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Autore: Alberto Manzo

Culle per la vita in ogni struttura sanitaria con un reparto di pediatria o neonatologia, un’opportunità in più di accoglienza e vita per le cittadine piemontesi

Il Consiglio Regionale ha approvato oggi un Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale che impegna la Giunta Regionale a predisporre tutte le iniziative necessarie per la collocazione di una “culla per la vita” in ogni struttura sanitaria sul territorio regionale che disponga di un reparto di pediatria o neonatologia e ad attuare una opportuna campagna di informazione in tutta la regione.

La Culla per la vita è un dispositivo riscaldato e collegato con i servizi sanitari di primo soccorso nel quale le madri in difficoltà possono lasciare il neonato in totale anonimato, aprendo la strada a un percorso di adozione, senza riconoscerlo.

La culla per vita è un’opportunità che affianca il percorso del parto in anonimato e un’alternativa a gesti estremi di disperazione, in quanto offre alla madre l’opportunità di lasciare il neonato con la certezza che in breve tempo incontrerà persone e sanitari pronti a prendersene cura.

Ci auguriamo che quest’Ordine del Giorno trovi quanto prima completa attuazione, diffondendo la culla per la vita in tutte le strutture sanitarie piemontesi che dispongano di un reparto di neonatologia o pediatria e che un’adeguata campagna informativa porti a conoscenza di questa opportunità il maggior numero possibile di cittadine e cittadini piemontesi.

I dati pubblicati dall’Istat e relativi al 2023 riportano un calo delle nascite rispetto al 2022 del 3,4%: l’anno scorso sono nati soltanto 379.890 bambini, con un record negativo di 1,2 figli per donna che colloca l’Italia agli ultimi posti al mondo per natalità. Quello relativo alle “Culle per la vita” è soltanto un piccolo passo, ma nel corso della legislatura il nostro Gruppo si impegnerà perché siano messe in campo tutte le azioni possibili a favore della famiglia e della natalità.

Attualmente in Piemonte sono operative tre “Culle per la vita”:

  • Casale Monferrato – Movimento per la Vita (via Gonzaga 65);
  • Giaveno (TO) – Centro Accoglienza alla Vita l’Annunciazione (via Rametti angolo via Seminario – di fronte all’ospedale);
  • Torino – Movimento per la Vita, presso Ser.MI.G (Arsenale della Pace, piazza Borgo Dora 61).

Accolta dalla Giunta la mia proposta: dal 2025 azzerata l’Irap per tutte le Organizzazioni di Volontariato, un segnale importante per chi si spende per la comunità

Se il Consiglio Regionale approverà la variazione di Bilancio proposta dalla Giunta e attualmente in esame in Commissione dal 2025 tutte le Organizzazioni di Volontariato e le IPAB iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore non pagheranno più l’Irap, imposta regionale sulle attività produttive, dovuta per le attività organizzate finalizzate alla produzione o allo scambio di beni o all’erogazione di servizi.

L’esenzione dall’Irap del grande mondo del Volontariato è un segnale di attenzione verso chi si spende gratuitamente per il benessere della nostra comunità, e attua azioni a volte fondamentali in molteplici campi, dalla tutela dell’ambiente all’accoglienza, dalla cultura alla solidarietà sociale, dalla protezione civile alla sanità.

E’ un risultato che accolgo con grande entusiasmo e che segna una svolta, in attesa dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale, per un lavoro che ho iniziato nella scorsa Consiliatura, con un Ordine del Giorno approvato a fine novembre 2023 che richiedeva l’esenzione dall’Irap per gli Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS e che ora la Giunta regionale ha posto in essere per una parte rilevante. Ringrazio l’Assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, e il Presidente Cirio per l’impegno nel reperire le risorse finanziarie e soprattutto per l’attenzione e la disponibilità nei confronti dei Volontari, colonna portante del sistema piemontese di coesione sociale.

Fibromialgia: a Susa scoperta la panchina viola. Il Governo la inserisca nei Lea

Oggi ho partecipato con emozione a Susa all’inaugurazione della panchina viola per la sindrome fibromialgica voluta dall’Associazione Aisf e dall’Amministrazione comunale. Dopo lo scoprimento della panchina viola, si è tenuto anche un convegno dedicato alla Fibromialgia durante il quale ho potuto raccontare ai numerosi presenti la nuova Legge regionale sulla sindrome fibromialgica, approvata dal Consiglio regionale lo scorso dicembre. Una legge di cui ho condiviso gli obiettivi e le azioni con l’associazione Aisf: un incontro che mi ha fatto conoscere e approfondire una patologia a volte nascosta, a causa della quale la persona malata si scontra con l’indifferenza, la minimizzazione e l’incredulità.

Ora la Regione Piemonte ha una legge sulla fibromialgia, ma la strada che ci si presenta davanti è ancora lunga: in primo luogo deve essere anche lo Stato a riconoscere la sindrome fibromialgica come altamente invalidante, inserendola nei LEA, i livelli essenziali di assistenza; in secondo luogo, la Regione deve fare la sua parte, istituendo quanto prima l’Osservatorio previsto dalla Legge e stanziando le risorse necessarie per sostenere di più e meglio le cure per queste pazienti.
Sulla panchina viola c’è scritto: “Il nostro dolore merita riposo”. Io dico che il dolore delle persone fibromialgiche merita anche rispetto. Per questo sarà mia cura continuare a impegnarmi per un reale e completo sostegno per le malate di sindrome fibromialgica nei prossimi cinque anni.

Una violenza inaccettabile questa mattina impedisce il convegno di Federvita. Le Istituzioni e le forze politiche si mobilitino per tutelare la libertà di opinione

«Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire»: è curioso che l’autrice di questa celebre frase, Evelyn Beatrice Hall, vittima della mentalità dei primi del Novecento, l’abbia dovuta scrivere sotto uno pseudonimo maschile, Stephen G. Tallentyre.

Evidentemente, coloro che hanno impedito questa mattina il convegno di Federvita al Collegio San Giuseppe non l’hanno mai letta: è gravissimo che un convegno venga impedito con la violenza e l’intimidazione. Esprimo solidarietà a tutti coloro che sono stati vittime di questa situazione inaccettabile, in particolare agli organizzatori, alle Associazioni di Volontari, al Collegio San Giuseppe, che ha anche subito danni materiali, e alla Chiesa, Istituzione che propone una società fatta di accoglienza e condivisione, fatta oggetto di slogan che riportano alla mente fasi drammatiche di scontro sociale.

Nel nostro Paese esiste il diritto di esprimere liberamente e pacificamente le proprie opinioni e il dovere di rispettare quelle altrui, anche se non collimano con le proprie: invito tutte le forze politiche e le Istituzioni, in particolare quelle che usano spesso e volentieri la parola “libertà” negli slogan e nei discorsi, a prendere le distanze dalla violenza e dalla repressione perpetrata questa mattina e a ribadire la necessità di tutelare la libertà di tutti.

Congratulazioni a Sua Eminenza Roberto Repole per la nomina a Cardinale, evento importante anche per Torino, nuovamente Sede cardinalizia. Ricordo la sua vicinanza alla politica in momenti anche complessi

Congratulazioni a Sua Eminenza Roberto Repole per la nomina a Cardinale. Un riconoscimento per una vita spesa vicino ai torinesi, nella Carità e nella Presenza, portando con la disponibilità e con l’esempio la Parola a tutti. Ringrazio il Cardinale Roberto Repole anche per la sua vicinanza alla Politica: gli incontri con i rappresentanti delle Istituzioni testimoniano una attenzione che ci ha reso fieri, soprattutto in tanti momenti in cui avvicinarsi alla Politica non era così semplice.
Oltre alle congratulazioni al neo-Cardinale Roberto Repole e ai migliori auspici per il suo apostolato, sono lieto che Torino sia nuovamente sede cardinalizia, presenza importante e doverosa nella città dei Santi Sociali, della Solidarietà e di tanti bisogni profondi e urgenti.