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Famiglia e libertà di educazione? Per questa Maggioranza, temi buoni soltanto per fare campagna elettorale

Bocciati in Consiglio Regionale in difesa di questi principi quattro miei emendamenti al DDL “Riparti Piemonte”: niente sostegno alle famiglie per le iscrizioni ai Centri Estivi né per l’acquisto di dispositivi per la didattica a distanza, niente allargamento della platea degli aventi diritto al voucher scuola, niente sostegno agli studenti fuori sede. La prova del nove del voto in Aula fa cadere tutte le maschere: ora è chiaro a tutti quanto poco questa Maggioranza e questa Giunta tengano a questi fondamentali valori.

Famiglia e libertà di educazione: due principi ai quali questa Maggioranza in Regione tiene solo a parole. Al momento di votare, infatti, li abbandona puntualmente, rimangiandosi promesse e affermazioni di principio. L’Amministrazione Cirio perde un’occasione storica, destinando alle famiglie del Piemonte una percentuale prossima allo zero delle risorse disponibili.

Questa dinamica si è ripetuta per l’ennesima volta durante il Consiglio di oggi: respinti quattro miei emendamenti relativi proprio a questi principi.

Ecco ciò cui dovremo rinunciare a causa delle esplicite e consapevoli scelte politiche della Maggioranza a Palazzo Lascaris.

Primo, le famiglie che hanno l’urgenza di organizzare la gestione dei figli nei mesi di chiusura delle scuole dovranno dire addio a un contributo economico per l’iscrizione dei figli ai Centri Estivi, il cui costo crescerà rispetto agli anni passati. La mia proposta chiedeva un contributo di 300 euro a figlio per i nuclei con reddito Isee annuo non superiore a 30mila euro.

Secondo, tante famiglie piemontesi si vedranno negata la possibilità di accedere al voucher scuola, dal momento che questa Maggioranza ha respinto la mia proposta di innalzare a 40mila euro la fascia Isee per la quale questo contributo è garantito, potenziando il fondo esistente con un ulteriore versamento di 4 milioni di euro.

Terzo, le famiglie dovranno rinunciare a un contributo economico per l’acquisto di dispositivi informatici per la didattica a distanza. Evidentemente, per i colleghi di centrodestra in tutte le case piemontesi si dispone di un numero sufficiente di accessi alla rete per consentire contemporaneamente lo smartworking a chi lavora e la didattica a distanza a scolari e studenti. La mia proposta era di erogare un contributo fino a 400 euro a famiglia per l’acquisto di tecnologia per la didattica a distanza.

Quarto, gli studenti fuori sede dovranno rinunciare a un contributo di mille euro per pagare l’affitto delle mensilità marzo-maggio. Evidentemente, per i colleghi di centrodestra il concetto di studente-lavoratore che si paga lo studio con la propria attività professionale, giocoforza interrotta per settimane, non esiste.

Ora, almeno, sappiamo con certezza con chi abbiamo a che fare e quali siano i valori di questa Maggioranza e di questa Giunta, che assumono certe posizioni di fronte alle telecamere dei telegiornali e posizioni diametralmente opposte di fronte alla pulsantiera del voto in Consiglio.

Ci saremmo aspettati molto più coraggio. Avevamo l’occasione di intervenire su tante debolezze: l’abbiamo buttata.

Rinvio delle utenze condominiali: la mia proposta per aiutare i torinesi approvata dalla Sala Rossa

Riscaldamento e acqua: la mia mozione sulla proroga delle scadenze per il pagamento delle utenze trova il voto unanime dei colleghi Consiglieri in Consiglio Comunale.

Presentata lo scorso maggio, è stata oggi finalmente discussa la mia mozione sul rinvio dei pagamenti delle utenze condominiali. Almeno per quanto riguarda le Partecipate della Città, la Giunta potrà chiedere, a favore dei torinesi in difficoltà, il rinvio le scadenze in caso di nuove situazioni di crisi, consentendo la dilazione dei pagamenti. Anche questo è un modo efficace per sostenere i torinesi, che per gran parte abitano in contesti condominiali, dal punto di vista economico in questa fase o in future fasi di crisi. Anche le altre aziende fornitrici potranno, in una logica di mercato solidale, uniformarsi a questa politica di rinvio.

“Zona blu”, serve la sospensione fino alla fine di agosto

La pandemia non è finita, Torino non è ripartita. Le condizioni oggettive che hanno portato alla giusta decisione di sospendere la sosta a pagamento non sono variate a tal punto da suggerire un ritorno alle modalità pre-quarantena, né lo saranno a partire dal 3 giugno.

Serve una sospensione delle strisce blu a pagamento almeno fino alla fine di agosto. Vogliamo evitare che i mezzi pubblici tornino a essere affollati oltre un livello gestibile e vogliamo che le famiglie con figli piccoli non siano penalizzate. Le tante richieste che, in questo senso, ci stanno arrivando da parte di cittadini ci fanno pensare che questo pensiero sia condiviso da molti: la Giunta Appendino valuti seriamente l’ipotesi di un’ulteriore proroga.

Servizi per l’Infanzia e l’Adolescenza, accolte le mie richieste

Modificate le linee guida della conferenza Stato-Regioni: anche chi ha più di sessant’anni potrà, per esempio, accompagnare i nipoti ai Centri Estivi.

Accogliamo con soddisfazione le modifiche apportate alle linee guida della Conferenza Stato-Regioni per la riapertura dei Servizi per l’Infanzia e l’Adolescenza. Non sarà più negata agli over 60 la possibilità di accompagnare i bambini e i ragazzi presso le strutture e ai Centri Estivi. Negli scorsi giorni avevo rilevato la palese incongruenza di un’indicazione contraria, dal momento che ai nati prima del 1960 è consentito accedere ad attività quali bar, ristoranti, palestre e centri estetici. Anche la temperatura massima corporea massima consentita, prima indicata a 37.2°, è stata uniformata a 37.5°, come per tutti gli altri contesti. Giusta la scelta di modificare indicazioni palesemente discriminatorie in base all’età e incongrue anche da un punto di vista meramente logico.

Pedonalizzazione di fronte alla Lessona, finalmente qualcosa si muove

Accogliamo come un positivo passo in avanti sulla strada di questa (e non solo di questa) pedonalizzazione la richiesta alle Circoscrizioni, da parte della Giunta Comunale, di un elenco di istituti scolastici davanti ai quali vietare il transito alle auto.

Un obiettivo al quale lavoriamo da tempo e per il raggiungimento del quale, forse, oggi si è compiuto un passo avanti: la pedonalizzazione del tratto di strada di fronte all’ingresso della Scuola Lessona è una misura necessaria per tutto il quartiere.
Fa piacere che porzioni sempre più ampie della politica cittadina stiano sviluppando una sensibilità in questo senso: l’obiettivo di questa e altre pedonalizzazioni di fronte a istituti scolastici investe la cultura per la tutela della salute, l’attenzione per la disabilità e l’ambiente e la difesa della sicurezza degli alunni e delle loro famiglie.
Ora l’impegno è continuare a mantenere alta l’attenzione sulle scuole perché abbiano la precedenza, anche nell’ottica di contrastare la malamovida.


Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Angela Chiummento – Consigliera, Circoscrizione 7.