Via Germagnano, situazione fuori controllo
Appoggio in pieno le richieste di chi opera nel canile Enpa, oggetto l’altro ieri dell’ennesimo attacco: si garantisca un presidio fisso o la Città trovi un altro luogo nel quale permettere al canile di trasferirsi. Ormai l’impotenza dell’Amministrazione di fronte alla violenza è totale e conclamata.
Nuovo raid vandalico, martedì sera, al canile Enpa di via Germagnano. Una parte del muro di cinta che segna il confine con il Campo Nomadi è stato abbattuto e i soliti noti hanno fatto irruzione nel rifugio distruggendo, tra gli altri danni, l’impianto di videosorveglianza. Ironia della sorte e beffa nella beffa: l’Enpa aveva installato l’impianto in seguito alla prima incursione risalente ormai a quasi tre anni fa e aveva appena terminato di pagarlo.
Dopo i recenti, gravissimi episodi (vedi le recenti sassaiole, per non citare quotidiana violenza e fumi tossici), tre sole certezze: la situazione è fuori controllo, il senso di impunità cresce e l’Amministrazione si conferma inadeguata e inerme di fronte al problema.
Faccio mie e sostengo al cento percento le richieste degli operatori del Canile Enpa: serve un presidio fisso della Polizia Municipale o dell’Esercito. Diversamente, la Città identifichi un luogo alternativo per permettere al canile di proseguire in sicurezza la propria attività, meritoria e utile a tutti.