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Via Borgoticino: edificio del Comune occupato. Se non riusciamo a difenderlo, abbattiamolo

Struttura comunale occupata, sgomberata a fine 2013, ora di nuovo in mano a tossicodipendenti e malviventi. Nessuna tutela del patrimonio pubblico, cittadini spaventati: se non sono in grado di tutelare un bene pubblico e non hanno idea di che cosa farne, allora lo abbattano, almeno si evita di gettare soldi per sgomberare e ripulire per poi abbandonare di nuovo tutto al degrado. Che cosa succederà se l’ASL lascerà anche la struttura adiacente, attualmente ancora in uso?

È passato poco più di un anno da quando la Città ha sgomberato e ripulito un edificio occupato abusivamente da sbandati, malviventi e tossicodipendenti, terrore di tutti i residenti della zona attorno a via Borgoticino. La struttura, di proprietà del Comune e inizialmente affittata all’ASLTO2, dopo 9 anni di tira e molla è tornata in disponibilità alla Città, che ha dovuto sgomberarla dagli occupanti e provvedere alla ripulitura e alla messa in sicurezza dello stabile, anche se, stando a una risposta dell’Assessore Passoni, l’intervento è stato addebitato all’ASLTO2, comunque sempre di soldi pubblici si tratta.

L’edificio ora è nuovamente occupato e i residenti hanno timore, non soltanto a passare nelle immediate vicinanze, ma anche ad andare al mercato, perché durante il giorno coloro che di notte risiedono nella struttura, sono in giro per il quartiere, in genere in condizioni di ubriachezza molesta, e aggrediscono i passanti.

La risposta dell’Assessore Tedesco a una mia nuova interpellanza è, ancora una volta, che il locale sarà sgomberato, che sul suo destino ancora non si hanno risposte precise e, infine, che saranno aumentati i passaggi della Polizia Municipale durante il giorno per tutelare i cittadini che escono a fare la spesa nel supermercato che sta di fronte. Altri soldi, gettati al vento perché non siamo in grado di tutelare i beni della Città, soprattutto altri palliativi, visto che, se vogliamo porre rimedio alla situazione e verificare chi occupa lo stabile, è di notte che dobbiamo andare. Ritengo inconcepibile che, sei mesi dopo un intervento, indipendentemente dall’istituzione a cui si sia addebitato, ci si trovi di nuovo nelle condizioni di dover spendere denaro per ripristinare un bene pubblico del quale, evidentemente, la Città non è in grado di prendersi cura. Se poi, inoltre, come è stato ipotizzato, l’ASLTO2 dovesse lasciare la palazzina adiacente, attualmente ancora in uso, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. A questo punto, allora, si decida di abbatterlo, almeno non diventa un costo, né una sorta di spauracchio per i cittadini.