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Regolamento di Polizia Urbana sulla quiete pubblica: luci e ombre

Occasione al momento mancata per dare un giro di vite ai fenomeni di criminalità e degrado connessi ad alcuni cosiddetti “bangla-market”. È assurdo che un Regolamento Comunale ponga dei limiti alla possibilità per i torinesi di farsi recapitare a casa derrate alimentari. I Moderati sostengono un concetto di movida in grado di conciliare il diritto al divertimento e il diritto al riposo.

Il Regolamento di Polizia Urbana discusso questa mattina in Commissione ha senz’altro un aspetto positivo: prova infatti ad affrontare una serie di problemi oggettivi, quelli relativi alla necessità di contenere gli effetti negativi della movida in termini di decoro, di pulizia e di vivibilità, anche dal punto di vista acustico, dei nostri quartieri.

Per altri versi mi sembra invece un’occasione mancata. Due riflessioni tra le altre.

Primo: l’Articolo 4 del Regolamento, che menziona le consegne a domicilio e la possibilità di farsi consegnare o meno prodotti alimentari (tra cui le bottiglie e le lattine di alcolici) a casa in certe fasce orarie, mi sembra in contrasto con il principio, logico prima ancora che giuridico, secondo il quale ciascuno può farsi recapitare a casa propria ciò che desidera all’ora che preferisce.

Secondo, ma forse ancor più importante. Nel regolamento si citano i minimarket (compresi i cosiddetti “bangla-market)”: stiamo perdendo una buona occasione per dare una giro di vite a certi luoghi di vendita –  collocati non solo in centro e non solo nei quartieri della movida ma anzi spesso in periferia – attorno ai quali si aggrega la piccola delinquenza. Sarebbe il caso di mettere nuovamente mano al Regolamento per intervenire a priori su questo tipo di attività, che nascono come funghi, talvolta vendono merce di dubbia provenienza e spesso sono epicentro di degrado e spaccio (in periferia come in centro).

I Moderati sostengono una movida responsabile e sostenibile, rispettosa della salute di chi esercita il diritto al divertimento e di chi abita nei quartieri della movida, e intransigente nei confronti della maleducazione e dell’inciviltà. Serve più rispetto reciproco e una concezione di movida rispettosa sia del diritto al divertimento sia del diritto al riposo.

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