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Regolamento di Polizia Urbana sulla quiete pubblica: luci e ombre

Occasione al momento mancata per dare un giro di vite ai fenomeni di criminalità e degrado connessi ad alcuni cosiddetti “bangla-market”. È assurdo che un Regolamento Comunale ponga dei limiti alla possibilità per i torinesi di farsi recapitare a casa derrate alimentari. I Moderati sostengono un concetto di movida in grado di conciliare il diritto al divertimento e il diritto al riposo.

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Spina Reale tra spaccio e degrado, ora voce ai cittadini

Ho chiesto di poter audire in Commissione i diversi portavoce dei residenti, che per Madonna di Campagna chiedono sicurezza e decoro, ma ottengono indifferenza. Chiedono anche pulizia, ma l’Amiat ha un’idea diversa: “Nulla di particolarmente grave, da questo punto di vista”.

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INTERPELLANZA – Concerto del 25 aprile: la Sindaca in piazza…e il vetro pure

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO CHE

– nella giornata di mercoledì 25 aprile 2018 si è tenuto in piazza Castello, a partire dalle 17.30, il concerto dei Modena City Ramblers, in occasione della Festa della Liberazione;

– il concerto, organizzato dal Polo del ‘900 con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte per la Festa della Liberazione, si sarebbe dovuto tenere, in un primo momento, in piazza Albarello;

– le foto e le testimonianze di molti dei presenti raccontano di una piazza Castello stipata, alla quale si poteva accedere introducendo liberamente vetro e bottiglie;

– chi era presente parla di assenza, totale o quasi, di controlli, di steward e di transenne;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) quali atti formali siano stati predisposti dall’Amministrazione Civica per l’organizzazione e per la sicurezza dell’evento e per la tutela dei partecipanti;

2) quali autorizzazioni preventive siano state rilasciate dagli Uffici comunali;

3) se sia stata emessa un’ordinanza “anti-vetro”;

4) se sia stato chiuso il posteggio sotterraneo “piazza Castello”;

5) se (ed eventualmente in che data e con quale modalità) il concerto dei Modena City Ramblers sia stato preceduto da un sopralluogo tecnico;

6) se (ed eventualmente in che data e con quale modalità) prima del concerto si sia riunita una Commissione di vigilanza;

7) se sia stato compilato un piano per la sicurezza (comprensivo delle valutazioni di tutti i rischi) e se siano stati predisposti servizi di vigilanza della Polizia Municipale con appositi ordini di servizio;

8) quali criteri (predisposizione di corridoi di sicurezza, divisione della piazza in settori, disposizione di transenne, presenza di corridoi separati per l’ingresso e per l’uscita del pubblico, …) siano stati seguiti per garantire la sicurezza dei presenti;

9) quanti steward siano stati impiegati durante il concerto e se tale cifra sia considerata sufficiente alla luce della tipologia di evento e del pubblico presente (quasi 10mila persone);

10) quali misure siano state prese per scongiurare la presenza di venditori abusivi;

11) se siano state rispettate le prescrizioni della Circolare Gabrielli.

F.to:  Silvio Magliano, Francesco Tresso, Stefano Lo Russo, Roberto Rosso

INTERPELLANZA – Spina Reale: troppe spine, poche rose!

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– la Spina Reale è un’opera architettonica e urbanistica che si sviluppa lungo l’asse della vecchia ferrovia Torino -Ceres;

– la realizzazione di questa passeggiata, progettata a partire dai primi anni Novanta, costituiva un passo importante nel più generale intento di riqualificazione dell’intero quartiere Madonna di Campagna;

– questo lungo tratto di passeggiata permetteva ai cittadini ore di svago lontane dal traffico, camminando liberamente e serenamente senza pericoli specialmente per bambini e adolescenti;

– il percorso pedonale, peraltro molto piacevole, era dotato altresì di un’ottima illuminazione ed era curato con una costante manutenzione di alberi, siepi e fioriere; addirittura qua e là spuntavano spontanei cespi di lavanda, rari e inusuali per il contesto urbano;

– questo percorso, particolarmente curato, era liberamente e quotidianamente frequentato  da molti cittadini, così da essere pomposamente soprannominato dai residenti un “lungomare”;

RILEVATO CHE

– lungo tutto il percorso della Spina Reale si rilevano degrado, sporcizia ed evidenti segni di atti vandalici ai danni degli elementi di arredo dell’opera;

– l’iniziale bellezza è degradata e decaduta inesorabilmente;

– i cittadini lamentano un progressivo abbandono, o quanto meno una cura assolutamente insufficiente riguardo alle fioriere e alle siepi, un tempo rigogliose invece oggi per lo più rinsecchite;

– alcune piante – abbattute, potate o rimosse – non sono mai state sostitute;

– gran parte delle opere murarie e degli arredi urbani sono in molti punti ammalorati, con mattoni caduti a terra o totalmente scomparsi e con muretti di contenimento spesso in equilibrio instabile con grave rischio per gli incolpevoli e malcapitati passanti;

– gli spazi immediatamente confinanti, che dovevano creare un contorno gradevole alla vista e vivibile per la cittadinanza, come il piazzale di fronte al civico 192 di via Stradella, presentano oggi arredi urbani degradati e i “toretti” sono ormai senz’acqua e messi a contorno di una piccola vasca ormai priva di acqua;

– altri spazi limitrofi, utili al gioco dei ragazzi, presentano pericolose sconnessioni e numerose buche nel piano lastricato;

– gli spazi sono diventati ormai preda di una crescente e sempre più baldanzosa presenza di viandanti, vagabondi senza stabile dimora e personaggi alquanto equivoci, dediti allo spaccio nelle ore notturne e spesso anche in quelle diurne;

– a causa di questa presenza malavitosa ed incontrastata i cittadini si sentono impossibilitati ad un corretto, tranquillo e sereno utilizzo degli spazi che invece dovrebbero essere, in quanto pubblici, fruibili da tutti senza alcun problema;

– ormai da troppo tempo i cittadini residenti si sentono defraudati nella loro libertà di movimento e protestano vivacemente per una situazione ormai oltre il limine della umana tollerabilità, in uno spazio che sta divenendo una vergognosa “no man’s land” e con il non trascurabile e grave problema che vede le abitazioni circostanti perdere costantemente di valore di mercato;

– la pulizia risulta gravemente carente lungo tutto il percorso in oggetto;

CONSIDERATO CHE

– l’area in oggetto, se venisse opportunamente curata e manutenuta, avrebbe tutte le potenzialità per tornare a essere un luogo autenticamente fruibile da parte dei cittadini, specialmente in vista della bella stagione, delle temperature miti e delle fioriture del periodo;

– se la Spina Reale fosse protagonista di una manutenzione all’altezza del suo nome essa potrebbe tornare ad essere uno spazio pubblico dotato di una propria spiccata soggettività e di particolare pregio, vanto per i cittadini residenti in una zona tanto ricca di storia quanto dimenticata dall’Amministrazione 5 stelle;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1) l’Amministrazione abbia un programma per arginare il degrado ambientale nella Spina Reale;

2) l’Amministrazione intenda intervenire per ripristinare quegli elementi dell’arredo urbano ad oggi danneggiati o mancanti;

3) l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale lungo la Spina Reale, specialmente durante le ore serali e notturne nel corso dei mesi primaverili/estivi, per finalità di sicurezza urbana;

4) l’Amministrazione ritenga di essere in grado di contrastare i fenomeni di microcriminalità nella Spina Reale disponendo in maniera efficiente delle risorse (umane, strumentali, esperienziali) del Corpo di Polizia Municipale oppure se valuti di portare al Tavolo della Sicurezza la situazione rappresentata per organizzare una risposta coordinata con le altre forze di polizia;

5) e quali provvedimenti abbia intenzione di mettere in atto l’Amministrazione per garantire sicurezza, decoro, manutenzione, pulizia e per restituire alla Spina Reale la dignità che le compete e ai cittadini il rispetto che meritano;

6) e a quali altre misure l’Amministrazione stia pensando per consentire a questa porzione di territorio di rivivere socialmente e culturalmente e per valorizzare e tutelare le attività commerciali presenti, o comunque almeno le poche sopravvissute.

F.to   Silvio Magliano