Via Germagnano, aria irrespirabile a causa dei roghi nel campo nomadi
I cittadini esprimono la loro esasperazione per i fumi provenienti da combustione di materiali vari, tra cui la plastica di rivestimento di cavi elettrici. Il problema, prima che ambientale, è di salute pubblica e di vivibilità del quartiere.
Non è solo un problema ambientale, quello della presenza superiore alla media, e certificata dai rilievi dell’Arpa lo scorso marzo, di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nella zona di via Germagnano. È prima di tutto una questione di vivibilità di tutta l’area e di salute per suoi residenti. Molti IPA sono infatti considerati cancerogeni, e altri sono comunque tossici a diversi livelli. I fumi sono spesso caratterizzati da un odore acre e forte.
Anche le polveri sottili PM10 si trovano nella zona in quantità molto maggiori che altrove. Le misurazioni effettuate a marzo 2015 hanno fatto registrare il superamento dei valori limite per il PM10 e del valore obiettivo dell’IPA benzo(a)pirene. Il sito di Via Germagnano ha presentato per entrambi questi inquinanti valori in media più elevati rispetto alla vicina stazione di piazza Rebaudengo.
Nel campo nomadi si brucia di tutto: anche rifiuti di materiale plastico, come per esempio il rivestimento dei cavi elettrici. La conformazione della zona, “a conca” rispetto ai quartieri circostanti, non favorisce il disperdersi degli inquinanti nell’aria.
I residenti non tollerano più quelle colonne di fumo nero, maleodorante e molto probabilmente nocivo, che si alzano dal campo. Anche l’Amministrazione civica riuscirà a essere altrettanto intransigente?
Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)