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Tag: Regione Piemonte

Grazie al mio sub-emendamento, il Fondo “Vita Nascente” sarà discusso in Commissione

Il Consiglio Regionale vota a favore della mia proposta e sarà così pienamente coinvolto nella scelta degli strumenti per l’applicazione di questa misura: bel risultato dei Moderati. Rivendico con orgoglio (e senza assenze dall’Aula e senza imbarazzi) il mio impegno nella difesa di quei Valori che sono una delle ragioni del mio impegno in politica.

Bel risultato: passa in Aula il mio sub-emendamento all’emendamento 2620 dell’Assessore Marrone e, dunque, la misura “Fondo Vita Nascente” dovrà essere sottoposta al parere della Commissione Consiliare competente. Ora lavoreremo al massimo delle nostre possibilità affinché i contributi siano erogati in forma di voucher (evitando, dunque, circolazione di denaro liquido) e affinché si inizi e si porti avanti un lavoro coordinato delle Associazioni insieme ai Consultori e ai Consorzi, in un’ottica di piena e compiuta sussidiarietà che coinvolga tanto il Privato Sociale quanto l’Ente Pubblico.

In merito al dibattito di questi ultimi giorni, ci sono state prese di posizione e imbarazzate assenze in Aula che mi hanno colpito: non sempre ho capito le prime, mai mi sono sfuggite le seconde.

La posizione da me tenuta a Palazzo Lascaris in nessun modo si oppone al diritto di ogni donna di compiere liberamente le proprie scelte, come peraltro garantito dalla Legge del nostro Paese. Resta ancora non applicato uno dei punti della Legge 194, quello che attribuisce ai Consultori Familiari istituiti dalla Legge 29 luglio 1975, tra gli altri, anche il ruolo e il compito di  contribuire al superamento delle “cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza”: in questo senso abbiamo provato a fare la nostra parte.

Prendere posizione anche sui temi etici è una delle ragioni profonde per le quali da anni mi impegno in tutte le Aule consiliari nelle quali sono stato eletto.

Sostegno agli infermieri e assunzioni: ora la Giunta mantenga le promesse

Dopo la manifestazione davanti al Consiglio Regionale della scorsa settimana e dopo le garanzie dateci dalla Giunta lo scorso gennaio rispondendo al Question Time dei Moderati, chiediamo ora, con un Ordine del Giorno collegato al Bilancio, ulteriori risorse per il triennio finanziario 2022-2024 affinché questo comparto sia adeguatamente sostenuto.

Alle parole seguano i fatti: la Giunta trovi fondi adeguati per quantità e tempistiche per sostenere il comparto infermieristico. In due anni di pandemia, infermiere e infermieri hanno profuso uno sforzo incredibile, in termini di fatica e di rischi: i loro stipendi restano, tuttavia, tra i più bassi d’Europa e oltre 3.500 professionisti assunti a tempo determinato per affrontare la fase più dura dell’emergenza pandemica rischiano di non essere stabilizzati.

Con un Ordine del Giorno collegato al Bilancio, chiediamo ulteriori risorse nel Bilancio di Previsione finanziario 2022-2024 affinché la Regione sostenga, anche economicamente, l’importante lavoro svolto dal personale infermieristico in questo periodo di pandemia. Chiediamo inoltre al Consiglio di impegnare la Giunta a farsi promotrice verso il Governo per sostenere con azioni concrete la professione infermieristica, sia in relazione al compenso spettante ai lavoratori del comparto sia in riferimento alle loro condizioni di lavoro.

Rispondendo a un mio Question Time sullo stesso tema discusso a Palazzo Lascaris lo scorso gennaio, la Giunta si era detta disponibile in merito alla possibilità di sostenere anche economicamente infermiere e infermieri. L’Assessore Icardi aveva pensato all’ipotesi di erogare un contributo una tantum.

Da due anni in prima linea nella battaglia contro la pandemia, il personale infermieristico chiede a gran voce supporto e sostegno: abbiamo raccolto, come Moderati in Consiglio Regionale, queste richieste di aiuto, considerandole più che giustificate dai fatti. In questi 25 mesi, all’aumento dei carichi di lavoro, della pressione e dell’orario non è corrisposto un aumento delle paghe sul territorio italiano, che restano tra le più basse a livello continentale. 

Lo scorso giovedì 21 aprile i lavoratori del comparto hanno manifestato di fronte a Palazzo Lascaris per chiedere di essere stabilizzati e per sottolineare quanto contraddittorio sia chiamare prima “eroi” gli infermieri e poi considerarli, di fatto, un mero peso economico.

I Moderati da sempre sostengono il comparto infermieristico ed esprimono gratitudine per il grande sforzo profuso dalle infermiere e dagli infermieri durante l’emergenza pandemica, ringraziando questi lavoratori sia con l’impegno nelle Aule istituzionali sia, per esempio, con una recente campagna di affissioni.

Voucher Scuola, oltre 500 famiglie rischiano di essere escluse: attacco alla libertà di educazione

A fronte di un numero di domande che, verosimilmente, aumenterà anche quest’anno in maniera significativa, data la perdurante situazione di crisi, la cifra messa quest’anno a disposizione dalla Giunta Cirio per gli Assegni di Iscrizione e Frequenza alle Scuole Paritarie, è scesa a 4,3 milioni rispetto ai 5,4 milioni dello scorso anno. Nel 2021-22 sono state finanziate 3.847 richieste. Con un Ordine del Giorno collegato al Bilancio chiediamo un ulteriore milione di euro per ciascuno dei prossimi tre anni per garantire una reale parità scolastica: Maggioranza e Giunta dimostrino di tenere a questo principio non solo a parole e smettano di penalizzare famiglie e studenti.

Oltre 500 studenti (e altrettante famiglie) fuori dal Voucher Scuola: un rischio concreto, che emerge dai numeri: erano 5,4 i milioni di euro disponibili, lo scorso anno, per gli Assegni di Iscrizione e Frequenza alle Scuole Paritarie, cifra precipitata quest’anno a 4,3 milioni di euro a causa dei tagli di questa Giunta. A questa riduzione delle risorse superiore al 20% corrisponderà verosimilmente, data la perdurante crisi, un’ulteriore crescita delle domande rispetto alle 3.847 domande finanziate per il 2021-22.

Con un Ordine del Giorno collegato al Bilancio di Previsione chiediamo alla Giunta di ripristinare quantomeno la cifra dello scorso anno, prevedendo almeno 1 milione di euro in più per ciascun anno del triennio 2022-2024 per finanziare il Capitolo sugli “Assegni di Studio per Iscrizione e Frequenza”. Solo così potremo assicurare al maggior numero di famiglie la possibilità di beneficiare del voucher e garantire una vera libertà di educazione.

Alcune cifre: i 5,4 milioni di euro dello scorso corrispondono alla somma di 4.328.720 euro iniziali, dei 350mila euro chiesti e ottenuti dai Moderati, di 300mila euro di economie e di altre e diverse risorse. Quest’anno la cifra resta inchiodata sui 4.314.080 euro, con poche speranze, pare, di poter contare su economie di sorta. Riteniamo assurdo e inaccettabile che la Giunta Cirio tagli, in un contesto di crisi, questi fondi (che riguardano, lo ricordiamo, iscrizione e frequenza presso la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di Primo Grado e la Scuola Secondaria di Secondo Grado).

Il centrodestra in Regione, tra Maggioranza e Giunta, ha l’ennesima occasione di dimostrare di essere favore della libertà di educazione non solo a parole, ma nei fatti e nelle scelte politiche. Se l’occasione sarà persa, le famiglie e le Scuole Paritarie non potranno che prendere atto di un’impostazione ideologica, da parte di questa Giunta, che le penalizza esplicitamente.

Imparzialità, puntualità e uniformità nell’erogazione dei fondi: unica modalità affinché non siano Associazioni e Fondazioni a “fare da banca” per conto della Regione

Ho presentato un Ordine del Giorno collegato al Bilancio di Previsione per chiedere alla Giunta che siano rispettati questi criteri nell’erogazione dei contributi a sostegno delle progettualità di enti partecipati del settore dei beni e delle attività culturali: non possiamo permettere che siano queste realtà ad anticipare denaro in attesa dei tempi e dei comodi dell’Ente Pubblico.

Metà cifra in acconto, la seconda metà a saldo: un criterio che, parlando di contributi alle Partecipate Culturali della Regione, dovrebbe valere per tutti, ma che presenta invece alcune eccezioni. Nello specifico, questo criterio risulta non risulta applicato, nel 2021, alla “Fondazione Artea”, alla “Fondazione Film Commission Torino Piemonte” e alla “Fondazione Maria Adriana Prolo – Museo Nazionale del Cinema”.

Con un Ordine del Giorno appena presentato, chiedo alla Giunta Cirio un’adeguata copertura finanziaria per il capitolo di Bilancio relativo ai “Finanziamenti a enti, istituzioni, associazioni culturali partecipate o con cui vigono apposite convenzioni” per permettere un’equa e uniforme erogazione del contributo, che dovrà essere assegnato a tutti i soggetti secondo il parametro del primo 50% in acconto e del restante 50% a saldo, con tempi certi, brevi e uguali per tutti. Se il mio atto sarà approvato dal Consiglio, l’impegnativa sarà vincolante per la Giunta.

Imparzialità, puntualità e uniformità nell’erogazione dei fondi sono necessarie affinché Fondazioni e Associazioni non si trovino nelle condizioni di dover anticipare somme economiche, indebitarsi o “fare da banca” all’Istituzione Regionale. Un principio valido sempre e a maggior ragione in tempi, come questi, di crisi.  

Nel corso degli anni, la Regione Piemonte ha promosso la costituzione o aderito in via successiva a numerosi enti culturali che rappresentano punti di riferimento nel sistema culturale regionale e il cui interesse pubblico è imprescindibile e prevalente. Il contributo ai singoli beneficiari è riconosciuto per il loro ruolo strategico nella soddisfazione di esigenze di interesse pubblico che la Regione deve garantire e determinato in base alla documentazione presentata.

La salute mentale è la nuova emergenza: riaprire subito i Servizi di Psichiatria al Mauriziano

Chiuso per Covid a marzo 2020, il Reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) presso l’Ospedale di largo Turati a Torino non è più stato riaperto: ho presentato un Ordine del Giorno a Palazzo Lascaris per impegnare la Giunta Cirio a restituire ai piemontesi questo presidio. Sono gli stessi dati e gli stessi numeri a dire che la riapertura, chiesta a gran voce anche da famiglie e Associazioni, è necessaria e urgente.

La Giunta Cirio si attivi e garantisca la riapertura a pieno regime del Reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Mauriziano a Torino. La chiusura del servizio a marzo 2020, picco della prima ondata pandemica da Covid-19, sta pregiudicando in misura considerevole la qualità dell’assistenza psichiatrica del nostro territorio e ora solo una pronta riapertura eviterebbe di mettere a repentaglio il lavoro di rete tra tutti gli snodi assistenziali territoriali. La Giunta si impegni inoltre a implementare le risorse del Bilancio di Previsione 2022-2024 al fine di garantire la continuità di questo Reparto. Queste sono le richieste che, come Moderati, proporremo in Consiglio Comunale con un Ordine del Giorno già presentato.

Che siano misure necessarie lo dice il buon senso e lo confermano i dati: “Dopo la pandemia, è emergenza salute mentale”, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che stima che i casi di ansia e depressione siano aumentati del 25%, a livello globale, con la pandemia. Le donne e i giovani sono i più colpiti, ma i dati in nostro possesso potrebbero essere sottostimati: la conclusione dell’OMS è netta e si riassume nell’invito al potenziamento dei Servizi di Salute Mentale.

In numerosi casi recenti, a causa della chiusura del Servizio Psichiatrico, il personale del DEA-Pronto Soccorso del Mauriziano si è trovato a dover gestire, in spazi inadeguati, pazienti che necessitano di cure psichiatriche, a dover reperire un posto letto presso altri SPDC spesso già saturi, a dover trattenere per un tempo spesso indefinito i pazienti in Pronto Soccorso, con i disagi che si possono immaginare. La stessa decontestualizzazione del percorso di cura e la conseguente  discontinuità terapeutica possono creare disagio per gli stessi pazienti e per le loro famiglie.

Mi auguro che i colleghi Consiglieri votino compattamente a favore del mio atto e di una richiesta che restituirebbe un diritto alle persone fragili: di fronte alla “nuova pandemia” che coinvolge la salute mentale non ci può essere spazio per alcun taglio di posti letto. Un fatto che l’Associazionismo, che a gran voce chiede l’apertura dell’SPDC, ha capito da tempo. Ad agosto 2020 un mio precedente Ordine del Giorno sulla “Urgente riapertura dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) presso l’Ospedale Mauriziano di Torino” fu respinto con il voto contrario della Maggioranza.