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Tag: Regione Piemonte

Metro 2, il finanziamento è una buona notizia

Anche con questa infrastruttura Torino e il Piemonte torneranno a un ruolo da protagonisti in Europa.

Accogliamo con soddisfazione, come Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte, la notizia del finanziamento per la seconda linea di Metropolitana a Torino. Con il miliardo e duecento milioni di euro che il MIT metterà a disposizione del Comune di Torino si potrà cambiare volto alla mobilità cittadina, realizzando un’infrastruttura strategica quale sarà la tratta Rebaudengo-Politecnico della Metro 2. Il ritorno di Torino e dell’intero Piemonte a un ruolo da protagonisti a livello nazionale e internazionale, da “capitale” europea, passa anche attraverso una migliore connessione e sostenibilità del trasporto. I quartieri attraversati dalla Linea 2 si scopriranno a loro volta, a intervento completato, riqualificati e meglio connessi con il centro cittadino.

Un Comune di 1500 abitanti senza scuolabus: inaccettabile nel 2022

Succede a Bruzolo, piccolo centro della Valle di Susa, i cui ragazzi frequentano la Scuola Media a Bussoleno: ho chiesto alla Giunta Cirio, con un Question Time appena discusso a Palazzo Lascaris, un adeguato impegno organizzativo ed economico per evitare che situazioni simili si verifichino. Senza servizi all’altezza (le promesse non bastano), per le nostre valli e per i nostri territori montani l’unico futuro possibile è lo spopolamento.

Se questa Giunta intende davvero, come più volte dichiarato, valorizzare tutti i territori della nostra Regione, piccoli centri di valli e zone montane comprese, non può continuare ad avere un approccio semplicemente ragionieristico ed efficientistico ai servizi. Senza servizi all’altezza, infatti, non ci sarà altro futuro, per molte zone della nostra regione, che lo spopolamento e l’abbandono. Un esempio su tutti, da me portato in Aula poco fa con un Question Time: quello del Comune di Bruzolo (1.500 abitanti), senza scuolabus dal 2019. Grave il disagio per gli studenti di questo centro della Valle di Susa, che frequentano la Scuola Secondaria di Primo Grado a Bussoleno, distante 8 chilometri. Deludente la risposta della Giunta, molto concentrata sull’equilibrio tra risorse economiche disponibili e servizio erogato e molto meno sulla conformità del servizio stesso rispetto alle esigenze del territorio.

A Bruzolo, diversamente da quanto accadeva con la precedente linea dedicata che trasportava gli studenti direttamente davanti alla Scuola Media di Bussoleno, ora i ragazzi devono salire su un autobus di linea spesso affollatissimo e non in grado di garantire corse in concomitanza con la fine delle lezioni. Le famiglie si stanno organizzando a turni per portare in auto i ragazzi a scuola, ma così non si può continuare: serve un investimento affinché il servizio sia adeguato alle esigenze degli abitanti e di un territorio da troppo tempo al centro più di parole e promesse che di specifiche azioni politiche.

Studenti di Bruzolo isolati: senza scuolabus dal 2019

Solo i mezzi di linea (inadeguati per itinerario e orari, scomodi e sovraffollati) collegano ora il piccolo comune della Valle di Susa con Bussoleno, dove si trova il plesso della Secondaria di Primo Grado frequentato dai ragazzi bruzolesi: evidenti i disagi per le famiglie e per gli studenti. Domani chiederò soluzioni alla Giunta Cirio, discutendo in Aula un Question Time sull’argomento: attualmente sono le famiglie ad accompagnare in auto, a turno, i ragazzi alle lezioni.

Comune di Bruzolo (Torino) senza scuolabus dal 2019: un grave disagio per gli studenti di questo centro della Valle di Susa, che frequentano la scuola a Bussoleno, distante 8 chilometri. Quali misure intende mettere in campo la Giunta per garantire, ai genitori degli studenti, che lo spostamento dei propri figli verso la scuola avvenga in sicurezza? Lo chiederò direttamente all’Assessore competente, domani in Aula, discutendo un Question Time appena presentato. Proprio a Bussoleno si trova il plesso di riferimento per gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado residenti a Bruzolo. Dal 2019, anno a partire dal quale il servizio di scuolabus è stato soppresso per ragioni di sostenibilità economica, l’unica possibilità, oltre all’auto privata dei genitori, per gli studenti di Bruzolo è la corriera di linea: un collegamento per nulla rispondente alle esigenze dei minori, sia in relazione agli orari che alle modalità di trasporto. Diversamente da quanto accadeva con la precedente linea dedicata che trasportava gli studenti direttamente davanti alla Scuola Media di Bussoleno, ora i ragazzi devono recarsi sulla statale e salire su un autobus di linea spesso affollatissimo; la fermata di arrivo è distante dalla scuola; gli orari del servizio di trasporto non coincidono con l’orario di uscita degli studenti, i quali sono costretti ad attendere l’autobus sulla statale per oltre 45 minuti dopo la fine delle lezioni. Le famiglie si stanno organizzando a turni per portare in auto i ragazzi a scuola, ma così non si può continuare: ci aspettiamo che la Regione faccia la sua parte.

Due anni esatti di Covid: è ora arrivato il momento di sostenere davvero le professioni infermieristiche

Ho presentato a Palazzo Lascaris, a 24 mesi dal primo caso accertato di Coronavirus in Italia, un Ordine del Giorno che, se approvato, impegnerà la Giunta Cirio ad allocare risorse straordinarie nel Bilancio Previsionale 2022-24: in due anni di pandemia l’impegno e il sacrificio di infermiere e infermieri sono stati straordinari. L’auspicio è che tutti i colleghi Consiglieri sostengano in Aula l’atto dei Moderati, proprio in concomitanza con la Giornata Nazionale del Personale Sanitario.

Nei giorni in cui ricorrono sia la Giornata Nazionale del Personale Sanitario sia i due anni dalla scoperta del primo caso di Covid nel nostro Paese, ho presentato in Consiglio Regionale del Piemonte un Ordine del Giorno per chiedere sostegno economico concreto alle professioni infermieristiche. L’atto dei Moderati sarà prossimamente discusso in Aula: se il Consiglio – come auspichiamo sentitamente – darà voto favorevole la Giunta dovrà prevedere un fondo straordinario nel Bilancio Previsionale 2022-24 per sostenere il personale infermieristico, il cui lavoro negli ultimi 24 mesi è stato insostituibile e non certo privo di rischi. La Giunta dovrà inoltre promuovere con il Governo azioni concrete sia in termini economici che operativi a favore delle persone attive in questo comparto. Questo settore è stato direttamente e drammaticamente travolto dalla pandemia. Da due anni gli infermieri si sacrificano per salvare vite, con dedizione assoluta nonostante scarsi presidi, ferie sospese, spostamenti improvvisi di reparti, sovraccarico di lavoro e carenze di personale. Ai maggiori sacrifici richiesti, alle accresciute responsabilità e all’incremento dell’orario di lavoro non ha fatto da contraltare un equivalente e congruo aumento della corresponsione economica, che resta anzi tra le più basse a livello continentale. Dopo due anni di pandemia continuano ad affrontare uno stress fisico e psicologico senza precedenti. Tutte queste criticità sono state tra le cause dei recenti scioperi (28 gennaio scorso), su tutto il territorio nazionale, delle professioni infermieristiche. Sullo stesso tema, un mio Question Time è stato discusso a Palazzo Lascaris lo scorso 18 gennaio.

Attività di noleggio con conducente messe in ginocchio dalla crisi: la Giunta Regionale come risponde?

Manifestazione – questa mattina a Torino e nelle principali città italiane – da parte di un settore strategico per il nostro turismo e per altri comparti della nostra economia: sostegno economico e ascolto da parte delle Istituzioni sono le comprensibili richieste. A più riprese mi sono fatto portavoce in Consiglio Regionale, in questi due anni, delle esigenze di un comparto i cui mezzi sono stati fermi a lungo sui piazzali e il cui fatturato è sceso fino all’80% in due anni di pandemia. Le 1.300 aziende (per 5mila addetti) ora chiedono di essere ricevute e ascoltate dalle Istituzioni.

Sappiamo che questa Giunta Regionale, quando intende sostenere un comparto, trova le necessarie risorse: lo ha dimostrato in questi due anni di pandemia. Anche le attività di Noleggio con Conducente devono ora rientrare tra le priorità (come anche i bus turistici) dopo essere state duramente colpite dalla crisi ed essendo strategiche per la ripartenza del comparto turistico e dell’economia regionale tutta.

La politica ascolti le richieste dei lavoratori del settore, che hanno manifestato questa mattina a Torino e nelle principali città italiane. Sostengo convintamente le loro istanze, delle quali a più riprese mi sono fatto portavoce in Consiglio Regionale del Piemonte.

Prima di tutto gli operatori NCC (Noleggio con Conducente) e dei bus turistici chiedono attenzione da parte della politica, dalla quale spesso hanno avuto difficoltà anche solo a farsi ascoltare. Come Moderati in Consiglio Regionale avevamo chiesto alla Giunta di sostenere economicamente il comparto, promuovendo per esempio l’ipotesi del voucher.

Dopo due anni di gite scolastiche, congressi, viaggi culturali e altre tipologie di spostamenti – turistici e d’affari – cancellati, ci aspettiamo che la Giunta Regionale risponda alle richieste di incontro da parte dei rappresentanti del settore.