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Associazioni e Terzo Settore

L’Associazionismo costituisce una sentinella dei bisogni e un generatore di soluzioni efficaci. Al Comune il compito di valorizzarne la spinta innovatrice e di sistematizzarne le iniziative, trasformandole in servizi. Il Volontariato va ascoltato, coinvolto nelle decisioni, agevolato e non ostacolato con la burocrazia, sostenuto con l’erogazione puntuale e rapida dei contributi assegnati. In quest’ambito, come in tutti gli altri, bisogna avere il coraggio di fare scelte, decidendo quali iniziative siano importanti per la Città e vadano sostenute, e quali no. I tagli orizzontali mettono in ginocchio tutti, soprattutto chi correttamente realizza azioni significative.

La grande ricchezza dell’umanità sta nella solidarietà”
Adolfo Pérez Esquivel

  • Persone al centro

Tra i compiti dell’Amministrazione Civica c’è la creazione di un ambiente sociale e istituzionale favorevole al mondo delle Associazioni. Il sistema che ho in mente mette al centro le persone e le loro famiglie e non il servizio erogato

  • Volontariato non è erogatore di servizi a basso costo

Concepisco il Volontariato quale capitale da valorizzare e non come fonte di erogazione di servizi a basso costo. Chi decide di dedicarsi quotidianamente al Volontariato, apportando un significativo contributo di costruzione del Bene Comune, deve poter contare su vere agevolazioni, per esempio per i trasporti: ciò che va bene per i grandi eventi deve andare bene, a maggior ragione, per chi fa della dedizione agli altri un impegno costante

  • Reperire gli spazi per le iniziative

Le Associazioni saranno i soggetti privilegiati per l’assegnazione di spazi e locali comunali

  • Coinvolgimento e ascolto

Quando si decidono le politiche pubbliche legate al welfare non si può prescindere da chi sta tutti i giorni sul campo; troppa autoreferenzialità genera risposte inefficaci e astratte, e anche più costose

  • Semplificazione e sostegno puntuale

Troppo spesso burocrazia inutile crea enormi difficoltà a chi opera, rischiando di premiare la furbizia anziché il merito. In particolare, non è possibile scaricare sul terzo settore anche l’onere finanziario di anticipare i costi che occorre sostenere per rispondere ai bisogni; i pagamenti devono avvenire entro 60 giorni da quando maturano