllate (nel 2015 e anno in corso);

2) se in questo stillicidio di controlli riferiti allo stesso locale non si ravvisi una violazione dei fondamentali principi di imparzialità, efficacia, efficienza ed economicità della P.A.;

3) anche volendo ritenere legittimi i numerosi sopralluoghi/ispezioni, si chiede perché nella documentazione depositata dal Direttore della Divisione Tributi presso la C.T.P. (nota deposito atti rep. 76) non vi sia traccia dei sopralluoghi svolti dal Nucleo Tributi e se tale omissione non configuri un’irregolarità giuridicamente apprezzabile; considerando che i pubblici uffici ex lege non devono perseguire con discrezionalità obiettivi predefiniti ma devono agire secondo il principio di imparzialità nell’accertamento dei fatti;

4) in quale occasione e da chi sia stata scattata la fotografia doc 12 allegata dalla Divisione Tributi del Comune alla nota deposito documenti alla Commissione Tributaria Provinciale ma non rientrante né nella documentazione dei sopralluoghi del Nucleo Tributi né del Nucleo Polizia Amministrativa. E’ lecito che in sede di controversia possa essere allegata documentazione fotografica non derivante da accessi formali e ufficiali presso l’attività?

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Polo Museale della Cittadella: creazione di un sito archeologico a cielo aperto

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO

  • che è prevista, come riportato anche da organi di stampa, la creazione di un “Polo museale della Cittadella” comprendente il Maschio della Cittadella, il Museo Pietro Micca con la sua rete di gallerie, il forte sotterraneo del Pastiss, il Cisternone e i ritrovamenti archeologici di corso Galileo Ferraris;

RILEVATO

  • che a seguito dell’apertura del cantiere per la creazione del parcheggio interrato di corso Galileo Ferraris sono venuti alla luce reperti archeologici facenti parte dell’ex Cittadella di Torino, risalente ai secoli XVI-XVIII, quali per esempio la “Mezzaluna degli Invalidi” del XVII secolo;

CONSIDERATO CHE

  • tali ritrovamenti rappresentano, oltre al Maschio, le uniche opere superficiali attualmente visibili dell’ex Cittadella;
  • i resti archeologici si collocano lungo il “boulevard pedonale” da realizzarsi sulla copertura del parcheggio;
  • l’accesso ai ritrovamenti, una volta coperti, sarebbe possibile esclusivamente tramite una scala; – non è prevista la realizzazione di un ascensore;
  • di fatto la fruizione dei reperti sarebbe dunque non agevole;
  • lasciando i ritrovamenti a “cielo aperto” si risparmierebbe sul costo della soletta di copertura e dell’impianto di climatizzazione della sala che conterrebbe i ritrovamenti;
  • l’Associazione Amici del Museo Pietro Micca si renderebbe disponibile a valutare il proprio impegno nella pulizia periodica dell’area dei resti archeologi;
  • INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) se la Giunta intenda prendere in considerazione l’idea di un sito archeologico “a cielo aperto” e, se sì, in quali tempi;

2) se invece siano previsti progetti alternativi, e quali.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Ancora disagi all’interno del parco Sempione e sulle vie Fossata e Brenta

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

  • molte sono le segnalazioni, da parte dei residenti, in merito al degrado dell’area verde di parco Sempione e delle vie Fossata e Brenta;
  • già con l’interpellanza n. 2016 04401/002 presentata in data 3 ottobre 2016 si affrontava il tema del disagio vissuto dai residenti di una zona gravata da un generale stato di degrado, tra prostituzione, sporcizia e tutte le conseguenze del pic-nic selvaggio;

RILEVATO CHE

  • nonostante l’arrivo dell’autunno l’area verde continua a essere frequentata da decine di persone (i cosiddetti “merendoros”) che accendono falò e organizzano grigliate all’aperto;
  • su tutta la superficie del parco restano, dopo ognuno di questi pic-nic improvvisati, rifiuti di ogni tipo, sporcizia e i resti dei fuochi;
  • si segnala la presenza di prostitute e di tossicodipendenti;
  • sul prato si accumulano i resti degli incontri delle prostitute con i loro clienti (centinaia di preservativi di colore rosso) e le siringhe utilizzate da coloro che, nel parco, si iniettano la dose;

CONSIDERATO CHE

  • i cittadini residenti hanno in più occasioni espresso il loro disappunto per il fatto di sentirsi completamente abbandonati a sé stessi;
  • è dovere dell’Amministrazione Civica difendere il diritto dei cittadini di fruire in sicurezza e senza disagi del territorio di propria residenza;
  • alcuni cittadini hanno cercato autonomamente di tutelarsi installando, ad esempio, dei faretti per dissuadere i malintenzionati dal sostare nel giardino;
  • tutti i problemi descritti in narrativa sono stati personalmente riscontrati dal sottoscritto nel corso di numerosi sopralluoghi in zona (l’ultimo in data 16 ottobre 2016);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia a conoscenza di tutte le problematiche descritte in narrativa;
  2. quali misure intenda mettere in atto la Giunta al fine di porre rimedio alla situazione descritta in narrativa;
  3. se sia possibile effettuare dei controlli, anche serali, all’interno del parco;
  4. se sia ipotizzabile l’installazione di telecamere all’interno del parco e nelle vie adiacenti.

INTERPELLANZA – Inefficiente pulizia all’interno del giardino di piazza Rebaudengo e lungo le vie Borgoticino, Cerano e Pertengo

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        con deliberazione del 23 agosto 2016 (mecc. 2016 03747/052) la Giunta Comunale approvava il “Programma straordinario intervento riqualificazione urbana e sicurezza periferie”, per un importo di 600 mila Euro;

–        sono diverse le aree della Circoscrizione 6 a trovarsi in uno stato di generale degrado;

RILEVATO CHE

–        il giardino “piazza Rebaudengo”, confinante con via Pertengo, risulta essere impraticabile, a causa delle sue condizioni di sporcizia e della presenza di rifiuti di ogni genere;

–        anche le vie Borgoticino, Cerano e Pertengo versano in uno stato inaccettabile di degrado: sui marciapiedi e sui lati delle vie si trovano cocci di vetro, bottiglie rotte, cartacce e rifiuti di ogni sorta;

–        i cestini sono svuotati raramente e sono sempre colmi di immondizie, nonostante siano collocati in punti scarsamente frequentati;

–        l’odore nauseabondo che emana da questi cestini è dovuto anche dalle deiezioni canine che vi sono depositate dai cittadini che li raccolgono e che rimangono nei cestini per lungo tempo;

–        è stata segnalata la presenza di topi all’interno dell’area menzionata soprattutto nelle ore serali;

–        corso Vercelli, nel tratto da piazza Rebaudengo in direzione dell’autostrada, presenta la stessa situazione di sporcizia;

–        qui le erbacce infestanti raggiungono il metro d’altezza, in particolare nei tratti privi di negozi e condomìni;

CONSIDERATO CHE

–        il servizio di pulizia dell’area appare, allo stato attuale, assolutamente insufficiente a garantire l’igiene pubblica;

–        alcuni cittadini hanno riferito che l’operatore ecologico che solitamente si occupa della “pulizia” di questa parte della città, sembra svolgere le proprie mansioni in modo superficiale;

–        vari tentativi da parte dei cittadini di interloquire con il suddetto operatore non sono andati a buon fine, poiché, riferiscono, costui risultava costantemente impegnato in conversazioni telefoniche e risultava impossibile parlargli ed attirare la sua attenzione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1)      se la Giunta Comunale sia a conoscenza della situazione descritta;

2)      se si ipotizzi un potenziamento del servizio di pulizia da parte di Amiat in questa porzione di territorio cittadino;

3)      se la riqualificazione di quest’area rientri nel “Piano Periferie” approvato il 23 agosto 2016.

INTERPELLANZA – Incrementare i passaggi di Amiat in via Borgoticino

 

PREMESSO CHE

  • con interpellanza 2015 00612/002 si evincevano alcune problematiche inerenti l’area di via Borgoticino;
  • l’area in cui si trova il supermercato LIDL di corso Vercelli/via Borgoticino continua ad essere in condizioni pessime;

RILEVATO CHE

  • quotidianamente diverse persone bivaccano sui gradini del supermercato;
  • l’area risulta costantemente sudicia e degradata, poiché ignoti gettano a terra cartacce, abbandonano lungo la strada bottiglie di vetro, lattine di birra e rifiuti di altro genere;

CONSIDERATO CHE

  • i cittadini residenti in via Borgoticino hanno già segnalato il loro disagio sia al Corpo di Polizia Municipale sia direttamente all’esercizio commerciale;
  • non risulta che il supermercato abbia dato risposta;
  • la pulizia di via Borgoticino continua a risultare inadeguata ed insufficiente; 

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia a conoscenza della problematica descritta in narrativa;
  2. quanti passaggi vengono effettuati da Amiat in via Borgoticino;
  3. se sia intenzione della Giunta prevedere passaggi mirati da parte del Corpo di Polizia Municipale;
  4. come la Giunta abbia intenzione di porre rimedio alle criticità dell’area in oggetto.