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Autore: Redazione sito

Trasporto persone con disabilità, adesso si svolti

Serve un nuovo modello con coinvolgimento diretto delle famiglie e delle Associazioni: questo servizio comunale, in passato eccellenza assoluta, ora è precipitato per qualità e affidabilità. Non possiamo più tollerare disservizi all’utenza e ritardi nel pagamento degli stipendi (o che gli stessi siano versati appena in tempo per bloccare l’Articolo 30). Mi preoccupa il fatto che anche l’ultima gara sia andata deserta: altro elemento sul quale riflettere. Appena discussa in Consiglio Comunale la mia più recente interpellanza sul tema.

Adesso bisogna voltare pagina: è necessario pensare un nuovo modello per il Servizio comunale trasporto persone con disabilità. Prendiamo spunto da quanto già portato avanti con successo da altri Comuni e coinvolgiamo le famiglie e le Associazioni per un format nuovo e innovativo.

Il Servizio, così com’è, non funziona: torno a ricevere segnalazioni relative a guasti ai mezzi e a criticità di varia tipologia. Eravamo un’eccellenza in Italia, ora non lo siamo più. Tutt’altro. Mi auguro che tutte le segnalazioni che riceviamo siano prese in massima considerazione. Alcune famiglie stanno già rinunciando al servizio. Di nuovo ci è toccato assistere al solito balletto degli stipendi pagati appena in tempo per interrompere l’applicazione dell’Articolo 30. 

Ribadisco la mia perplessità per il fatto che le gare continuano ad andare deserte: il più recente caso è quello relativo al servizio di trasporto in centri diurni. Lo scorso 11 gennaio è stata dunque approvata una nuova gara con procedura aperta, come riferito dalla Giunta rispondendo, poco fa, alla mia interpellanza. Qual è, alla luce dei fatti, la nostra reale capacità di scrivere bandi di gara appetibili per il mercato? Questo è un altro elemento sul quale ragionare molto seriamente.

GTT, no a qualsiasi esternalizzazione di servizi finché c’è personale in cassa o sottoutilizzato

Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’ipotesi di affiancare controllori esterni al personale dipendente: giusto preoccuparsi di sanzionare gli abusivi, ma per i Moderati la piena occupazione e il pieno impiego dei dipendenti devono venire prima di tutto. E prima di esternalizzare, in ogni caso ed eventualmente, si proceda a nuove assunzioni.

Che sia esternalizzazione o affiancamento (termine, questo secondo, preferito dalla Giunta), importa poco. Più importante, invece, ribadire un principio: prima di affidare all’esterno i nostri servizi, dobbiamo garantire la piena occupazione e il pieno impiego del personale dipendente a disposizione; in seconda battuta, al limite, procedere a nuove assunzioni. Questo vale anche per quanto riguarda il servizio di controllo biglietti e assistenza ai passeggeri, tema da me portato in Consiglio Comunale con un’interpellanza appena discussa, con specifico focus su un progetto sperimentale concepito la scorsa estate e poi non portato avanti a causa della pandemia.

Mi preoccupa che l’Amministrazione non abbia preso una posizione netta: anche esternalizzare o no, o se si preferisce affiancare o meno nuovi controllori, è una scelta politica. Nell’attesa che si torni a un’operatività libera dalle limitazioni imposte dalla pandemia (tra i vincoli attualmente in vigore, il veto per i controllori di svolgere a bordo la propria attività), ritengo necessario affermare un principio: la piena occupazione e il pieno impiego dei dipendenti devono venire prima di tutto. Nel considerare più che condivisibile l’obiettivo di sanzionare chi pensa di poter viaggiare senza pagare il biglietto, ricordo che ancora non siamo stati in grado di emettere voucher a compensazione degli abbonamenti non sfruttati durante il lockdown, nonostante una mia mozione passata all’unanimità lo chiedesse e lo chieda.

Mi auguro che il messaggio giunga forte e chiaro: evitiamo esternalizzazioni se nella stessa azienda c’è personale in cassa o sottoutilizzato. Questa è una scelta di campo e noi dobbiamo schierarci.

INTERPELLANZA – Bando di gara per il trasporto nei centri diurni e soliti problemi del trasporto scolastico: due aspetti del medesimo problema

PREMESSO CHE

  • in data 16 novembre 2020 veniva pubblicata nell’apposita sezione “Bandi e Appalti” del sito istituzionale della Città di Torino il testo e le caratteristiche della Procedura aperta (n. 56/2020) relativa alla gara per l’affidamento del servizio di trasporto in presidi diurni a gestione comunale per le persone con disabilità (CIG 844540697F);

RILEVATO CHE

  • la procedura si è conclusa il 17 dicembre 2020 e, come da verbale pubblicato nel sito istituzionale della Città, l’esito è stato: “gara deserta”;
  • ciò significa che nessun operatore economico ha inteso presentare la propria offerta in considerazione dei requisiti e delle caratteristiche del servizio come scritte e predisposte dalla Civica Amministrazione;
  • medesima situazione si era prodotta in esito al Bando di gara n. 98/2018 in relazione all’affidamento del servizio di trasporto scolastico e per disabili e per il connesso servizio di accompagnamento: situazione che si era risolta mediante il ricorso alla procedura negoziata e al nuovo affidamento del servizio alla precedente assegnataria, sempre la ditta Tundo;

CONSIDERATO PERTANTO CHE

  • si staglia ineludibile il tema della modalità da seguire per affidare/gestire il servizio in oggetto scongiurando che le vicende amministrative si riverberino negativamente sugli utenti finali;

EVIDENZIATO INOLTRE CHE

  • è datato 22 dicembre 2020 il comunicato della FAISA-CISAL (Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri) – inviato alla Sindaca, all’Assessore all’Istruzione e, per conoscenza, alla ditta Tundo e al Prefetto – con cui la sigla sindacale esprime la propria disponibilità a dichiarare lo stato di agitazione, chiedendo al Comune di Torino di farsi parte diligente per porre argine, a tutela dei lavoratori, alle irrefrenabili negligenze della ditta Tundo in merito alla corretta corresponsione di tutti gli emolumenti (mensilità di ottobre corrisposte oltre il 20 novembre, mancato versamento delle mensilità di dicembre, delle tredicesime, dei TFR a molti ex dipendenti e mancati rimborsi derivanti della dichiarazioni dei redditi);
  • si ripropone pertanto un tema già sollevato dallo scrivente con numerosi atti consiliari;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. in quale modo intenda procedere l’Amministrazione per l’affidamento del servizio di trasporto nei centri diurni delle persone con disabilità;  
  2. se l’Amministrazione stia compiendo gli atti propedeutici all’attivazione della procedura ex art. 30, comma 6 d. lgs. n. 50/2016 per il versamento degli emolumenti indicati nel paragrafo precedente.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Ma davvero GTT tiene così ‘tanto’ ai propri dipendenti da ricorrere ad esternalizzare il servizio dei controllori?

PREMESSO CHE

  • dalla lettura di alcuni recenti articoli di stampa e volantini sindacali lo scrivente è venuto a conoscenza dell’intenzione di GTT di potenziare la propria squadra di assistenti alla clientela/controllori sia per rafforzare il servizio sia per fare fronte alle defezioni derivanti dal periodo di emergenza sanitaria in corso;

 RILEVATO CHE

  • secondo quanto riferito dalle fonti di informazione pare che l’azienda intenda procedere al rafforzamento del settore dei controllori appaltando il servizio a ditte esterne, realizzando quella che di fatto si configurerebbe come una (parziale) privatizzazione del servizio;
  • il lavoro richiesto consisterebbe essenzialmente nell’affiancamento al personale dipendente di GTT per il controllo dei titoli di viaggio e per la verifica del rispetto delle misure per il contrasto e contenimento della diffusione del contagio epidemiologico (distanziamento, corretto utilizzo dei DPI e igienizzazione delle mani);

CONSIDERATO CHE

  • il periodo di emergenza sanitaria in corso sta suscitando i propri effetti anche sul bilancio di GTT che, per fare fronte alle perdite di esercizio, ha fatto ricorso alla cassa integrazione per molti dipendenti;
  • pare ragionevole che l’azienda possa sviluppare un dialogo limpido e franco con le rappresentanze dei lavoratori affinché si arrivi a scongiurare il ricorso all’esternalizzazione di taluni servizi (quale quello del controllo dei passeggeri), riconvertendo il personale dipendente destinato allo svolgimento di altre mansioni e/o richiamando in servizio il personale collocato in cassa integrazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se corrisponda al vero l’intenzione di GTT come riportata dagli organi di informazione e nel presente atto sinteticamente riferita;
  2. quale sia la posizione dell’Amministrazione rispetto a questo orientamento di GTT e quali le azioni a tutela del personale dipendente;
  3. se l’Amministrazione ritenga che sussistano ancora margini (anche solo di moral suasion) per suggerire a GTT di rivedere la propria posizione, ovviando dal punto di vista organizzativo mediante conversione di personale dipendente destinato ad altri servizi e/o richiamando il personale in cassa integrazione.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Esenzioni dalla tassa automobilistica, multe e portale ‘Torinofacile’: non tutto fila liscio nei servizi digitali al cittadino

PREMESSO CHE

  • la tassa automobilistica (“Bollo auto”) è un tributo di competenza regionale che, proprio per tale natura, non ha una disciplina omogenea su tutto il territorio nazionale ma incontra una differenziazione di disciplina con riguardo a taluni suoi aspetti;
  • come espresso nel sito istituzionale della Regione Piemonte, possono ottenere l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica prevista per i disabili coloro che, essendo proprietari di veicoli, rientrano nei seguenti casi: 1) persona disabile dichiarata grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92 per ridotte o impedite capacità motorie (o comunque in possesso di indennità di accompagnamento); 2) persona che abbia fiscalmente a carico* una persona disabile dichiarata grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92 per ridotte o impedite capacità motorie (o comunque titolare di indennità di accompagnamento); 3) persona con disabilità psichica o mentale che abbia l’indennità di accompagnamento; 4) persona che abbia fiscalmente a carico* una persona con disabilità psichica o mentale che abbia l’indennità di accompagnamento; 5) persona non vedente; 6) persona ipovedente grave, come classificata all’articolo 4 della legge 3 aprile 2001, n. 138; 7) persona sordomuta assoluta; 8) persona che abbia fiscalmente a carico una persona non vedente o ipovedente grave o sordomuta assoluta; 9) invalido con ridotte o impedite capacità motorie con veicolo adattato (adattamento risultante dalla carta di circolazione e dalla patente speciale);
  • le categorie di veicoli esentati dal pagamento della tassa automobilistica sono: autovetture per trasporto di persone, autovetture per trasporto promiscuo ed autovetture per trasporto specifico, motocarrozzette a tre ruote e motoveicoli a tre ruote per trasporto promiscuo o per trasporti specifici;
  • possono essere esentati solo veicoli con cilindrata non superiore a: 2.000 cc se dotati di motore a benzina; 2.800 cc se diesel;
  • l’esenzione può essere concessa per un solo veicolo: il trasferimento da un veicolo ad un altro di un’esenzione già in essere può essere effettuato soltanto se il veicolo precedentemente esentato sia stato oggetto di radiazione, vendita o furto;

RILEVATO CHE

  • allo scrivente sono giunte segnalazioni da parte di cittadini torinesi che, godendo dell’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica, hanno provato senza successo a saldare alcune sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada tramite il portale dei servizi della Città di Torino denominato “Torinofacile”;
  • secondo quanto narrato, pare che il portale non consenta il pagamento a chi usufruisca dell’esenzione di cui sopra (come di evince dalla navigazione presso il sito del portale, https://servizi.torinofacile.it/info/consultazione-pagamento-multe, il servizio è rivolto “a tutti i possessori di veicoli presenti nella banca dati del Bollo Auto della Regione Piemonte”);
  • se ne desume che qualora un veicolo sia esente dal pagamento della tassa automobilistica, pur essendo presente nella banca dati del Pubblico Registro Automobilistico e in quello del Bollo Auto della Regione (a cui si deve comunicare la richiesta di esenzione), esso non viene condiviso con altre banche dati o portali, in tal modo andando ad erodere quel “beneficio” che i servizi digitali dovrebbero consentire a tutti i cittadini nel gestire i propri rapporti con la Pubblica Amministrazione;

CONSIDERATO CHE

  • è necessaria un’azione coordinata da parte di tutti gli organi pubblici interessati (siano essi enti territoriali, agenzie, istituti o soggetti di altra natura) affinché le banche dati relative ai veicoli siano tra loro connesse, collegate e comunicanti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia avviato le opportune interlocuzioni con tutti i soggetti coinvolti (PRA-ACI, Regione, Motorizzazione e altri) al fine di rendere fruibile il portale “Torinofacile” anche da quei cittadini titolari di esenzioni per la tassa automobilistica;
  2. in caso di risposta affermativa, quali siano stati i motivi ostativi alla realizzazione della soluzione auspicata e le tempistiche previste per compierla e porla al servizio dei cittadini.  

Silvio Magliano