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Tributi locali, i Cinque Stelle massacrano tutti, fasce deboli per prime

Nessun aiuto per i redditi bassi, nessuno sgravio per chi (luoghi di culto e Onlus) si impegna quotidianamente per le persone in difficoltà. “Sgravi sotto condizione?” Solo fumo negli occhi: sappiamo bene che i soldi non ci sono. Ho presentato due emendamenti per ripristinare l’agevolazione del 30% sulla TARI per le Scuole Fism e per introdurla a favore dei Centri Servizi per il Volontariato.

Altro che supporto alle periferie e ai redditi bassi: la delibera della Giunta Appendino sui tributi locali è un elenco di rincari. Peraltro molto mirati. 

Mettere sotto condizione le agevolazioni significa mettere sotto condizione un principio: mi riferisco agli sgravi pari al 10% per i luoghi di culto, realtà che garantiscono coesione sociale e rappresentano un punto di riferimento soprattutto per le periferie, e a quelli pari al 30% a favore delle Onlus (dunque Associazioni e Cooperative Sociali), che un ruolo fondamentale ricoprono nel tentativo di tenere in piedi la nostra società. Evidentemente l’Amministrazione non è in grado o non vuole venire in aiuto di chi tiene in piedi le speranze delle persone. Questo è un pessimo segnale che diamo nei confronti di chi prova ancora a dare una mano alle periferie. E togliamo due volte a chi è più in difficoltà.

Stesso discorso per le Scuole Fism, quest’anno private dello sgravio del 30% sulla Tassa Rifiuti: una revoca particolarmente grave, dal momento che con quella agevolazione si riconosceva in qualche misura la loro funzione pubblica.

Rincari degli abbonamenti annuali per il posteggi in zona blu per le fasce a reddito alto: mi sarei aspettato un corrispondente sconto per le fasce a basso reddito. Anche qui, pura illusione: le fasce a basso reddito pagano la stessa cifra dello scorso anno. Chi ha un Isee fino a 50mila euro invece pagherà il doppio e chi ha un Isee superiore a questa soglia addirittura il quadruplo.  Mi auguro almeno che si possa trovare una modalità per garantire sgravi per gli esercizi e le aziende che donano a realtà come il Banco Alimentare parte delle eccedenze.

Ho presentato due emendamenti: uno a proposito dei Centri Servizi per il Volontariato, che ho chiesto di equiparare alle Onlus nell’agevolazione del 30% sulla Tari, e uno per chiedere il ripristino dell’equivalente riduzione anche per le Scuole Fism.