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Tag: Regione Piemonte

«Le risorse economiche per scongiurare il taglio delle linee GTT verso San Mauro ci sono»

Lo ha dichiarato la Giunta rispondendo poco fa a una mia interpellanza: se mai ci sono state, non esistono più ragioni per giustificare un ipotetico accorciamento della Linea 8.

San Mauro Torinese, e con San Mauro tutto il territorio della nostra regione, ha diritto a un servizio di trasporto pubblico all’altezza. Lo impone il diritto dei cittadini e lo consentono le risorse finanziarie a disposizione, come ha riferito la stessa Giunta rispondendo, poco fa, a una mia interpellanza su questo tema, affermando che la scarsità di risorse e l’inflazione non sono al momento tali da giustificare riduzioni o tagli al servizio.

A maggior ragione, diciamo no a qualsiasi ipotesi di accorciamento delle Linee GTT attualmente attive da Torino a San Mauro, a partire dalla Linea 8, per la quale si è ipotizzata l’interruzione a piazza Sofia a Torino. Sul tema resterà alta la nostra attenzione. Nessuna modifica nella pianificazione può prescindere da un’interlocuzione approfondita con i territori coinvolti. Continuiamo, come Moderati, a lavorare per un Servizio di Trasporto Pubblico che non richieda ai dipendenti turni e percorsi massacranti (con inevitabili conseguenze sull’efficienza e sulla sicurezza) e che garantisca a tutti i cittadini – compresi quelli residenti a Torino nei quartieri di Barca e Bertolla e a San Mauro, spesso penalizzati – un’operatività affidabile, puntuale e in grado di rappresentare un’alternativa reale all’uso del mezzo privato.

Se non ricollocati, gli autisti GTT diventati inidonei alla guida rischiano di perdere il posto di lavoro

L’esternalizzazione di diversi servizi, per esempio il controllo dei biglietti a bordo, rende più difficile assegnare nuove mansioni al personale che, per età o altre ragioni, non è più idoneo alla guida dei mezzi: queste persone rischiano, in assenza di un nuovo ruolo, il licenziamento nel giro di mesi. Ho portato il tema in Consiglio Regionale con un’interpellanza appena discussa, per affrontare anche altre criticità: carenza di personale, gestione di turni e straordinari, adeguatezza delle retribuzioni. Valorizzare il personale significa anche garantire un servizio migliore all’utenza.

Numero di autisti a disposizione di GTT non adeguato alle esigenze, retribuzioni che da anni attendono un adeguamento, turni e straordinari al momento molto penalizzanti per il personale, difficoltà nell’assegnazione di nuove mansioni agli autisti non più idonei alla guida dei mezzi con conseguente rischio di licenziamento, il fenomeno sempre più frequente delle aggressioni: sono queste alcune delle criticità da me portate all’attenzione della Giunta con un’interpellanza appena discussa. Dalla capacità di risolvere queste urgenze dipendono sia le condizioni di lavoro dei dipendenti sia la qualità del servizio erogato al pubblico.

In particolare, chiediamo investimenti sul personale – attualmente insufficiente per numero – per garantire stipendi adeguati e la possibilità di coprire senza difficoltà tutte le corse, nonché una revisione dell’attuale politica delle esternalizzazioni, alla quale si ricorre spesso e che rende impossibile ricollocare su altre mansioni, come per esempio il controllo a bordo dei biglietti, gli autisti non più idonei alla guida dei mezzi. Le attuali retribuzioni appaiono inadeguate soprattutto alla luce del tipo di impegno e della responsabilità che gravano su chi è alla guida di un mezzo pubblico: diventa difficile, a queste condizioni, pensare di poter allargare gli organici. In generale, occorre garantire ai professionisti di GTT condizioni di lavoro migliori (due esempi su tutti: il fenomeno delle aggressioni è sempre più preoccupante, ci sono turni la cui durata impedisce di usufruire del servizio mensa).

La valorizzazione del personale è necessaria anche per il raggiungimento del risultato di un servizio più efficiente per l’utenza. Se da alcuni dati riferiti dalla Giunta emerge una situazione accettabile almeno per alcuni parametri (soddisfacente la puntualità delle linee ad alta frequenza, accettabile la frequenza dei passaggi nelle ore di punta con una media di 10′ tra un mezzo e l’altro nelle ore di punta) resta vero che dalle segnalazioni e dalla percezione dell’utenza emerge un quadro diverso. Ci risultano, per esempio, attese oltre i 30′ durante le fasce orarie serali per diverse linee (29, 32, 9, 59, 64, 56, 62 e – in misura minore – 72, 27, 51 e 75). Come Regione dobbiamo farci carico di queste criticità.

L’impegno dei Moderati continua.

Bene il sostegno agli oratori

E occorrerà investire ancora di più in futuro.

Ci fa piacere che l’investimento della Regione a sostegno degli Oratori si sia stabilizzato sui 700mila euro. Questa cifra anzi, se possibile, dovrebbe ulteriormente crescere in prospettiva, fino almeno a tornare al milione di euro del 2017. Due anni fa è stato approvato in Aula un mio Ordine del Giorno che chiedeva ulteriori risorse da reperire per la LR 26/02 sul “Riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di Oratorio”. Come Moderati continuiamo a vedere negli Oratori luoghi di aggregazione, incontro e inclusione imprescindibili per la crescita delle nuove generazioni. Senza un adeguato sostegno pubblico queste realtà – 1.200 sul nostro territorio – rischiano in molti casi di dover ridurre non solo la propria attività ordinaria, ma anche i progetti di inclusione sociale.

Disability Card, giusto pensare a un’estensione in tutta la UE

Ma finché non sarà davvero utilizzabile sui territori resterà l’ennesima occasione sprecata.

Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e il Sottosegretario agli Affari Esteri della Finlandia Pekka Puustinen abbiano concordato sull’opportunità di un’estensione a tutta l’UE della European Disability Card al termine della fase pilota. Facciamo i complimenti al Governo, ma ribadiamo che – se le potenzialità della Carta Europea della Disabilità sono e restano straordinarie – senza la possibilità di utilizzarla davvero sul territorio, presso gli sportelli delle ASL e presso altri servizi convenzionati questo strumento resterà inutile nei fatti. Questa possibilità, al momento, non c’è. La Carta deve diventare davvero – e non solo in via teorica – lo strumento attraverso il quale le persone con disabilità possono immediatamente certificare, senza necessità di altri documenti o verbali cartacei, la propria condizione, semplicemente mostrando il QR code e ottenendo il servizio o l’agevolazione cui hanno diritto. Perché di questo parliamo: qualità della vita e possibilità di vedersi riconosciuti dei diritti. Possiamo facilmente immaginare i vantaggi di una Disability Card capillarmente diffusa e universalmente utilizzata: possibilità di rinunciare alla voluminosa e pesante documentazione cartacea, velocità e garanzia di correttezza delle operazioni agli sportelli, dati sempre aggiornati in tempo reale. Ci auguriamo e ci aspettiamo che ciò avvenga al più presto. La Disability Card può essere richiesta sul sito dell’INPS da tutte le persone in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza.

GTT, turnazione e ricollocazione di ex tranvieri ed ex autisti ambiti sui quali intervenire con urgenza

Identifichiamo, come Moderati in Consiglio Regionale, nella turnazione e nella ricollocazione professionale del personale diventato, per età, inidoneo alla guida dei mezzi due assolute urgenze sulle quali intervenire.

Temiamo che il nuovo accordo di fine maggio, sottoscritto da una risicata maggioranza di sigle sindacali e attualmente oggetto di discussione, lungi dal migliorare le condizioni di lavoro, possa invece far aumentare ulteriormente il tempo medio di lavoro per autista. Temiamo un conseguente peggioramento sia delle condizioni di lavoro sia del servizio all’utenza. Occorre piuttosto procedere a nuove assunzioni e a un adeguamento salariale a favore di chi da troppo tempo non vede un aumento di stipendio dovendo confrontarsi con condizioni di lavoro sempre più difficili. Abbiamo perplessità anche sull’esternalizzazione di alcuni servizi, controllo dei biglietti a bordo in primis. Un’operazione di questo tipo non ha senso logico in presenza di personale in attesa di una nuova collocazione nell’organigramma aziendale (tale è la condizione, appunto, dell’ex personale di guida) e in assenza di un miglioramento del servizio. La stessa formula “full service” (che prevede la manutenzione già programmata dal venditore) con la quale sono state acquistate le nuove vetture renderà meno necessaria l’opera di manutenzione da parte del personale tecnico GTT. L’Agenzia della Mobilità Piemontese verifichi la qualità retributiva e le condizioni di lavoro di questi dipendenti, inadeguati per numero rispetto alla necessità attuale, intervenendo se necessario.