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Tag: Regione Piemonte

I3A, Torino di nuovo assente dal testo del PNRR

Il progetto sia finanziato con il Fondo Complementare, perdere l’occasione di essere la sede principale dell’Istituto sarebbe una beffa inaccettabile. Perdere l’occasione di essere la sede principale dell’Istituto sarebbe una beffa inaccettabile.

Intelligenza Artificiale, adesso siamo preoccupati davvero: ancora assente il nome di Torino nel testo del PNRR pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio e in via di trasmissione alla Commissione Europea. Succede per la terza volta di fila. La prima è stata chiamata svista, la seconda errore: questa terza ha tutto l’aspetto di una scelta consapevole. Il Governo prenda esplicitamente l’impegno di finanziare il progetto I3A con il Fondo Complementare, sul quale mette 30,64 miliardi, e dica altrettanto esplicitamente che la sede sarà a Torino. Subordinare la scelta di Torino a una gara o a un bando competitivo con altre città candidate sarebbe a questo punto una beffa palese e inaccettabile. Ospitare la sede principale dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale (I3A) è per Torino un’opportunità preziosa, garanzia di opportunità per i giovani, per l’Università e per il Terzo Settore e di ricadute positive in termini occupazionali, di sviluppo e di prestigio. Dal primo momento ho convintamente sostenuto la proposta di Don Luca Peyron, Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino.

Vogliamo le Universiadi 2025 a Torino

Si avvicina il 15 maggio, data dell’assegnazione della XXXII edizione: abbiamo tutte le carte in regola per ospitare l’evento, il Governo sostenga politicamente ed economicamente la candidatura. Approvo e promuovo da sempre la candidatura torinese e continuerò a farlo: ospitare le Universiadi sarebbe la maniera migliore per riconoscere il grande lavoro portato avanti dal Cus, dagli Atenei e dalle Istituzioni e per rivivere i fasti del 2007. La vetrina per l’offerta cittadina in termini di Università, sport, ricerca e innovazione sarebbe preziosa.

Il 15 maggio, data dell’assegnazione della XXXII edizione delle Universiadi, si avvicina: a pochi giorni dalla scadenza, ribadiamo che Torino è la sede giusta per questo evento. Un’occasione da non perdere per l’importanza e il prestigio dell’evento in sé, per le sue ricadute sul territorio e per la sua eredità economica e infrastrutturale. Rivivere i fasti del 2007, edizione memorabile ospitata proprio a Torino, sarebbe la maniera migliore per riconoscere il grande lavoro svolto dal Cus, dai nostri Atenei e dalle Istituzioni. Le Universiadi sono una vetrina e un’occasione irripetibile per promuovere la Torino dell’Università, dello sport, della ricerca, dell’innovazione e per attrarre studenti e, anche, investimenti. Il Governo sostenga politicamente ed economicamente questa iniziativa. In Regione come Moderati ci siamo già a più riprese espressi favorevolmente e continueremo a farlo con convinzione.

“Dimenticanza” della Giunta: 350mila euro in meno nel nuovo Bando per i Voucher Scuola

Ignorato il mio Ordine del Giorno, approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale, che chiedeva di spostare tale cifra dal capitolo di bilancio dedicato alle Scuole Paritarie al capitolo del Voucher “iscrizione e frequenza” per l’anno scolastico 2021-22: in Commissione, la Giunta presenta un Bando 2021 economicamente identico (4 milioni e 480mila euro) a quello dello scorso anno, quando molte famiglie idonee restarono in una prima fase escluse, dal momento che le richieste superarono le risorse disponibili. Solo dopo mio intervento e richiesta di spiegazioni l’Assessora ha parlato di ulteriori 350mila euro da aggiungere in fase di apertura del Bando: ci assicureremo che, dopo aver ignorato la volontà del Consiglio, la Giunta rispetti almeno le proprie stesse promesse.

Superficialità? Dimenticanza? Quale che sia la ragione, il bando di prossima uscita sui Voucher Scuola per iscrizione e frequenza rischia di non poter contare sugli ulteriori 350mila euro da me richiesti con un Ordine del Giorno votato all’unanimità dal Consiglio Regionale. Se così sarà, potremo contare soltanto su una cifra già dimostratasi insufficiente lo scorso anno, quando fu necessario inserire ulteriori risorse per coprire le richieste delle molte famiglie risultate idonee ma di fatto escluse. Poco fa in Commissione, l’Assessora Chiorino ha provato a rassicurarci, promettendo ulteriori fondi pari a 350mila euro da aggiungere in fase di apertura del bando: ci auguriamo di non trovarci nuovamente a commentare, fra qualche settimana, una nuova “dimenticanza”. Verificheremo che l’importo totale raggiunga dunque i 4 milioni e 830mila euro. Stride in ogni caso, di fronte a questo atteggiamento e a questo approccio, il lancio in pompa magna, la scorsa settimana, del Tavolo della Scuola Paritaria: senza un impegno reale ed economico a favore della libertà di educazione, una tale operazione altro non è che propaganda elettorale. Il principio della libertà di educazione e la volontà politica espressa dal Consiglio Regionale meritano ben altro rispetto. 

Tamponi anti-Covid a prezzi calmierati anche in Piemonte, finalmente ci siamo

Vittoria dei Moderati: la Giunta ha appena riferito di aver incontrato questa mattina Federfarma e Assofarm per discutere dei prezzi massimi dei test, che si potranno acquistare a 25 euro se effettuati dal farmacista e a 30 euro se effettuati alla presenza del medico. I Moderati, primi a porre il tema in Consiglio Regionale, lo chiedevano da tempo: finalmente siamo stati ascoltati. Positivo anche che, come da noi richiesto con un Question Time appena discusso a Palazzo Lascaris, ci sia l’intenzione di estendere anche alle Superiori il progetto “Scuola sicura”. I test sono una misura irrinunciabile per il contrasto del contagio e per uscire il prima possibile da una crisi che dura da troppo tempo.

Tamponi anti-Covid in strutture private a 25 euro se effettuati dal farmacista, a 30 euro se effettuati in presenza del medico: la Giunta ha finalmente dato ascolto alle nostre richieste e lo stesso Assessore Icardi ha appena riferito, rispondendo in Aula a un mio Question Time sul potenziamento del progetto “Scuola sicura”, di aver incontrato nelle scorse ore Federfarma e Assofarm per un accordo sul prezzo massimo per i test anti-Covid effettuati presso strutture private. 

Questa è una grande vittoria dei Moderati, i primi a porre il tema in Piemonte, presentando un Ordine del Giorno lo scorso novembre e discutendo la scorsa settimana un Question Time sull’argomento. Il dibattito che ne è nato, in Aula e sui media, ha portato frutto. Questa notizia dimostra che quanto chiedevamo era ragionevole e che scendere sotto una certa cifra, evitando rincari immotivati, è possibile. Ringraziamo la Giunta per averne finalmente preso atto. Adesso si faccia in fretta: stiamo parlando di tutelare professionisti che devono spostarsi tra regioni per lavoro, di candidati che devono muoversi sul territorio nazionale per sostenere concorsi, di famiglie che non possono spendere 45 euro e più a componente prima di mettersi in viaggio, di un turismo interno che deve ripartire dopo mesi di stop. Sulla salute e sul lavoro non accettiamo balzelli.

Seconda notizia positiva di giornata: la Giunta si è detta d’accordo a estendere il progetto “Scuola sicura” agli studenti delle Superiori. Attualmente l’iniziativa si rivolge ai soli studenti di seconda e terza media. Il progetto prevede test mensili volontari presso le Scuole aderenti. Vigileremo perché i tempi dell’estensione promessa siano rapidi, non avendo comunicato Icardi, rispondendo al mio quesito in Aula, date precise. Regioni quali Trentino Alto Adige, Lazio e Sicilia si sono già mosse nella direzione da noi auspicata. Verosimilmente passeranno ancora mesi prima che i giovani possano accedere al vaccino contro il COVID-19. Un recente studio dell’Università di Yale ha dimostrato quanto un efficace contenimento dell’infezione nella fascia specifica degli under 16 sia fondamentale per evitare la recrudescenza della pandemia e dunque il rischio di una quarta ondata. Il contagio tra i più giovani è detto “silenzioso” perché molto spesso asintomatico: rappresenta dunque un veicolo di contagio particolarmente insidioso.

Tamponi ai ragazzi: “Scuola sicura” è un progetto da estendere anche alle Superiori

Attualmente l’iniziativa, che si concluderà il 31 luglio 2021, si rivolge agli studenti di seconda e terza media: domani, con un Question Time appena presentato, proporrò alla Giunta Regionale l’allargamento alla fascia d’età immediatamente più alta. L’obiettivo è contrastare il contagio garantendo una più ampia azione di screening sugli adolescenti. Con “Scuola sicura” sono ora sottoposti a test mensili tutti i ragazzi degli ultimi due anni della Scuola Secondaria di primo grado che desiderano aderire. Uno studio dell’Università di Yale ha dimostrato che contenere il contagio, spesso asintomatico, tra gli under 16 è fondamentale per evitare una recrudescenza generale della situazione pandemica.

La pandemia non è finita: tutt’altro. Con il Progetto “Scuola sicura”, la Regione Piemonte promuove attualmente l’attività di screening tra i ragazzi delle seconde e delle terze medie, effettuando test mensili su base volontaria presso le Scuole del territorio piemontese che aderiscono all’iniziativa. La mia richiesta, con un Question Time che discuterò domani a Palazzo Lascaris, è coinvolgere anche gli studenti delle Scuole Superiori. Regioni quali Trentino Alto Adige, Lazio e Sicilia si sono già mosse nella direzione da noi auspicata. Anche con un’alta copertura vaccinale, restano fondamentali la tempestività e l’efficacia dei controlli. Il progetto “Scuola sicura” prevede uno screening modulare mensile per tutti gli studenti che intendono aderire. Verosimilmente passeranno ancora mesi prima che i giovani possano accedere al vaccino contro il COVID-19. Un recente studio dell’Università di Yale ha dimostrato quanto un efficace contenimento dell’infezione nella fascia specifica degli under 16 sia fondamentale per evitare la recrudescenza della pandemia, e dunque il rischio di una quarta ondata, nella società nel suo complesso.  Il contagio tra i più giovani è detto “silenzioso” perché molto spesso asintomatico: rappresenta dunque un veicolo di contagio particolarmente insidioso.