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Tag: Regione Piemonte

Assoluta urgenza: evitare che una “tragedia della Marmolada” si verifichi anche sui nostri ghiacciai

Questo è il momento del dolore, ma chiediamo fin da ora misure urgenti per evitare che si verifichino anche in Piemonte drammi come quello di Punta Rocca: subito un’analisi puntuale dei siti a rischio e limitazioni degli accessi per evitare quelle che sarebbero, a questo punto, morti annunciate. Ho chiesto alla Giunta, poco fa in Consiglio Regionale (che ha osservato un minuto di silenzio), un’informativa urgente sul tema.

La Giunta ci dica quali misure intende adottare per evitare che, anche sui nostri ghiacciai, si verifichino incidenti tragici: l’ho esplicitamente chiesto in Aula con una richiesta di informazioni urgenti. Queste sono le ore del dolore e della vicinanza alle famiglie delle vittime: ma si deve cominciare a lavorare fin da subito per l’immediato futuro e per la sicurezza di tutti. Dal momento che gli stessi presupposti – scarso innevamento invernale e primavera drammaticamente più calda della media – che hanno portato al crollo del ghiacciaio sommitale di Punta Rocca caratterizzano anche il nostro territorio, anche il Piemonte rischia eventi come quello che sulla Marmolada ha causato la terribile tragedia. La Giunta ci spieghi come pensa di limitare questo rischio, che non risparmia neanche gli escursionisti più preparati ed esperti, decidendo se necessario di interdire, in tutto in parte, l’accesso alle aree glacializzate più pericolose, censendo e monitorando tutti i siti sul nostro territorio. La sicurezza di tutti deve essere la priorità.

Schizzano i contagi: le mascherine siano sempre indossate sui mezzi pubblici

Anche con il rispetto delle norme – prescrittive e di buon senso – possiamo evitare che la situazione pandemica precipiti nuovamente. Domani, sul tema, la discussione del mio Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte.

L’epidemia da Covid-19 torna a preoccupare: salgono i contagi, ma non aumenta in proporzione l’attenzione nei confronti delle misure di sicurezza e il loro rispetto. Mascherine obbligatorie sui mezzi pubblici? Sì, “ma pochi le indossano e ancora meno le indossano in maniera corretta”: non si contano, in questo senso, le lamentele e le segnalazioni, recepite – con articoli dedicati al tema – anche dalla stampa cittadina. I contagi sono in costante crescita e, come abbiamo avuto modo di osservare nelle ondate precedenti, rischiamo che aumentino anche i ricoveri ordinari, quelli in terapia intensiva e i decessi. Gli esperti si attendono un ulteriore aumento dei contagi nelle prossime settimane. Nella convinzione che i piemontesi abbiano il diritto di fare affidamento su un servizio di trasporto pubblico affidabile e sicuro e che le mascherine abbiano un ruolo fondamentale, chiederò domani in Aula, con un Question Time, come intenda questa Giunta di far rispettare le normative di sicurezza imposte dalla legislazione nazionale.

Tragedia Marmolada, chiediamo prevenzione

Chiediamo inoltre che sia precluso l’accesso a tutti i siti minimamente a rischio anche sulle nostre montagne.

Oggi è il momento del dolore, della vicinanza e delle condoglianze più sincere alle famiglie delle vittime: dovrà seguire immediatamente il tempo della riflessione e della pianificazione politica. Il catastrofico evento della Marmolada è un diretto effetto del cambiamento climatico e delle precarie condizioni di salute dei nostri ghiacciai. Gli stessi presupposti – scarso innevamento invernale e primavera drammaticamente più calda della media – che hanno portato al crollo del ghiacciaio sommitale di Punta Rocca potrebbero innescare fenomeni analoghi anche sulle nostre cime: chiediamo dunque un’analisi puntuale dei siti che, in Piemonte, corrono gli stessi rischi, nonché un’opera costante e affidabile di monitoraggio e l’applicazione di parametri, studiati di concerto con gli Enti preposti e con le guide alpine, volti a impedire l’accesso alle aree montane che presentino un pur minimo rischio, a tutela della sicurezza degli escursionisti.

Allarme tabaccai: «Con le commissioni tutto il nostro guadagno va in fumo, dunque pagamento in contanti o niente abbonamento del bus»

Sempre più esercenti rifiutano la possibilità di rinnovare i mensili GTT con pagamento elettronico (nonostante l’obbligo da oggi in vigore): il risultato è un disservizio per i cittadini (e per i turisti). GTT copra almeno in parte la commissione, ma sia il Governo a identificare misure per ovviare a una dinamica che si sta verificando su tutto il territorio nazionale. Chiederemo alla Giunta Cirio, da questo punto di vista, di interloquire con Roma.

Scatta da oggi l’obbligo, per le tabaccherie, di accettare il pagamento con bancomat per il rinnovo degli abbonamenti mensili GTT. Le segnalazioni di rifiuti da parte di esercenti che temono di vedere annullato il proprio margine di guadagno ci stanno arrivando numerose. Poter pagare in modalità elettronica l’abbonamento mensile GTT è un diritto del cittadino, a maggior ragione considerando che questa spesa è fiscalmente detraibile solo a fronte del giustificativo di un pagamento avvenuto con carta elettronica. Ottenere un pur minimo guadagno effettuando una vendita che è anche e soprattutto un servizio alla cittadinanza è un diritto degli esercenti.

Chiediamo dunque che sia la politica a identificare e applicare misure utili a garantire il rispetto di entrambi questi diritti, Chiederemo alla Giunta Cirio di interloquire con il Governo a questo proposito.

A fronte di commissioni che, oggettivamente, sono tanto rilevanti da cancellare, in qualche caso, il margine di guadagno per l’esercente, chiediamo che sia GTT a farsi carico di parte almeno della commissione, in modo da garantire nei fatti questa opzione di pagamento presso gli esercizi su strada. Non si può concepire che – in una regione e in un capoluogo che, come il Piemonte e Torino, stanno consolidando la propria vocazione turistica – sia difficile acquistare con moneta elettronica il titolo di viaggio per il Servizio di Trasporto Pubblico Locale.

Molti dubbi sull’Azienda Zero

Potranno essere fugati solo dai risultati: la nostra attenzione sarà massima, monitoreremo eventuali criticità.

Sarà da domani operativa l’Azienda Zero, con una lunga serie di compiti e funzioni: non abbiamo mai nascosto, in Consiglio Regionale, le nostre perplessità relative a questa nuova struttura. L’Azienda Zero sarà utile per ridurre le liste d’attesa? Aiuterà a valorizzare finalmente le tante eccellenze della Sanità piemontese? Rappresenterà un miglioramento – in termini di efficacia e accessibilità dei servizi – per chi ha una malattia rara o una fragilità psichica? Varrà a ridurre i flussi del turismo sanitario, attualmente rilevantissimi dal Piemonte verso altre Regioni? Riuscirà a valorizzare l’apporto convenzionato del Settore Privato? Su questi parametri e sui risultati ottenuti valuteremo questa novità. L’attenzione dei Moderati sarà massima e valuteremo costantemente l’andamento del nuovo modello di organizzazione, pronti a chiedere conto alla Giunta delle eventuali criticità.